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L'ira di De Laurentiis
Il presidente De Laurentiis critica Reja e Marino

18 Gennaio 2008 -- “Speravo di vincere perché la coppa Italia era una strada per arrivare in Europa. E per il Napoli era la più semplice, ma se si gioca come ha fatto il Napoli, beh, significa che o si vuole uscire dalla manifestazione oppure si vuol confondere e stancare gli avversari in vista del match di domenica». È un fiume in piena, Aurelio De Laurentiis. Inutilmente, l'addetto stampa Baldari cerca di portarlo verso l’auto. Le parole del presidente sono dure. Non fa il nome di Reja e accenna appena quello di Marino. «Quando si vuole perdere, si imposta così una partita», osserva De Laurentiis. «Volevo vincere per cercare di andare in Europa, ma dovrò accontentarmi del campionato. Fa niente». Fa niente per modo di dire. Pochi passi e partono altre bastonate. «O si gioca in modo serio, lineare, o non fai certi cambi. O, se li fai, non puoi farli quando sei sotto di un gol, a ripresa iniziata. Significa che non credi nella coppa Italia, che vuoi uscire. Non puoi pensare di andare all'attacco solo quando sei sotto di una rete, quando per qualificarti deve realizzarne tre di gol».

Non una pausa. A stento si riesce a porre una domanda: «Io sono come tutti i tifosi del Napoli: voglio vincere e quando non vinco, rifletto sulle cause. Se si vuol battere una squadra ostica come la Lazio non si può giocare come ha fatto il Napoli». Presidente, ma in cosa ha sbagliato Reja, dove ha fallito la squadra? «La Lazio l’ho vista incazzata dopo la sconfitta all’Olimpico. Il Napoli no. Qualcuno avrebbe dovuto mettere in condizione il Napoli di esserlo. Evidentemente Lotito è più bravo di me quando parla alla squadra, anche se io non parlo alla squadra. Ci pensano gli altri. Io non capisco tanto di calcio, ma dopo 4 anni qualcosa sto imparando e vedo che perdiamo occasioni come questa. Non voglio lanciare accuse a nessuno, ma qualcosa non va». Bisognerebbe acquistare qualcuno... De Laurentiis interrompe la domanda: «Marino mi dice sempre che non c'è bisogno di fare acquisti. I soldi ci sono, ma Marino ripete che le squadre si fanno a giugno, non a gennaio. Io, intanto, non vinco e continuo a vedere che il Napoli manca di due ali. Andiamo avanti e pensiamo al campionato. Evidentemente anche chi ha deciso la formazione, chi ha impostato questa partita, pensa solo al campionato».
V. Raio
Fonte: Il Mattino