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Il caso Mannini
L'avvocato del centrocampista conferma la richiesta fatta dall'Agenzia Mondiale Antidoping. Marino scredita la pista Vargas

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16 Giugno 2008 -- Mattia Grassani, difensore di Mannini nella vicenda doping che coinvolge il giocatore, è intervenuto a Marte Sport Live: «Abbiamo ricevuto le motivazioni integrali del ricorso al Tas della Wada e abbiamo venti giorni per presentare le controdeduzioni. La Wada chiede una sanzione da un anno a due anni di squalifica. Per quanto riguarda le motivazioni contesta a Mannini, ma anche a Possanzini, di essersi fatti segregare da allenatore e presidente nello spogliatoio per trentacinque minuti, ovvero di aver partecipato ad una riunione, voluta dal Presidente del Brescia al termine di una partita conclusasi male. La richiesta della Wada ci preoccupa -ha concluso Grassani- ma allo stesso tempo abbiamo fiducia nel Tas. La cosa che non può passare è che un calciatore negativo al test antidoping venga trattato, come chiede la Wada, come un giocatore che si è dopato».


Intanto Pier Paolo Marino, ci tiene a smentire l'interesse del club azzurro nei confronti dell'esterno peruviano del Catania, Juan Manuel Vargas: "Il giocatore non rientra assolutamente nei nostri piani, non c'è nulla di vero" - ha detto Marino -, non voglio nemmeno dare un giudizio tecnico su di lui". Gli azzurri, invece, avrebbero formulato un'offerta al Livorno per l'acquisto di Alessandro Diamanti: la trattativa è stata intavolata sulla base di 3 milioni di euro più la comproprietà dell'esterno sinistro Erminio Rullo