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Reja: “Non cambierò volto al Napoli”
Il tecnico vuole più attenzione in difesa e maggiore lucidità in attacco

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13 Novembre 2007 -- “Meritavamo di vincere a Firenze e anche a Palermo. Abbiamo un buon equilibrio di squadra, facciamo un gioco piacevole, creiamo palle-gol in grande quantità. Non vedo perché dovrei cambiare modulo e uomini». Eddy Reja ha le idee chiare. Sfrutterà lo stop del campionato per mettere a punto la preparazione dei singoli, per far lavorare la difesa sui calci piazzati (troppe le reti incassate), per esercitare meglio chi va al tiro dalla media e dalla lunga distanza (troppe le conclusioni fallite per precipitazione e per mancanza di lucidità), ma non pensa di mutare volto al Napoli anche se presto dovrà fare i conti con il numero dei diffidati (cinque: Cannavaro, Domizzi, Savini, Gargano e Lavezzi) e con le condizioni degli infortunati (Blasi, Gargano, Cupi e Contini).

Si andrà avanti con il 3-5-2, dunque. «Perché è il modulo che abbiamo bene assimilato, perché si sposa con le caratteristiche degli uomini che ho a disposizione, perché è quello che dà più equilibrio alla formazione e che ci permette di esprimerci meglio. Indubbiamente avere tanti calciatori diffidati preoccupa un po’», osserva l’allenatore. Reja, rientrato in Friuli per trascorrere i giorni di vacanza concessi alla squadra (è fissata per domattina la ripresa della preparazione), ha preso in considerazione la classifica e il gioco espresso sinora. Il Napoli è uscito dalla zona-Uefa. Se verrà data partita vinta al Milan contro l’Atalanta, la sua squadra si ritroverà al decimo posto: a 15 punti con il Catania, reduce dal pareggio a Torino e prossimo avversario degli azzurri al San Paolo quando riprenderà il campionato.

«Dobbiamo evitare qualche ingenuità e disattenzioni in difesa ed essere più cinici, pratici sotto rete. Non riusciamo a capitalizzare l’enorme mole di lavoro che svolgiamo», osserva Reja. Ranieri, prima di Parma-Juventus, aveva osservato: «Inizialmente avevo una Juve ariosa, bella, spettacolare. Ho dovuto cambiare qualcosina per farla diventare più pratica». Le correzioni hanno migliorato la formazione bianconera. E il Napoli? «Il Napoli pratica un bel gioco - afferma Reja -. Ho ricevuto tantissimi complimenti. Ci mancano dei punti, ma sono fiducioso. I punti li faremo. Sarei preoccupato se il Napoli non avesse un gioco, se non riuscisse ad arrivare in zona-gol, se vedessi la squadra spenta, senza equilibri. Lo ripeto: sinora, tranne che nel primo tempo con l’Inter, nessun avversario ha messo sotto il Napoli. La squadra crea cinque-sei occasione da rete in ogni partita, anche quando gioca contro le grandi del campionato. Non bisogna dimenticare che abbiamo già affrontato tante big: Udinese, Inter, Roma, Juventus, Fiorentina, Palermo. Tranne il match con la Juve, tutti gli altri li abbiamo giocati fuori casa. Ecco perché sono soddisfatto per l’autorevolezza sempre manifestata dalla squadra».

Reja chiederà più attenzione ai difensori e più lucidità agli attaccanti, o meglio, a chi andrà al tiro. Hamsik, ad esempio, ha sciupato almeno quattro occasioni favorevolissime con la Reggina e a Palermo. Intanto, oggi, in Uruguay Gargano viene sottoposto a visita medica anche dallo staff sanitario della sua Nazionale. Il centrocampista è partito dall’Italia con un certificato del dottor De Nicola attestante una contrattura alla coscia destra. Il medico dell’Uruguay potrebbe decidere di far rientrare Gargano a Napoli se dovesse ravvisare l’impossibilità di una sua utilizzazione nelle due partite di qualificazione al Mondiale con Cile e Brasile.
V. Raio
Fonte: Il Mattino