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Vittima sacrificale
Il Napoli travolto dai campioni del Milan. Gli azzurri resistono un tempo, nella ripresa il crollo.

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13 Gennaio 2008 -- Alla vigilia della gara, erano in tanti a prevedere che il Napoli difficilmente sarebbe uscito da San Siro indenne. Troppi fattori statistici negativi: l'esordio del giovane campione Pato; il Milan non aveva ancora vinto in casa; il Napoli quasi sempre ha perso dopo le festività natalizie, mentre il Milan ha sempre vinto dopo la sosta; il Milan non segnava in casa da più di quattro gare; il Napoli non vince a Milano dal 1986; nei precedenti 4 incontri tra Ancelotti e Reja, il tecnico azzurro non ha mai vinto (e siamo così a cinque); il ritorno dal primo minuto di Ronaldo; la festa preparata in casa rossonera per tutti i trofei vinti, non per ultimo il pallone d'oro a Kakà; il Napoli che non vince in trasferta da settembre, ottenendo con quella di oggi, 6 sconfitte e 3 pareggi. Ecco quindi che la squadra di Reja sembrava la vittima sacrificale perfetta per rigenerare il Milan e Ronaldo e far brillare la nuova stella Pato. Come si suole dire, però, in ambito calcistico, “la palla è rotonda” e quindi si sperava, da parte del Napoli, in una gara che messa sul piano dell'orgoglio e della grinta potesse sopperire al gap tecnico e consentisse così di portare a casa almeno un punto, ma purtroppo così non è stato.

L'avvio delle due squadre è in sordina, comunque sono i padroni di casa che fanno la gara, mentre il Napoli attende nella propria metà campo per poi tentare di rubare palla e ripartire in contropiede. La prima azione degna di nota è del Napoli, all' 8' quando con una triangolazione Garics-Hamsik il difensore azzurro entra in area e vede il suo tiro bloccato da Dida, ma intanto era finito in fuorigioco. Il Milan si fa vedere al 10' con un tiro di Ronaldo debole e rasoterra che Iezzo blocca. Al 12' Kakà tenta il pallonetto da fuori area, mentre sulla destra c'era Ronaldo libero, per fortuna del Napoli, la palla termina sopra la traversa. Al 15' i rossoneri passano in vantaggio con Ronaldo: l'attaccante del Milan si incunea in area servito da Pirlo, calcia in diagonale, Iezzo esce e devia di piede, ma la palla si impenna, Pato viene anticipato di piede da Cupi, la palla va sulla traversa e Iezzo la recupera, ma per il guardialinee la palla è già entrata in rete prima del recupero di Cupi e dunque si va sull’uno a zero per i padroni di casa. Dal replay televisivo si vede che la palla è entrata, ma Pato, che va sul pallone ad ostacolare il recupero di Cupi, era in netta posizione di fuorigioco e dunque la rete da annullare. Il Napoli prova a reagire subito ed al 16' è clamoroso il liscio di Sosa in area rossonera da ottima posizione, poi l'arbitro Rosetti decreta una posizione di fuorigioco di Lavezzi.

Al 21' il giovane talento Pato comincia a far vedere i suoi numeri, dimostrando di non essere un bluff e di meritare di giocare in serie A in una grande squadra come il Milan: il suo tiro dalla distanza viene respinto coi pungi da Iezzo. Sempre al 21' su cross di Pirlo dalla sinistra, Ronaldo di testa, in area, mando sul fondo. Al 27' il Napoli agguanta il pareggio con Sosa: lancio in diagonale di 30 metri da parte di Bogliacino, da sinistra verso destra, per Lavezzi che, al volo, crossa subito al centro, dove Sosa insacca alle spalle di Dida il suo quinto gol stagionale. Nemmeno il tempo di gioire per la rete del Pampa che il Milan si riporta subito in vantaggio al 30' con Seedorf: uno straordinario Iezzo riesce a respingere per ben due volte su Pato a pochi metri dalla porta, ma poi la palla giunge a Seedorf che, lasciato solo dai difensori azzurri, non ha difficoltà a mettere in rete. Al 33' ancora una volta è bravo Iezzo a deviare in angolo la conclusione ravvicinata sul primo palo di Pato servito in area da Seedorf. Al 36' Lavezzi si incunea in area dalla sinistra e viene atterrato da Kaladze, Rosetti non ha esitazioni: è calcio di rigore. Sul dischetto al 37' va Domizzi che calcia angolato alla destra di Dida che intuisce la traiettoria ma non arriva sulla palla e così la situazione torna di nuovo in parità. E' questa anche l'ultima azione degna di nota del primo tempo e così si va così al riposo col risultato di 2 a 2.

Ad inizio ripresa Ancelotti inserisce Favalli per Maldini che aveva accusato un problemino fisico. Non passa nemmeno un 1' ed il Milan è di nuovo in vantaggio complice la dormita generale della difesa azzurra: su cross dalla sinistra di Seedorf, Ronaldo si libera di Domizzi e di testa insacca alle spalle di Iezzo la rete del 3 a 2, realizzando così una doppietta. Il Napoli reagisce al 5' con un tiro dalla distanza di Garics che Dida devia in angolo. Al 9' un cross dalla sinistra di Savini attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessun calciatore azzurro riesca a deviare la palla in rete, poi il tiro dal limite di Gargano termina abbondantemente a lato, mentre Bogliacino nello staccare in area del Milan, ricade male a terra ed è costretto ad uscire per infortunio. Al suo posto Reja inserisce Montervino piazzandolo sulla fascia destra, riportando Hamsik nella sua posizione naturale di centro sinistra. Il Milan abbassa il ritmo di gioco, il Napoli, invece di aggredire l'avversario e cercare di prenderlo in velocità si lascia ammaliare dal palleggio rossonero, finendo col cedere campo e pallino del gioco e così al 22' i padroni di casa si portano sul 4 a 2: bellissimo il gol di Kakà che, dal limite dell'area, dopo aver superato Gargano, trafigge l'incolpevole Iezzo con un tiro potente e preciso sul primo palo.

Ancelotti toglie Ronaldo ed inserisce Emerson, mentre Reja toglie Savini ed inserisce Capparella che a 33 anni fa il suo esordio nella massima serie. Al 27' un tiro dalla distanza di Gargano termina alto sulla traversa. Al 28' arriva il momento di gloria anche per il diciottenne Pato: l'attaccante rossonero lasciato solo sulla destra, entrando in area, salta l'intervento in recupero di Domizzi resistendo anche ad una carica del difensore azzurro ed insacca alle spalle di Iezzo che ancora una volta non ha colpe. Per il Napoli piove sul bagnato e così, oltre a Bogliacino, Reja è costretto a fare a meno anche di Hamsik, pure lui alle prese con noie muscolari (crampi?) : al suo posto entra Dalla Bona. Al 33' Pato va via sulla destra, entra in area e trova un super Iezzo ad opporsi al suo tiro, poi Emerson dal limite non inquadra lo specchio della porta. Al 35' ancora Pato ci prova con un tiro a giro dal limite che termina di poco fuori. Al 40' registriamo un colpo di testa di Dalla Bona su traversone dalla destra di Garics che termina di poco a lato. L'ultima azione degna di nota è ancora di Pato che al 41' va via in velocità, supera Cupi che però da terra riesce a toccare la palla quel tanto che basta per evitare all'attaccante del Milan di calciare in porta. Nel finale di gara c’è poi da registrare l’espulsione di Gargano per doppia ammonizione (entrambi i cartellini scaturiti da falli ai danni di Pato).

Si chiude col famigerato 'terzo tempo' il posticipo della 18esima giornata di campionato, penultima gara del girone di andata. Il Napoli che aveva retto bene nella prima frazione di gioco è letteralmente crollato nella ripresa, colpito, come spesso accade dal gol a freddo, dopo appena 45 secondi, su dormita generale della difesa. La squadra di Reja ha retto finché ha potuto ed alla fine ha subito la maggiore superiorità tecnica degli avversari, basti pensare che per il Napoli entravano Capparella e Montervino, mentre nel Milan entravano Emerson e Gourcuff, con tutto il rispetto per Capparella e Montervino, ovviamente. L'unica arma che aveva a disposizione, il Napoli, era l'aggressività e la velocità, ma sono mancate entrambe:troppo lenta e prevedibile la formazione azzurra. Gli 11 tiri in porta da parte del Milan contro i 3 del Napoli sono indicativi di come la gara si sia svolta a senso unico. Il Napoli, dopo un primo tempo, abbastanza accorto ha finito con lasciare ampi spazi nella ripresa alla formazione di casa. Gli infortuni di Bogliacino ed Hamsik, la prestazione negativa di Domizzi (distratto dalle voci di mercato?) e Gargano (distratto dal ritocco dell'ingaggio?), conclusasi per quest'ultimo con l'espulsione per doppia ammonizione, l'assenza di Blasi e Zalayeta, hanno finito col pesare enormemente e così anche Lavezzi e Sosa non hanno potuto molto, visto che sono sempre stati soli e mal serviti: la frittata è sembrata quindi inevitabile. Unica nota positiva la bella prestazione di Iezzo che con le sue parate ha evitato che il passivo fosse ancora più pesante.

A cura di Michele Spampanato