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Niente illusioni, prima il risanamento poi il mercato
Marchetti parla chiaro: Prima dobbiamo uscire dalla crisi, poi penseremo alla squadra. Naldi stufo delle chiacchiere di Haq?

03 Luglio 2002 -- Il direttore generale Marchetti parla chiaro: non ci saranno investimenti sul fronte tecnico prima di aver completato la difficilissima opera di risanamento societario.

In altre parole, gli sforzi di Naldi in questo momento sono rivolti soprattutto a togliere la società dalla crisi in cui è stata cacciata dalle dissennate precedenti gestioni, poi si penserà - se possibile - alla squadra.

Il general manager dal canto suo ha una missione impossibile da compiere: cercare di vendere dei giocatori senza mercato, dal costo sostenuto, in un calciomercato praticamente inesistente (a parte l'acquisto di Adriano da parte del Parma, infatti, tra serie A e B, non ci sono stati acquisti in contanti, ma solo scambi).

Nel corso della conferenza stampa per la presentazione del nuovo ritiro, il general manager ha ribadito un concetto che apparentemente può sembrare difficile da digerire, ma che - a ben vedere - può essere anche accolto con un sospiro di sollievo da parte dei tifosi.

Il messaggio di Marchetti è stato inequivocabile: Naldi vuole lasciare alle spalle la crisi societaria (quella del resto che ha condannato i tifosi ad un decennio di amarezze e delusioni) e quindi l'obiettivo principale si chiama ripianamento delle perdite e ricapitalizzazione. Un punto più chiaro sul fronte acquisti, dunque, sarà possibile solo dopo l'assemblea dei soci di metà luglio che dovrebbe sancire la rinascita economico-finanziaria del club azzurro.

Altro messaggio interessante: il Napoli farà tutto da solo. Nessun aiuto dalle altre squadre, per due motivi: primo perchè la politica delle alleanze è stata compromessa totalmente dai due anni di gestione Corbelli, ma soprattutto, perchè Naldi non vuole accendere debiti con nessuno. Marchetti, in tal senso, parla chiaro: "Se ti danno una mano poi te le chiedono tutte e due".

Dunque, almeno nell'éra Naldi, il Napoli dovrebbe cessare di 'campare' con i prestiti delle grandi squadre, dovrebbe non essere più una succursale del Parma o dell'Inter come è capitato negli anni scorsi.

L'imprenditore partenopeo che sta colmando a suon di milioni di Euro le clamorose falle lasciate dalle gestioni di Corbelli e (soprattutto) Ferlaino, sembra dunque sempre più intenzionato a riportare un minimo di serietà e di corretta gestione nella Ssc Napoli. Per questo, si riportano voci secondo le quali il neo-presidente sarebbe stufo delle dichiarazioni pubbliche di Haq cui non fanno seguito atti concreti.
Insomma, la gestione Naldi sembra promettere concretezza e rigore, e questo non può che far piacere.