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Dalle stelle alle stalle!
Azzurri in vantaggio con Hamsik si fanno rimontare negli ultimi due minuti di recupero. Inutili le prodezze di Gianello

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27 Gennaio 2008 -- Comincia male il giorne di ritorno per il Napoli che soccombe col Cagliari negli ultimi due minuti di recupero. La formazione diretta da Viviani per la squalifica di Reja si presenta in campo rimaneggiata per le assenze degli infortunati Iezzo, Domizzi e Savini oltre che dello squalificato Blasi. Al loro posto ci sono Gianello, Contini, Rullo e Bogliacino. Rientrano Zalayeta e Gargano dalla squalifica. Nel Cagliari, Ballardini tiene inizialmente in panchina Foggia e Matri affidandosi ad Acquafresca e Larrivey. La partita comincia con le due squadre che sono molto corte ed aggressive, così si gioca prevalentemente a centrocampo dove si commettono tanti errori in fase di appoggio e di disimpegno della manovra.

La prima occasione da gol è comunque del Napoli ed arriva al 15' quando Lavezzi va via in velocità, di testa si porta il pallone in area e calcia di destro sul primo palo con la palla che esce di poco. Al 17' ci prova Gargano con un tiro dalla distanza che termina a lato della porta difesa da Storari. Al 21' Acquafresca servito in area non trova il tempo per calciare perchè chiuso da Cannavaro, poi serve per Jeda che vede il suo tiro deviato da Gianello, ma quando era già in posizione di fuorigioco. Al 32' c'è un'altra ghiotta occasione per il Napoli, quando Lavezzi serve in area per Hamsik, il quale calcia rasoterra, ma trova il piede di Storari a negargli la gioia del gol. Al 36' è bello l'anticipo di Cupi su Jeda, ma poi il difensore azzurro resta a terra infortunato e così è costretto ad uscire: al suo posto entra Grava. La prima frazione di gioco si chiude così senza ulteriori azioni degne di nota e col risultato fermo sullo zero a zero.

Nel secondo tempo nel Napoli entra Montervino per Rullo, mentre nel Cagliari Foggia e Fini prendono il posto di Acquafresca e Larrivey. La squadra diretta da Viviani tiene bene il campo gestendo palla. Al 7' Lavezzi crossa insidiosamente dalla destra, Storari smanaccia, la palla attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno riesca a deviarla. Al 12' Lavezzi allarga sulla sinistra per Bogliacino che serve al centro un cross a mezz'altezza per Hamsik che di piatto insacca alle spalle di Storari il suo il sesto gol stagionale portando, così, il Napoli in vantaggio. Il Cagliari appare frastornato, dagli spalti piovono i cori contro Cellino ed i giocatori: "Andate a lavorare!" urlano inferociti i tifosi sardi. Al 15' su calcio d'angolo dalla destra, ci riprova Hamsik, ma il suo colpo di testa viene deviato ancora in angolo.

Ballardini inserisce Matri al posto dell'infortunato Biondini passando dal 4-3-2-1 al 4-3-3. Il Napoli lentamente comincia ad arretrae il proprio baricentro, col Cagliari che acquista maggiore sicurezza e guadagna terreno. Piano piano, la squadra azzurra si fa schiacciare nella propria metà campo. Al 22' Zalayeta va via in contropiede poi, giunto al limite dell'area del Cagliari, serve sulla sinistra per Lavezzi il cui debole tiro viene bloccato a terra da Storari. Il Cagliari si affaccia per la prima volta dalle parti di Gianello al 23' con Jeda che si libera in area, ma poi calcia altissimo sulla traversa.

Al 24' su angolo dalla destra protestano i padroni di casa per un fallo di mano di Zalayeta che col braccio manda la palla in angolo, ma l'arbitro Banti lascia proseguire. Il Napoli ormai bada solo a difendersi e così quello del Cagliari diviene un vero e proprio assedio. Al 30' un tiro in sforbiciata di Foggia tra Contini e Grava, vede Gianello pronto a stendersi alla sua sinistra e bloccare a terra. Al 37' su di un angolo dalla destra per il Cagliari, Gianello smanaccia in area senza trattenere la sfera che giunge a Fini il quale vede il suo tiro respinto da un difensore azzurro, poi la palla giunge al limite per Foggia che manda di poco fuori.

Viviani effettua l'ultimo cambio inserendo Sosa per Zalayeta per tentare di far risalire la squadra, ma la mossa non sortisce effetti ed il Cagliari diviene sempre più pericoloso. Al 39' Fini vede Gianello leggermente fuori dai pali e spara un grandissimo tiro da 35 metri, la palla sembra fuori, ma improvvisamente si abbassa e colpisce la traversa poi la difesa azzurra riesce a spazzare. Al 40' Conti a pochi passi da Gianello non riesce a deviare in rete. Al 43' Contini anticipa Jeda mandando in anolo sulla destra: sul corner Gianello salva deviando in angolo sulla detra. Al 44' ancora Gianello manda sulla traversa e poi la sfera termina in corner ancora sulla destra. Banti assegna 4 minuti di recupero che ci stanno tutti viste anche le sei sostituzioni. Al 46' Matri calcia debole da buona posizione e Gianello si stende alla sua sinsitra bloccando a terra. Al 47' è ancora bravo Gianello a respingere coi pugni il tiro dal limite di Jeda che sbuca all'improvviso tra le gambe di due difensori azzurri (Cannavaro e Garics), ma sulla palla si avventa Matri ed insacca portando il risultato sull'1 a 1. Alla ripresa, con due minuti di recupero ancora da giocare, il Cagliari ci crede ancora e così al 49' su di una punizione dalla trequarti di destra, battuta da Foggia, Conti si inserisce di testa ed insacca alle spalle dell'incolpevole Gianello la rete del definitivo 2 a 1 tra lo sgomento generale dei giocatori azzurri. C'è giusto il tempo di riprendere a giocare che l'arbitro Banti decreta la fine della gara.

Grande rammarico e delusione, dunque in casa Napoli e tra i tifosi per questa che è l'ottava sconfitta stagionale, la sesta in trasferta dove ormai non si vince da tempo immemore (2 settembre del 2007). Gli azzurri nel giro di due minuti sono passati dall'ottavo all'undicesimo posto. Per fortuna la zona retrocessione è rimasta a 7 punti di distacco, anche se le squadre dietro cominciano a recuperare terreno. Il Cagliari, ultimo in classifica con la peggior difesa ed il peggior attacco del campionato, che non vinceva in casa dallo scorso 30 settembre è resuscitato contro il Napoli strappandogli così 6 punti su 6 disponibili. Praticamente, metà dei punti in classifica della squadra sarda sono stati presi al Napoli! Va detto, però, e che sia ben chiaro, che la squadra di Ballardini ha meritato la vittoria a dispetto della gara di andata dove con un tiro e mezzo realizzò due gol. L'ha meritata non solo per le tante occasioni create, ma anche perchè c'ha creduto fino alla fine e soprattutto c'ha creduto più del Napoli!

Le numerose assenze in maglia azzurra, sebbene possano essere considerate come un'attenuante non sono però una scusante per l'atteggiamento rinunciatario e passivo opposto da parte del Napoli al Cagliari, nel secondo tempo, subito dopo essere passato in vantaggio. Non a caso, dunque, Gianello, salvato due volte dalla traversa, è risultato uno dei migliori in campo insieme a Contini. Purtroppo i soliti errori su palla inattiva hanno portato alla solita sconfitta che brucia ulteriormente perchè giunta nei 2 dei 4 minuti finali di recupero, quando, forse, il Napoli, era convinto di aver portato a casa i tre punti. Evanescente l'attacco, evanescente Rullo, sostituito nella ripresa da Montervino, troppi, tanti errorri a centrocampo da parte di Gargano che non è più lo stesso di inizio stagione e così alla fine il patatrack è sembrato inevitabile. Eccesso di sicurezza? Paura di vincere? Calo fisico? Litigi interni? Voci di mercato? A queste domande non sappiamo dare risposta, ma ci attendiamo che le dia in fretta la Società a cominciare da qualche buon rinforzo da subito e non in prospettiva a giugno. Visto l'andamento della squadra, che nelle ultime cinque gare ha pareggiato in casa e perso in trasferta, sarà bene cominciare a pensare solo ed esclusivamente all'obiettivo salvezza.

A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it