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Questo Napoli non basta
Nemmeno l'anno nuovo porta i tre punti al Napoli: gli azzurri vanno sotto e trovano il pari, ma non riescono a fare di più. La classifica peggiora.

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06 Gennaio 2003 -- Per fortuna che Davide Dionigi, grazie anche ad una deviazione fortuita di un avversario è riuscito a rimettere in parità la gara dopo il vantaggio dell'Ancona, altrimenti anche i marchigiani sarebbero riusciti a portare via dal san Paolo l'intera posta in palio.

La prima partita del nuovo anno, esordio con Scoglio fisicamente in panchina, non ha fatto altro che confermare le lacune che l'organico allestito dalla società partenopea in questa triste annata non può garantire quei punti necessari alla salvezza.

Scoglio ha schierato una formazione a totale trazione anteriore con Stellone e Dionigi punte centrali, Sesa largo a destra e Floro Flores largo a sinistra, lasciando in posizione centrale Montezine e Vidigal, con Bocchetti ad aiutare la difesa.

Purtroppo lo schieramento tattico del "professore" non ha prodotto i risultati sperati: dopo un buon inizio a spron battutto, il Napoli è stato irretito dallo schieramento difensivo allestito da Gigi Simoni e non è mai riuscito a creare limpide azioni offensive.

In tutto il primo tempo, gli azzurri (dopo un gol annullato a Dionigi per un netto fallo di mano dopo un solo minuto di gioco) sono riusciti ad impensierire l'Ancona solo con un calcio franco di Montezine che si è stampato sulla traversa.

L'altra azione degna di nota dei primi quarantacinque minuti è stata confezionata da Sesa che dopo un bel dribbling sulla linea di fondo campo ha piazzato un bel cross al centro sul quale Stellone non è riuscito a piazzare in rete.

Nei primi quarantacinque minuti, solo un altro paio di volte prima Floro Flores e poi Sesa sono riusciti a conquistare la linea di fondo campo per crossare al centro, peraltro senza apprezzabili risultati.

L'Ancona ha disputato la propria gara di contenimento affidandosi alla verve di Graffiedi e rendendosi pericolosa con un paio di spunti offensivi che hanno solo provocato qualche spavento a Storari (in porta al posto di Mancini in procinto di essere ceduto nel mercato di gennaio).

I lievi segnali di miglioramento che il Napoli aveva mostrato nei primi quarantacinque minuti sono totalmente spariti nella ripresa, i quarantacinque minuti più brutti visti al san Paolo dall'inizio della stagione.

La gara, infatti, è stata un festival di errori, di falli e di imprecisioni da una parte e dall'altra. Dopo un'occasione per Floro Flores e una per Dionigi, l'Ancona quasi a sorpresa ha trovato un jolly con un bolide dal
limite di Maini che si è insaccato imparabilmente.

A quel punto, il Napoli ha nuovamente sfiorato il tracollo: per fortuna su un cross di Bonomi, Bocchetti ha appoggiato al centro per Dionigi che con un tocco al volo (forse deviato da un avversario) ha insaccato alle spalle di Scarpi trovando il pareggio.

A quel punto il Napoli avrebbe provato anche a vincere la partita, ma sono letteralmente mancate le energie: gli azzurri hanno concluso la gara in riserva, senza forza nè lucidità per tentare il colpaccio.
Al contrario, nei minuti di recupero è stata l'Ancona a sfiorare la vittoria, con un tiro di Tarana deviato in angolo da Storari e poi con una conclusione di testa di Graffiedi da ottima posizione che è terminata di poco al lato.

Al triplice fischio finale, il Napoli guarda la classifica e scopre che se il quint'ultimo posto si è avvicinato di un punto (il Catania a 18 punti), ma il sest'ultimo posto si trova a sette lunghezze.

La gara di oggi, comunque, dimostra che questo Napoli non sembra in grado di recuperare sugli avversari.