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Napoli- Catania: la preparazione
Il tecnico prova subito lo schema anti Catania con Denis e Lavezzi

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07 Gennaio 2009 -- È iniziato il lungo ritiro del Napoli in vista della ripresa del campionato quando gli azzurri dovranno affrontare il Catania di Zenga al San Paolo. Mattinata in albergo con qualche muso lungo e qualche discussione sulle modalità del ritiro, ma poi tutti si sono resi conto della necessità della decisione di Marino. L’hanno accettata e nel pomeriggio hanno lavorato intensamente e bene. Reja ha subito provato la formazione che dovrebbe affrontare il Catania: Iezzo (guarito dalla contrattura); Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Mannini; Denis, Lavezzi. A parte hanno lavorato Zalayeta (avverte ancora un problema tendineo alla gamba sinistra), Navarro e Dalla Bona. Assente solo Savini che lascerà il Napoli.

La seduta si è svolta in due riprese. La prima: tre serie di quattro minuti, con due di riposo attivo, durante le quali i calciatori dovevano passarsi il pallone (possibilmente di prima o di seconda) senza mai fermarsi. In caso di stop di uno dei contendenti delle due squadre, tutti «puniti»: i quattro minuti di corsa venivano prolungati di trenta secondi o di un minuto. Ovvero un lavoro di potenza aerobica. Un lavoro che abitua i calciatori a muoversi in campo per consentire al portatore di palla di avere più soluzioni, di poter dare la palla non sull’uomo, ma negli spazi. «Non voglio vedervi fermi». «Non fate falli». «Si gioca con uno o due tocchi». «Non fermatevi, correte». Le urla di Reja hanno accompagnato tutto il periodo in cui gli azzurri sono stati impegnati a muoversi in continuazione anche senza avere il pallone. Inoltre, l’allenatore ha testato Cannavaro e compagni anche sulle palle inattive a favore degli avversari.

La squadra titolare ha provato a subire i calci da fermo con le «riserve» a vestire i panni dei calciatori del Catania che di solito fanno un gran movimento in area, creando confusione, cercando di piazzare il tiro vincente. Tutti a difendere dinanzi a Iezzo con Lavezzi e Gargano lasciati in avanti pronti a ripartire sfruttando la loro velocità e agilità, magari su lancio di Hamsik.
vit. ra.