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In duemila invadono Lisbona
Un volo da 350 posti riempito in pochi giorni, c’è perfino chi andrà in treno! Lavezzi sta bene, in allenamento anche un gol

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01 Ottobre 2008 -- Piace, diverte, fa ben sperare. Ed allora vale la pena sobbarcarsi un viaggio fino a Lisbona, avallare quella sana incoscienza che anima Lavezzi, Hamsik, Gargano e Vitale, prendere posto allo stadio « Da Luz » e tifare a squarciagola sognando di buttare fuori il Benfica dall’Uefa. Saranno in duemila i napoletani presenti nella «catedral» del calcio portoghese. E promettono di farsi sentire. Perché comunque vada sarà un successo. Solo tre anni fa il Napoli viaggiava su campi della C1. Piombare domani in casa del Benfica, forti del tre a due dell’andata, è solo motivo di orgoglio, vanto, soddisfazione. Ma la fiducia nell’impresa è grande. Torna Lavezzi, scalpita Hamsik, smania Gargano, ruggisce Zalayeta, già protagonista di Coppa con la maglia della Juve. Ed allora tutti a Lisbona. « Avremmo potuto tranquillamente organizzare un altro volo charter - riferisce Vincenzo Schiavo dell’agenzia Neapolis. Abbiamo riempito il boeing da trecentocinquanta posti in pochi giorni. E ci ritroviamo ancora con trenta persone in lista d’attesa. Non potevamo immaginare una richiesta del genere » .

Si paga trecentosettantacinque euro, biglietto compreso. Ma altri viaggeranno per conto proprio. Chi farà scalo a Madrid, chi a Ginevra. La febbre da Napoli è esplosa in maniera prepotente. «Famiglie intere sono volute venire con noi a Lisbona. C’è chi ha speso una cifra per non perdersi questo evento. L’attesa ricorda i tempi del Napoli di Maradona quando in migliaia volevano andare a Monaco o a Stoccarda » , confida Francesco Peluso, altro organizzatore della spedizione in partenza da Capodichino domani mattina con rientro all’alba di venerdì. Una rappresentanza del Napoli club Bolzano, un’altra dalla Toscana, un’altra ancora da Milano. Questa squadra che fuori casa gioca con sfrontatezza anche in dieci uomini, all’Olimpico come a Udine, trasmette entusiasmo, induce all’ottimismo, riporta quel senso di grandeur perso nel corso degli anni. Ieri a Castelvolturno, i giocatori hanno potuto toccare con mano la fiducia che regna nei loro confronti. Una cinquantina di tifosi hanno bloccato le auto di Hamsik, Gargano, Blasi, Cannavaro. Tutti a caccia di un autografo, un sorriso, una promessa. « Giocate a viso aperto, non vi difendete a Lisbona »,urlavano. «Dov’è il Pocho?», «Come sta? », chiedevano. Lavezzi si è dovuto mimetizzare dietro i vetri fumè della propria auto per evitare l’assalto. Il Pocho sta bene, suo il gol realizzato nel finale dell’allenamento che ha mandato tutti sotto la doccia. Le due formazioni erano in parità fino a quel momento ed allora Reja ha intimato a voce alta: « Chi segna per primo vince la sfida ». Ed allora ci ha pensato Ezequiel Lavezzi con un gran tiro a volo di destro in semirovesciata.

Stamattina la squadra si avvierà verso Fiumicino e nel pomeriggio partirà per Lisbona. Ci sarà anche Aurelio De Laurentiis. Non vuo¬le mancare a questa gara che può rappre¬sentare uno snodo cruciale del suo progetto. Sarà lui per primo a suonare la carica: tocca al Benfica sbilanciarsi per vincere dopo il kappaò dell’andata ed il Napoli può colpire. De Laurentiis è sicuro di una grande prestazione dei suoi. Ormai sa che sono capaci di tutti. E lo sanno anche quei duemila che vorranno esserci al Da Luz con la speranza dell’impresa. Alcuni si metteranno in viaggio già da oggi. E c’è chi si è avventurato persino in treno. « Non importa quanto impiegheremo, per questo Napoli siamo disposti a tutto. Ci hanno impedito di andare a Udine e a Bologna ma saremo a Lisbona per festeggiare il ritorno del Napoli nel grande calcio » . Non saranno tutti nello stesso settore ma il passaparola è uno soltanto:« Comportiamoci bene e godiamoci una bella serata di calcio ». In città, invece, bar, ristoranti, pub si sono già attrezzati per ospitare chi non potrà andare in Portogallo ma vuole tifare davanti alla tv. Saranno in migliaia.
Rino Cesarano
C.d.S.