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"Non siamo una polveriera"
Marino smorza le tensioni dello spogliatoio, analizza i prossimi impegni, le restrizioni sul tifo e si complimenta con Cannavaro

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16 Ottobre 2007 -- Il dg del Napoli, Pier Paolo Marino, concedendosi ai cronisti stigmatizza il momento di crisi dello spogliatoio del Napoli: "Da quello che si legge sui giornali sembrerebbe che qui siamo in una polveriera, invece non è così. C’è stata una situazione del Napoli che sta vivendo un inizio di stagione esaltante, dove solo per sfortuna abbiamo perso le due partite casalinghe. Poi abbiamo fatto un mediocre primo tempo ed un buon secondo a Milano con l’Inter, reggendo banco fino all’ultimo minuto. Per un episodio che ha riguardato una accesa partitina in famiglia della squadra fra due calciatori, Sosa e Domizzi, che secondo me sono due baluardi della squadra, si ha avuto la sensazione di una situazione esplosiva nello spogliatoio, ma così non è. La situazione è sotto controllo. Io ho fatto anche delle riunioni con i calciatori per andare in profondità, per vedere se questo segnale della lite fra Sosa e Domizzi poteva nascondere qualcosa di diverso. Posso dire che nel corso di queste riunioni, in cui erano previsti gli interventi di tutti, ho trovato una situazione di spogliatoio unito, sereno. Ho approfittato dell’occasione per ribadire alcune regole comportamentali che già ad inizio stagione, in ritiro abbiamo toccato. Ma che andavano approfondite perché successivamente sono arrivati dei giocatori nuovi. Quindi voglio tranquillizzare tutti, il Napoli non è una polveriera, i giocatori del Napoli danno tutto per questa maglia e continueranno a darlo con il massimo dell’unità, in questa delicata fase del campionato. Fase che ci vede impegnati contro squadre importanti, dove le partite sono fondamentali per noi e importanti per gli altri”.

La gara con la Roma- “All’inizio del campionato io dicevo che il calendario non mi piaceva molto. Il campo mi ha dato ragione, infatti ora andiamo ad affrontare le ‘grandi’nel momento in cui stanno recuperando il miglior stato di forma. Se magari avessimo affrontato Inter e Roma nelle prime giornate, ci poteva scappare qualche risultato importante tipo quello che ha fatto il Livorno pareggiando con l’Inter. Invece abbiamo questo calendario che ci fa affrontare Inter e Roma nel loro momento migliore. Secondo me sono dei banchi di prova importanti. Credo che il Napoli debba trarre i consigli per come giocare a Roma, da quanto di buono e di cattivo ha fatto nella partita con l’Inter. Credo che questo Napoli ha le potenzialità, magari poi perdendo anche la partita, perché il gap tecnico fra noi e questi squadroni che si stanno preparando da anni per questo scudetto, è naturale. Però io credo che questo Napoli ha dimostrato che quando se la gioca alla pari, con convinzione, con qualsiasi squadra riesce a giocarsela, anche tenendo in bilico il risultato. Questo è il consiglio che io do ai nostri cari giocatori, cioè di andare a fare una partita di personalità, magari anche rischiando di perderla con un risultato rotondo, però giocandosela alla pari . Sono convinto che noi terremo l’equilibrio anche contro una Roma che ha caratteristiche diverse dall’Inter. L’Inter aveva la fisicità, la Roma ha capacità di giocare in velocità, palla a terra, con degli schemi studiati molto bene. Conosco molto bene Spalletti, so quanto da di suo al valore della squadra, come valore aggiunto dell’allenatore. In questo sono fiducioso anche di Reja che ha studiato a lungo la Roma in questi giorni di sosta. Quindi credo che saprà usare gli accorgimenti tattici. Secondo me ne verrà fuori una gran bella partita".

Le restrizioni ai tifosi del Napoli-“Effettivamente quello che stanno subendo i tifosi del Napoli è senza precedenti. Noi siamo amareggiati perché il 99% del pubblico napoletano è fatto da persone perbene, da appassionati, da gente straordinaria. Che dopo sei anni avremmo voluto entrare nei templi del calcio per stare affianco del proprio Napoli, della propria maglia azzurra. Questo ci dispiace moltissimo, però i provvedimenti, voglio chiarire, vengono da parte delle autorità di pubblica sicurezza, non vengono da parte della Lega o dalla Figc con cui si potrebbe andare anche a discutere e prendere delle posizioni affinché venga tutelata la gran parte dei tifosi napoletani. Queste situazioni non si possono discutere, vanno solo accettate. Noi non è che siamo immobili, ma dobbiamo sottostare come tutti i cittadini fanno alla legge”.

Quattro giocatori in Nazionale- “E’ un motivo di orgoglio, una squadra non può essere forte in serie A senza avere dei Nazionali. Il fatto che il Napoli li abbia mi lascia ben sperare per il futuro. Vuol dire che stiamo lavorando nella maniera giusta e spero che questi aumentino, anche se poi ci creeranno dei problemi, certo sono problemi che fa piacere di avere. Naturalmente faccio i complimenti a Paolo Cannavaro perché ci è andato da napoletano in Nazionale. Quindi come giocatore del Napoli e di Napoli. Ci è andato a solo quindici mesi dalla scelta che ha fatto l’anno scorso, pur stando al Parma di venire in B. Per assurdo credo che se fosse rimasto a Parma non ci andava. Questo è anche merito del Napoli, ma soprattutto suo. Paolo Cannavaro è una bellissima persona, un ragazzo straordinario, se lo meritava. A Donadoni dico che ci altri giocatori del Napoli giovani e meno giovani che meritano attenzioni. Sono convinto che prima o poi Donadoni gliela darà”.