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"Ora ci siamo anche noi"
Francesco Montervino chiede alla società maggiore considerazione.

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20 Dicembre 2007 -- La rivolta silenziosa delle riserve azzurre si consuma con qualche colpo di fioretto e poche dichiarazioni fine partita. La storia un po' malinconica dei rincalzi del Napoli, scesi in campo all'Olimpico per affrontare la Lazio negli ottavi di finale di Coppa Italia, «Coppa d'onore», come l'ha ribattezzata qualcuno, viene condotta da un protagonista d'eccezione: Francesco Montervino, uno dei protagonisti della rinascita partenopea. «La professionalità non si compra al supermercato - spiega il capitano - ci sono dei giocatori che sanno quale può essere il loro ruolo in una società, in una squadra. Per quanto mi riguarda ho compagni di reparto come Hamsik, Gargano che stanno facendo bene: chiedere un posto da titolare è da presuntuosi. Quello che si chiede alla società è la considerazione che uno si merita. Non bisogna mai dimenticare che di questa rosa fanno parte giocatori che hanno riportato il Napoli a lottare nella massima serie, se siamo qui oggi è anche grazie a noi. Una considerazione migliore la meritiamo. Chiediamo solo di essere le prime alternative. Non abbiamo problemi, non ci sentiamo scarti » .

Dalla Bona, Maldonado, Rullo, Calaiò, lo stesso Montervino: la lista dei calciatori tristi alla corte di Reja è piuttosto ampia. «Voglio fare i complimenti a tutti i miei compagni - aggiunge - questi sono uomini che non toccavano il campo da circa quattro mesi, non dobbiamo dimenticarcelo mai. Queste, poi, sono le partite che rischiano di rovinare un giocatore. Se si fa bene è normale, ma se quando si commettono degli errori tutti sono pronti a condividere le scelte fatte dalla società. Non so se abbiamo dato un dispiacere a tanti, ma sono sicuro che con questa prestazione abbiamo dato una grossa soddisfazione all'allenatore; sa di poter contare su giocatori che vogliono il bene del Napoli».

E a Napoli è sempre stato così. «Il gruppo storico ha giocato un po' meno quest'anno - continua - ma se si sta facendo bene è perché i giocatori che scendono in campo voglio il meglio per la società. Siamo napoletani, tutti quelli che vestono la maglia del Napoli sentono questo senso d'appartenenza. Anche stasera l'abbiamo dimostrato. Il risultato di pareggio, o di vittoria sarebbe stato certamente migliore, ma questo punteggio resta il più positivo che ci potevamo aspettare alla vigilia. Il Napoli quest'anno ha dimostrato di scendere in campo alla ricerca della vittoria; dopo stasera, pensando in un ipotetico passaggio di turno, accettiamo questo risultato che ci consente di affrontare la partita del San Paolo a viso aperto». E la rivolta silenziosa dei giocatori partenopei non è ancora finita.

Fonte: Corriere dello Sport.