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Italia: torna Lippi.
Danadoni, addio amaro: "Rigore non cancella due anni".

26 Giugno 2008 -- La Figc ha ufficializzato la nomina di Marcello Lippi alla guida della nazionale italiana di calcio in sostituzione di Roberto Donadoni. "Il commissario tecnico - é scritto in un comunicato - sarà presentato martedì primo luglio in una conferenza stampa a Roma". "Sono molto, molto, molto felice. E sono molto motivato. Alla prossima settimana". Così, al telefono con l'Ansa, Marcello Lippi ha commentato il suo ritorno alla guida della Nazionale, che nel 2006 condusse alla conquista del Campionato del mondo. La presentazione del nuovo commissario tecnico avverrà martedì prossimo.

Si e' consumato invece in poco piu' di due ore l'addio a Donadoni in Federcalcio a via Allegri.

"Sono due anni che si parla di Lippi: ognuno ha il suo modo di proporsi, porsi e atteggiarsi", ha detto Donadoni, il volto e le parole pacati ma senza dubbio lo spirito amareggiato per esito e tempi. Ad amici, senza peraltro drammatizzare, ha ammesso che quel pranzo estivo di ieri può rimanere indigesto. "Ma io non ho chiesto di Lippi al presidente - ha aggiunto il ct uscente - ognuno è libero di fare quel che vuole".

E a proposito di film riavvolti all'indietro, Donadoni ha ribadito che fosse per lui rifarebbe tutto, da capo e anche subito domani mattina. Compresa la scelta sorprendente di ribaltare di nuovo i termini del rinnovo contrattuale. A marzo la Federcalcio gli aveva proposto altri due anni, fino al 2010, con un obiettivo minimo del raggiungimento della semifinale agli Europei che Donadoni aveva rifiutato parlando di scelta di dignità. La seconda proposta fatta dalla Federazione, lo scorso 20 maggio, prevedeva invece un contratto senza obiettivi, ma con una clausola reciproca per interromperlo entro 10 giorni e pena sei mensilità da pagare al tecnico.

Donadoni disse che accettava rifiutando però quella eventuale penale a suo favore. Infine, al momento della firma nel ritiro di Baden il colpo di scena tenuto riservato fino all'uscita dell'Italia dagli Europei. Il contratto prevedeva la conferma automatica in caso di qualificazione alle semifinali e la facoltà di esaurire il rapporto in caso di eliminazione ai quarti. Così anche oggi la federcalcio ha ribadito che non si tratta di rescissione: semplicemente è stato "esaurito il rapporto contrattuale alla naturale scadenza". Ma le due ore in cui Donadoni è rimasto ai piani alti di via Allegri sono servite a fare un bilancio dei suoi due anni azzurri in cui, come ha poi ricordato il ct uscente, un'ultima partita e un rigore non possono cancellare tutto quello che è stato fatto". A Roma, Donadoni era arrivato in tardi mattinata e in attesa del ritorno in Federcalcio di Abete, si era trattenuto per una breve colazione proprio con Vladovich. All'una l'arrivo in via Allegri e poco dopo il via all'incontro. Concluso con un comunicato della Federcalcio e la conferenza di Donadoni.

Abete nel frattempo dovrà chiudere la questione del nuovo Ct. Lippi aspetta la stretta finale, più che le cifre del contratto si chiariranno i termini del nuovo staff. Dal medico azzurro, prof. Castellacci, fino ai nomi di Ferrara e Peruzzi, Lippi deve avere già idee molto chiare. Quanto all'eventualità del ritorno di Totti in nazionale, nessun contatto vi è stato in queste ore. Ma Lippi fu tra i primi a chiamare il romanista in clinica dopo il secondo, grave infortunio capitatogli lo scorso aprile. E il legame tra il numero 10 giallorosso e il ct azzurro è molto forte.

DONADONI: IN AZZURRO 23 GARE E 59 GIOCATORI SCHIERATI

Roberto Donadoni chiude il ciclo da commissario tecnico della nazionale dopo 23 panchine il cui bilancio e' stato di 13 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte. L'esordio risale al 16 agosto 2006, amichevole perduta a Livorno per 0-2 contro la Croazia, l'ultima gara quella del 22 giugno scorso, 0-0 al 90' e 120' contro la Spagna ad Euro 2008, con eliminazione azzurra giunta ai rigori: 2-4. Nel corso di queste 23 partite l'approdo ad Euro 2008, dopo un inizio tremendo: pari interno per 1-1 contro la Lituania e sconfitta in Francia per 1-3. In queste 23 partite sono stati 59 i giocatori schierati almeno una volta, con pluripresente risultato Gigi Buffon, a quota 19 gettoni ed anche re dei minuti giocati (1695). Due invece i bomber dell'era-Donadoni: con 6 reti ciascuno ci sono Toni e Di Natale.