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Scoglio: Si lavori in silenzio!
Il professore stoppa le polemiche: "I giocatori non possono discutere le mie scelte". Interessanti indicazioni per il mercato.
(Audio delle dichiarazioni)

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08 Gennaio 2003 -- Alla ripresa degli allenamenti Franco Scoglio incontra la stampa e fa il punto della situazione su quanto accaduto nelle ultime 48 ore, dalla gara con l'Ancona e soprattuto alle polemiche insorte sui casi di Mancini e Ferrarese, esclusi dalla gara con i marchigiani. Poi un accenno al mercato, soprattutto sul fronte cessioni: nessuno è incedibile tranne Floro Flores, Troise e Bocchetti.

LE POLEMICHE - "Non siamo all'opera dei pupi: dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. E' tempo di silenzio e di lavoro". Con queste parole Franco Scoglio ha calato la saracinesca sulle polemiche scoppiate negli ultimi giorni.
In precedenza, però, il professore ha di nuovo voluto ribadire le proprie convinzioni, a partire dalla vicenda-Ferrarese che dopo la gara con il Verona si era presentato in sala stampa con il volto rabbuiato annunciando di essere stato di fatto "silurato" dal tecnico. Scoglio ha anzitutto spiegato di ritenere l'esterno in prestito dal Cittadella un attaccante, ruolo nel quale considera di avere elementi in abbondanza.

Poi è tornato ad ammonire i suoi giocatori a non pronunciare il suo nome, cioè a "non esprimere mai nessuna valutazione" sulle scelte tecniche e tattiche da lui assunte, per quella che il professore ritiene essere una differenza troppo grande "per ruolo, età e cultura".

"Mi dà estremamente fastidio che venga fatto il mio nome - ha ribadito Scoglio - se qualcuno ha da dire qualcosa vada in società. Se io mi permetto di offendere qualcuno allora è giusto che parlino, altrimenti fuori dal campo, ognuno fa la propria strada".
"Nessuno si può permettere di parlare se decido di mandarlo in panchina o in tribuna e se qualcuno afferma che se non gioca preferisce essere ceduto, allora può già considerarsi ceduto".

Il tecnico si è soffermato anche sul caso Mancini affermando di ritenere pericoloso il dualismo e la conflittualità nel delicato ruolo di portiere: "Ho parlato con Mancini - ha detto Scoglio - e gli ho spiegato che non posso accettare questa condizione: nè lui, nè Storari accettano di fare la panchina. Questa situazione può fare male alla squadra ed allora dobbiamo cederne uno e prendere un altro portiere che accetti di fare il secondo, senza fare problemi".

IL MERCATO - Parlando della gara con l'Ancona, Scoglio ha parlato di due "rospi" che è stato costretto ad ingoiare a causa dell'eseguità e dell'incompletezza dell'organico a sua disposizione. Il primo è quello relativo al modulo tattico: "Ho dovuto schierare un 4-4-2 che non è il mio modulo" e poi il fastidio provato dalla constatazione che l'Ancona aveva possibilità di cambio in panchina mentre questo per il Napoli non era possibile.

Su questo il tecnico ha affermato di ritenersi sicuro che entro il 19 la società interverrà sul mercato per mettergli a disposizione i rinforzi richiesti: "Ho preparato il programma alla società, molti dei nomi che si leggono sui giornali non sono quelli da me richiesti, ma quelli che arriveranno saranno tutti mirati al mio gioco".

Se Scoglio ha cercato di depistare sui nomi che potrebbero arrivare, ha dato però qualche indicazione sui coloro che potrebbero essere ceduti. In realtà, il professore ha fatto capire che solo tre giocatori sono da considerare incedibili, prima di tutto Floro Flores per il quale ci sono state parole di grandissimo elogio ("penso alla grande per lui e per il Napoli"), così come Bocchetti e Troise.
Per il resto, tutti gli altri potranno essere ceduti se consentiranno di giungere a quei nomi che il tecnico ha inserito nella lista consegnata a Perinetti.
Un accenno particolare è stato quello relativo al capitano Roberto Stellone, che pur ricevendo parole di apprezzamento è stato di fatto messo sul mercato: "E' uno dei giocatori più richiesti, che potrebbe essere ceduto se vi saranno condizioni favorevoli agli interessi del Napoli".
Scoglio con alcuni accenni ha fatto capire che anche Sesa potrebbe essere sacrificato, mentre Vidigal potrebbe alla fine rimanere all'ombra del Vesuvio ("è un giocatore che con me farà sicuramente bene").