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Blasi e Moggi indagati
Nuovi guoai per l'ex dg biaconero, coinvolto anche il centrocampista azzurro. DUe gli episodi in questione.

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20 Settembre 2008 -- Nell'aula dove si celebrava il processo all'ex società di procuratori, il 17 giugno scorso, si scagliò contro Attilio Auricchio, l'ufficiale dei carabinieri che aveva indagato su Calciopoli. L'ex dg della Juventus è sotto inchiesta per il reato di calunnia: avrebbe accusato il maggiore dei carabinieri di aver ordito ai suoi danni una macchinazione per allontanarlo dal mondo del calcio coordinando le indagini a Roma e a Napoli. "Il mio è il dramma di chi ha portato avanti un lavoro per anni - si era sfogato Moggi nel corso di una dichiarazione spontanea davanti al tribunale - e si trova costretto a frequentare le aule di giustizia e non i campi di calcio. Tutto questo per colpa delle manfrine di Baldini e Auricchio che si dovrebbero vergognare. Dalle testimonianze di questi due, la vicenda appare una cosa 'macchinata'. Non prove ma solo chiacchiere contro di me". Più avanti, Moggi disse che "Auricchio e Baldini si conoscevano benissimo. Per più di un mese i due si sono visti, facevano riunioni segrete, Auricchio disse all'altro di fare una denuncia contro di me".

- Due giorni dopo, quando l'udienza non era ancora iniziata, rivolse parole poco carine al suo acerrimo nemico, Franco Baldini. In questo caso è accusato di minacce. I fatti risalgono a poco prima che l'ex diesse della Roma si sottoponesse in aula a un confronto con il giocatore Davide Baiocco: stando all'attuale general manager della nazionale inglese, Moggi gli sarebbe venuto incontro e, con il dito puntato a dieci centimetri dal viso, gli avrebbe detto 'buongiorno pezzo di merda, stai attento a te che finisci male'. Il tutto sotto gli occhi di un giornalista del Corriere dello Sport, che sedeva accanto a Baldini e che ora sarà chiamato dal pm a rendere testimonianza.

PROCESSO GEA, IL CASO BLASI E QUELLI LEGATI A CAPELLO E GIRAUDO

Oltre a Moggi, il processo Gea rischia di mettere nei guai anche il centrocampista del Napoli, Emanuele Blasi: il pm lo ha iscritto sul registro degli indagati per falsa testimonianza per aver ammesso in udienza, il 28 aprile scorso, di essersi inventato tutto quando disse al procuratore Stefano Antonelli di considerare chiuso il rapporto professionale perche' la Gea stava facendo pressioni affinche' passasse sotto la gestione di Davide Lippi. "Mai state pressioni - disse al processo Blasi - me le ero inventate per liberarmi di Antonelli".

In precedenza, sempre per falsa testimonianza, erano finiti sotto inchiesta anche Fabio Capello e Antonio Giraudo. L'attuale tecnico dell'Inghilterra avrebbe minimizzato in udienza i contenuti di una intervista resa a un quotidiano nel 2002, quando era sulla panchina della Roma, in cui denunciava evidenti anomalie legata alle Gea; l'ex amministratore delegato della Juve, invece, a proposito delle problematiche legate al rinnovo contrattuale di Trezeguet, avrebbe negato di sapere che il figlio di Moggi frequentasse la sede del club per svolgere il suo lavoro di procuratore sportivo in ambito Gea.