CalcioNapoliNews.it
Cerca tra gli articoli
gif
link Homepage    link Email    linkForum     link Chi siamo    link Links     Maradona DayMaradona Day
   linkFile Audio Gol    Area Jolly- Foto, ScreenSaver, Desktop, ...Area Jolly    La Rosa La Rosa     Archivio StoricoArchivio Storico
Restare uniti
Lunga riunione negli spogliatoi, alla fine parla solo il patron che conferma Reja ed invita alla coesione.

foto
17 Febbraio 2008 -- A più di un ora dal termine della gara, la società azzurra al completo ancora non era uscita dagli spogliatoi dove si è tenuto un lungo faccia a faccia tra De Laurentiis, Marino, Reja e la squadra. Cosa si siano detti non è stato possibile saperlo con esatezza, ma è possibile immaginare le accuse del presidente alla squadra ed al tecnico. Al termine della riunione tutti gli atleti sono usciti a testa bassa senza rilasciare dichiarazioni. Sereno, ma scuro in volto Reja che comunque resta saldamente alla guida della squadra. Per le prossime due trasferte ci sarà forse un ritiro anticipato. Anche Marino e De Laurentiis sono usciti scuri in volto, ma comunque sereni.

Ed ai microfoni di Sky De Laurentiis ha commentato: "Nel calcio bisogna avere pazienza e non farsi prendere la mano dalle emozioni. Io tutte le volte che ho preso le decisioni in base alle emozioni ho sbagliato. Con grande serenità, so perfettamente che questo è un momento di amalgama e di costruzione, come se fosse estate, solo che d'estate ci sono quelle 10 settimane di preparazione ed adesso non ci sono. Quindi è una fase in cui gli allenatori devono essere psicologi per incidere sulla situazione della squadra e dei calciatori, i presidenti li devono aiutare ad essere tali ed i direttore generali devono fare lo stesso. Tutti quanti uniti per creare e non per distruggere, per creare e non criticare perchè è troppo presto per criticare. Poi a fine campionato svedremo chi c'è, c'è, chi non c'è o non ci sarà più verrà sostituito, ma per il momento è molto importante stare tutti quanti concentrati, perchè se abbiamo fatto degli innesti, gli innesti devono inserirsi, crescere e dare i risultati, ma col tempo, con saggezza e serenità".

"Reja rimarrà fino a giugno e non è mai stato in discussione. Reja fa parte del progetto che poi noi, si possa avere ogni tanto qualche scambio vivace, questo fa parte dei caratteri di chi forse la vita la vive da protagonista e non da subalterno. Quindi Reja sicuramente ha vissuto da protagonista questi anni e nessuno glielo nega, io d'altronde, ho un ruolo che è quello che è e quindi, forse, delle volte ci divertiamo a spingere un po' troppo, però l'importante è non uscire mai di strada".

"Io, poichè sono sempre molto paterno con i miei giocatori - ha continuato De Laurentiis - mi sono andato via dalla Tribuna per scendere prima negli spogliatoi perchè mi interessava, perchè nessuno mi sapeva spiegare che cosa è che avesse determinato l'espulsione di una persona così importante e della quale io ho una stima profonda come Zalayeta. Lui mi ha spiegato esattamente quello che è successo ed ho capito ancora una volta di più che il calcio è complicato perchè non c'è un copione scritto. Non è che si possono fare 'buona la decima', dieci prove. Nel calcio è tutto estemporaneo e quindi, essendo dei ragazzi, perchè per me sono come dei figli, non posso da loro pretendere un atteggiamento diverso da quello che è l'atteggiamento dei miei figli che hanno chi 23, chi 24, chi 29 anni, proprio come i giocatori che ho in squadra: i giovani sono giovani! Soprattutto quando c'è un comportamento agonistico che poi fa perdere la dimensione della razionalità".

"E' chiaro che la cosa importante è creare le condizoni del compattamento - ha concluso il presidente del Napoli - perchè difronte ad una sconfitta, quando rientrano dei giocatori, ma quando comunque sei ancora in emergenza perchè alcuni ancora non rientrano, ci sono degli innesti nuovi. Ho detto ai ragazzi di restare un attimo insieme, di vederci, di parlarci e di spiegarci, perchè non voglio credere che loro pensino di aver fallito: ci sono state due sconfitte, ci possono stare perchè sono venute per un problema più di infermeria che di nuovi innesti. Questa infermeria è appena tornata in campo e non si può pretendere che dia il massimo, del resto abbiamo incontrato anche una squadra estremamente motivata e quindi le sconfitte ci stanno, anche perchè nel calcio si vince e si perde. E' capitato di perdere due volte, ma cerchiamo adesso di rialzare la testa".