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Lippi: " Grazie Napoli"
L'ex ct della Nazionale rammenta la stagione vissuta a Napoli

24 Ottobre 2007 -- A Napoli, 13 anni fa, Marcello Lippi fece un mezzo miracolo arrivando a qualificare per la Coppa Uefa una società che lentamente si avvicinava ai momenti più bui della sua storia. Sappiamo tutti come è andata. Grazie a quell’impresa, Lippi spiccò il volo per Torino diventando l'allenatore della Juve e vincendo tutto quello che c'era da vincere. Per questo motivo Napoli-Juve di sabato prossimo al San Paolo sarà una sfida dal sapore particolare per l'ex ct azzurro, che a Sky ha ripercorso alcuni di quei momenti raccontando anche particolari inediti. Uno su tutti. Prima di scegliere la Juve, Lippi vagliò anche una proposta dell'Inter guidata da Pellegrini.

”Sono passati tanti anni da quando ero a Napoli- commenta Marcello Lippi - Con la Juve ci sono state grandi vittorie, però le vittorie non sono soltanto gli scudetti o le coppe dei campioni, ma sono anche un posto in Uefa con il Napoli del 93-94, che era ottima squadra, ma con tanti problemi societari. Grazie a quella grande stagione al Napoli si spalancarono per me le porte della Juve. Già a febbraio ci fu qualche sondaggio, e non solo della Juve. I napoletani, che in altri momenti avrebbero preso questa cosa come un tradimento, accettarono e capirono che era la cosa più giusta da fare. C'era un'altra squadra importante che mi aveva cercato – svela l’ex ct della Nazionale - Era l'Inter. Con Pellegrini presidente”.

''Adesso la Juve ha iniziato la ricostruzione di una grande squadra – commenta Lippi ritornando al presente - Le basi, a parere mio, ci sono ancora e lo stanno dimostrando con i fatti i cinque grandi che appartengono al recente passato cioè Del Piero, Nedved, Camoranesi, Trezeguet e Buffon, e qualche altro che magari non è titolare come Birindelli. Però, per tutta una serie di circostanze, prime fra tutte l'entusiasmo e la grinta che ha questo gruppo da sempre – ce l'ha nel suo dna – la qualità dell'allenatore che sta facendo molto bene e poi il fatto di non avere le Coppe. Ti dedichi solo ed esclusivamente a preparare ogni partita della domenica come se fosse la più importante di tutte. E questo potrebbe essere un punto di vantaggio notevole per la Juventus”.