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Primo obiettivo: dimenticare Ascoli
Nelle dichiarazioni degli azzurri l'entusiasmo di Scoglio si scontra con il trauma di una sconfitta disastrosa

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20 Dicembre 2002 -- Franco Scoglio ce la sta mettendo tutta per infondere fiducia ed entusiasmo ad un organico di calciatori, divenuto un gruppo allo sbando. L'impressione però è che in molti degli azzurri l'umiliante sconfitta subita ad Ascoli continui a pesare come un macigno, sotto tutti i punti di vista.

Anzitutto, sotto il profilo sportivo: essere subissati di reti da una modesta formazione come quella diretta da Pillon, è uno smacco clamoroso per una squadra come il Napoli che ha nomi importanti in organico, oltre che un blasone ed una tradizione da difendere.

A questo, va aggiunto, poi l'aspetto umano: tutti i calciatori del Napoli che in settimana si sono espressi, hanno praticamente chiesto scusa a Franco Colomba. A tutti è chiaro che con la prestazione in terra marchigiana i calciatori del Napoli hanno - di fatto - esonerato il tecnico grossetano.

Il lavoro psicologico di Scoglio in questa settimana, anche le "pirotecniche" dichiarazioni alla stampa, sono state rivolte a cancellare l'incubo del Del Duca: il Napoli vergognoso visto ad Ascoli non dovrà ripetersi mai più.

E' nel sottile confronto tra le ombre di questo recente passato e le aspettative di un futuro migliore che il "professore" siciliano tratteggia pubblicamente all'ambiente partenopeo, che si giocheranno molte delle opportunità di vincere la gara con il Venezia.

Del resto, tempo per "rivoluzioni" tecnico-tattiche non c'è stato: Scoglio presenterà il suo modulo, ma non potrà pretenderne una ferrea interpretazione alla squadra. Al contrario, sarà determinante l'aspetto psicologico con il quale gli azzurri scenderanno in campo e dunque. Il primo obiettivo è dimenticare il terribile pomeriggio di Ascoli.

Questa impressione è confermata anche dalle parole di Claudio Ferrarese che proprio rievocando la batosta nelle Marche ha affermato: "Io credo che sia un fatto mentale, perchè non è possibile che andiamo ad Ascoli e prendiamo 4 gol. Adesso in seire B non si vedono grandi partite, tutte le squadre si equilibrano ed alla fine le gare vengono risolte da episodi. A noi questi episodi ci condannano sempre ed alla fine abbiamo dei passivi incredibili".

"Siamo giocatori che presi ad uno ad uno - prosegue l'esterno - abbiamo dimostrato di aver fatto cose buone in questa categoria. Adesso dobbiamo lavorare e imparare le cose che vorrà il mister, per calarci in positivo in questa mentalità e far punti e sopratutto non subire gol".

Ferrarese, come del resto aveva già detto Sesa, apprezza il credo tattico di Scoglio, per il quale il Napoli non dovrà badare all'impostazione delle altre squadre, ma dovrà pensare solo ad imporre il proprio gioco.

"E' un modo di pensare che ritengo positivo e che a me personalmente fa piacere, perchè significa che il mister crede molto in noi, ci dà fiducia e stimoli per fare ancora di più".

"Noi dobbiamo - ha concluso - solo fare dei punti e riportare un po' di entusiasmo e dopo sicuramente la gente verrà, non c'è questo problema a Napoli, se le cose vanno bene c'è molta gente che viene e ci sostiene, c'è molto calore, starà a noi farli tornare".