CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
"Ciro" Montano, napoletano di Calì
Un fuoriclasse colombiano dalle origini povere e dai "problemi familiari", sul quale però Fedele e Scoglio sono pronti a scommettere

foto
22 Gennaio 2003 -- E' sparito per una ventina di giorni: smarrito ed irrangiungibile a Calì, la città nativa dove era tornato per le vacanze di Natale a raggiungere la sua famiglia.

Atteso in Italia dopo capodanno, solo ieri, Johannier Montano è atterrato a Milano, con quasi venti giorni di ritardo mandando su tutte le furie il Piacenza (squadra nella quale è in prestito) e il Parma (squadra proprietaria del cartellino).

Il ritardo di Montano, però, non sembrerebbe essere addebitabile ad una "bizza" da divetto del calcio: il vero problema - come ha raccontato anche il suo scopritore Enrico Fedele - è rappresentato dalla famiglia.

Infatti, Montano è orfano da tempo e dalla sua carriera di calciatore deriva il sostentamento per la numerosa (e probabilmente allargata) famiglia colombiana.

Insomma, sembrerebbe proprio che Montano non sia tornato in Italia perchè "ostaggio" di quei particolari problemi che possono insorgere in un ambiente come quello colombiano, a margine di una famiglia povera che trova un "tesoro" nelle straordinarie qualità calcistiche di un giovane ragazzo di venti anni, emigrato in Italia tra i "paperoni" del pallone.

Al rientro in Italia Montano ha chiesto scusa a tutti, Piacenza e Parma, al tecnico Agostinelli, ai compagni di squadra ed ai tifosi piacentini, ma non è voluto entrare nei dettagli dei motivi che l'hanno costretto a rimanere in Colombia molto più a lungo del previsto.

"Non chiedo che mi capiscano o che comprendano - ha detto in un'intervista al Corriere dello Sport - ma solo che mi ascoltino".

L'inaffidabilità del calciatore ha comunque mandato su tutte le furie il Piacenza che sembra seriamente intenzionato a rispedire a Parma il colombiano.
Su questa vicenda, con la complicità dei buoni uffici di Enrico Fedele, il Napoli si è inserito per tentare di portare all'ombra del Vesuvio il talentuoso fantasista di Calì.

E' stato lo stesso Fedele a confermare che forse proprio Napoli potrebbe essere la piazza giusta per l'ambientamento di Montano, un colombiano dal carattere molto partenopeo, secondo quanto racconta lo stesso dirigente del Parma: "Quando arrivò in Italia fece due o tre 'furbate' - racconta Fedele - tipicamente napoletane. C'era anche Fabio (Cannavaro, ndr) ed insieme convenimmo che il suo vero nome doveva essere 'Ciro', come nella famosa canzone 'Tammurriata nera'. Ed effettivamente - ha aggiunto Fedele - adesso tutti lo chiamano 'Ciro'".

Al di là delle note di colore, Fedele ha confermato che Montano è un vero e proprio fuoriclasse, che però - ha aggiunto - "deve capire che il suo talento può essere sfruttato ai fini della sua carriera solo se fa qualche sacrificio".

A Napoli, Montano troverebbe l'inflessibile professor Scoglio, che però spasima per fargli vestire la maglia azzurra: "E' un calciatore delizioso - ha detto oggi il tecnico del Napoli - e sarebbe l'ideale per una folla che ha ammirato un certo Maradona. Noi dobbiamo salvarci, ma lo vogliamo fare offrendo spettacolo e divertimento. Quindi Montano sarebbe il giocatore giusto".

Intanto, Perinetti tratta col Parma: l'offerta prevede il passaggio in gialloblù di Sesa e del giovane Mancino. Ad ore è attesa una risposta che molti annunciano positiva.

Insomma, nelle prossime gare potremmo vedere in campo Johannier "Ciro" Montano, un napoletano di Calì.