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Applausi per il Napoli
E Denis si scusa per l'autorete. Domani la ripresa degli allenamenti.

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04 Novembre 2008 -- Gli applausi più forti sono stati per El Tanque. German Denis non si aspettava di essere accolto con tanto affetto dai tifosi del Napoli quando è sbarcato a Capodichino ieri mattina. Lui, occhiali da sole sul viso anche durante i sessanta minuti di volo per nascondere l’amarezza dopo l’autogol che ha regalato i tre punti al Milan, ha ringraziato e ha chiesto scusa per quell’errore, il secondo nella sua carriera: il 17 novembre 2006, quando indossava la maglia dell’Independiente, aveva involontariamente favorito con un autogol la vittoria dell’Argentinos Juniors. «Mi dispiace per quell’errore: è stata una sconfitta immeritata», ha detto Denis, che ha trascorso con la moglie e i figli il primo dei due giorni liberi concessi da Reja.

Parole sussurrate anche ai compagni che hanno rincuorato l’argentino, che ha lasciato il posto occupato in aereo per raggiungere gli altri azzurri nelle file successive: aveva bisogno del loro incoraggiamento dopo una notte da dimenticare. Se può essere di consolazione a Denis, il gol della vittoria del Milan è stato ufficialmente attribuito dalla Lega a Ronaldinho. Niente autogol negli almanacchi, dunque. Seguendo la linea voluta dalla Fifa, la Lega ha tenuto conto della direzione del tiro: la punizione di Ronaldinho era indirizzata verso la porta, il gol è assegnato dagli statistici al brasiliano del Milan anche se netta è stata la deviazione di Denis che ha spiazzato Iezzo.

Dal 1997 la Fifa tende ad «eliminare» gli autogol. «Perché si tratti di autorete l’intervento dell’avversario deve essere deliberato», è la spiegazione della Federazione mondiale. Il Napoli è stato abbracciato da tanti tifosi quando è sbarcato a Capodichino. Sabato, alla partenza per Milano, nell’aerostazione erano spuntati cinquecento sostenitori con uno striscione. Ieri ce n’erano molti meno, però trenta operatori dell’aeroporto si sono fatti trovare davanti alla scaletta quando è atterrato il volo dell’Air One. Per incoraggiare Denis e ringraziare Iezzo per il rigore parato a Kakà. Per invitare la squadra a non mollare. Autografi e foto nella sala arrivi, dove si sono ascoltate anche vibranti proteste, per l’arbitraggio di Rocchi e per il divieto di accesso a San Siro imposto dal Viminale. «Siamo stanchi di pagare soltanto noi», i giocatori e i dirigenti azzurri destinatari degli sfoghi.

A cura di Francesco De Luca (ilMattino)