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Napoli e Reja capitolo quinto
Domenica a Parma toccherà le 150 panchine in azzurro. E resterà per conquistare l’Europa

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16 Aprile 2008 -- « I risultati sono sotto gli occhi di tutti; ed i risultati ottenuti dal mister a Napoli non si discutono » . Anche Cannavaro junior, parlando a Sky, esalta i meriti dell’allenatore. Detto da lui, poi, che dopo una sostituzione ( a Crotone, ndr) si lasciò andare ad un gesto plateale nei confronti del tecnico, assume un significato ancora maggiore. Salto triplo, dalla C1 alla A, ottavo posto in classifica al primo anno nella massima serie. Reja, come Ventura con il Lecce, Ranieri con il Cagliari, Spalletti con l’Empoli. Una cavalcata destinata a restare nella storia del club. Tuttavia non ancora arrivata al capolinea. Se, come sembra, il connubio si protrarrà anche per il prossimo campionato, sarà il quinto anno consecutivo e per il tecnico friulano è già record, personale ( mai stato tanti anni sulla stessa panchina) ma anche nel club a cui si è legato.

Per più di cinque anni di fila, infatti, il Napoli è stato guidato da Eraldo Monzeglio, il tecnico dal grande carisma e dalla grande signorilità, già istruttore di tennis dei figli di Mussolini. Monzeglio, scaramantico fino all’esasperazione, venne ingaggiato dal presidente Musollino e guidò il Napoli dal ‘49 al ‘56, portandolo prima in serie A e poi a ridosso delle grandi. Ottavio Bianchi, invece, ha lavorato per cinque anni ( vincendo scudetto, Coppa Uefa e Coppa Italia) ma solo i primi quattro di fila, il quinto successivamente. Oggi, in Italia soltanto Carlo Ancelotti può vantare una continuità di lavoro che non ha eguali: guida il Milan dal 2001, sette campionati consecutivi costellati da successi e trionfi anche in campo internazionale. Reja compirà 63 anni ad ottobre. E’ l’allenatore più anziano della serie A. « Vorrebbero farmi sentire vecchio ma non vi riusciranno perché Napoli ed il Napoli mi hanno restituito un entusiasmo indescrivibile. Quando smetterò? Forse quando mi faranno capire che rompo troppo le scatole e quando non sentirò più la stima e la fiducia di chi mi sta accanto », dichiarò lo scorso dicembre. Aveva appena tagliato il traguardo delle settecento panchine ma fremeva per ottenere prima possibile la salvezza aritmetica.

Ora che l’ha raggiunta, non vorrebbe più fermarsi. A Parma toccherà le 150 panchine con il Napoli tra campionato, Coppa Italia e play off di C1. Intanto è spuntato un altro desiderio: riportare il Napoli in Europa e raccontare un giorno di essere partito dall’inferno della C1 fino ad arrivare al paradiso del calcio internazionale. Pur sopportando l’insofferenza di una tifoseria che vorrebbe tutto e subito; la passionalità del presidente; l’impazienza di qualche calciatore; e tanto altro ancora. Ma al suo fianco c’è sempre Pierpaolo Marino, pronto ad intervenire con le buone o le cattive; a completare l’organico; a rinvigorire le ambizioni e ad ampliare gli orizzonti. « Con Pierpaolo ormai c’è un rapporto che va al di là di quello squisitamente professionale. Ci siamo imposti di parlare di rinnovo a fine campionato e così sarà » .Intanto la sua vita si svolge tra albergo e campo. Ma ha scoperto Napoli di nascosto, scortato dalla moglie Livia. Musei, centro storico, quartieri spagnoli, pizzerie tipiche. A Reja non piace apparire ma badare al sodo che equivale a fare risultati attraverso il gioco, o senza, poco importa. Ed il quinto contratto è nel cassetto di Marino.
Rino Cesarano
Fonte:C.d.S.