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Diritti TV: fumata nera
Niente calcio in chiaro domenica. Matarrese: «Differenza di 6 milioni»

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28 Agosto 2008 -- ROMA, 28 agosto - Niente accordo, il calcio in chiaro resta invenduto. L'incontro in viale Mazzini tra i vertici della Rai e quelli della Lega Calcio non è servito a trovare l'intesa per scongiuarare che i gol della prima giornata di campionato vadano solo in criptato, nemmeno alla radio.

MATARRESE - Ad annunciare la "fumata nera", come l'ha definita lui stesso, è stato Antonio Matarrese. «Mi dispiace dire che non c'è l'accordo per una differenza di 6, 6,5 milioni di euro tra la richiesta della Lega e ciò che offriva la Rai», ha spiegato al termine dell'incontro nella sede della Rai di viale Mazzini, durato circa due ore e mezzo, il numero uno della Lega, che era arrivato accompagnato dal vice presidente per la B, Gianfranco Andreoletti, dal direttore generale, Marco Brunelli, e dal presidente di Infront, l'advisor che affianca la Lega nella vendita dei diritti, Marco Bogarelli. «Noi siamo scesi ulteriormente con le nostre richieste ma non è bastato - ha poi spiegato - mi sono preso la libertà di scendere al di sotto di quello che aveva indicato l'assemblea con un ribasso del 30%. La Coppa Italia però non si poteva trattare insieme, perchè così aveva stabilito l'antitrust. A me dispiace molto ma questa è la situazione». Il numero uno della Lega non si è sbilanciato su quello che può essere lo scenario nel prossimo futuro: «Non lo so - ha detto - ma io non posso andare in assemblea adesso con queste cifre». Le cifre, allora: l'offerta dela Rai, a quanto si è appreso, arrivava al massimo a 28,5 milioni. Più la Coppa Italia da valutare a parte tra i 6,5 e gli 8 milioni. «La nostra richiesta è scesa intorno ai 40 milioni - ha fatto il punto Matarrese - ma non posso andare in assemblea adesso perchè con questa offerta della Rai mi sembrerebbe di provocare i presidenti».