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E’ già mercato
Domenica sera c’è il big-mtach di Torino. Intanto il dg Marino mette a punto le strategie per il futuro

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14 Marzo 2008 -- Nel bunker c’è di tutto: lettori, dvd, videoregistratori, televisori; e poi cassette, relazioni, radiografie spicciole e dettagliate sul calcio europeo. Nella testa c’è dell’altro: un input, un’annotazione, un particolare, un suggerimento. Nel futuro, c’è un Napoli con altre stelle: però, bisognerà affrettarsi, giocare d’anticipo, evitando la concorrenza, sfuggendo al rischio del rialzo. Il mercato è una polveriera dalla quale star distante nei giorni canonici: e se Lavezzi venne opzionato in aprile e tesserato a luglio, e se Gargano fu seguito per sei mesi e poi acquistato sempre d’estate, e se per Hamsik servì lo stesso tempo, vuol dire che i giorni caldi di Pierpaolo Marino sono ormai prossimi. Vuol dire che le voci ascoltate in Francia, per la precisione a Bordeaux e dintorni, hanno un fondo di verità; e vuol dire che la debolezza del dg partenopeo per i calciatori sudamericani è ulteriormente lievitata.

Vuol tutto dire, a questo punto, che Wendel Geraldo Mauricio Da Silva, semplicemente Wendel, rientra effettivamente tra i parametri illustrati recentemente da De Lauren¬tis & Marino. Il Napoli che guarda oltre il decimododicesimo posto di quest’anno ha obiettivi di prima fascia e insegue una legittimazione immediata: Wendel Geraldo Mauricio Da Silva, brasiliano di ventisei anni, ha i numeri e le qualità per arricchire il potenziale tecnico della squadra, per dissetare il bisogno di calcio fantasioso del dg, per assecondare la voglia matta di primeggiare del presidente. Wendel è una delle stelle del Bordeaux, l’anti-Lione per eccellenza, l’unica superstite nella corsa al titolo francese, nonostante il 4-2 per la capolista di domenica sera; Wendel ha nel Dna il calcio che maggiormente attrae Marino ed ha nel cervello il fosforo giusto per aiutare il Napoli a decollare; Wendel ha anche le caratteristiche per sistemarsi in vari sistemi di gioco, per assecondare eventualmente il tridente da terzo di centrocampo, eventualmente da esterno sinistro d’attacco o anche per andare a render robusto una mediana a cinque.

Wendel è già stato seguito dall’immancabile emissario segreto, inviato da Pierpaolo Marino tra la gente ( mai chiedere accrediti, le società s’insospettiscono) e inserito d’autorità nell’elenco degli arruolabili: i dieci gol di quest’anno (in ventisette partite) denunciano una crescita smodata per un centrocampista che nel suo passato ha un curriculum privo di picchi ma che nell’ultima stagione alla corte di Laurent Blanc, ex difensore del Napoli ed attuale allenatore dei girondini, è esploso in maniera dirompente. Wendel è cresciuto nel Santos, da giocatore nel Corinthias ed è da due stagioni in Francia, è leader della damigella d’onore del torneo transalpino, è poliedrico, usa il sinistro meglio del destro, calcia le punizioni come sanno fare i sudamericani di talento, rappresenta il prototipo del calciatore che può dar consistenza ulteriore al Napoli che De Laurentiis e Marino vogliono sistemare al fianco delle società più blasonate del calcio italiano: « Entro tre anni saremo ai livelli di Roma, Inter, Milan e Juventus».
A. Giordano
Fonte: C.d.S.