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Napoli-Genoa a porte chiuse, i precedenti
I precedenti, purtroppo, non sono pochi, non tutti riconducibili però a intemperanze di vandali

29 Settembre 2007 -- Negli ultimi anni, partendo dal 2000, il Napoli ha giocato spesso a porte chiuse o lontano dal San Paolo, molte volte senza pubblico. Il primo precedente risale al 3 dicembre del 2000: Napoli-Bari. Gli azzurri ottengono la prima vittoria al ritorno in serie A con Mondonico in panchina. All’85’ una bottiglia lanciata dai Distinti colpisce in pieno un guardalinee. Puntuale la squalifica del campo per un turno, confermata dalla disciplinare e revocata in seguito dalla Caf grazie all’insistenza dell’ingegner Corrado Ferlaino. Napoli-Reggina 6-2, si gioca al San Paolo.

Nella stessa stagione i tifosi azzurri si devono però accontentare di assistere a Napoli-Fiorentina soltanto al Barbera di Palermo a causa del razzo esploso durante la gara interna con l’Udinese. L’anno dopo, in serie B, con De Canio in panchina, gli azzurri dovettero giocare lontano dal San Paolo per tutto il girone d’andata e la prima di ritorno a causa dell’alluvione che rese l’impianto di Fuorigrotta inagibile. Anche quell’anno non mancò la squalifica del campo per gli incidenti scoppiati durante il derby con la Salernitana. Con l’Empoli si giocò al Santa Colomba di Benevento.

Il 20 settembre del 2003 il precedente più scabroso. Prima del derby campano tra Avellino e Napoli ci sono scontri tra la polizia e alcuni supporters azzurri. Per sottrarsi alla calca Sergio Ercolano, giovane 19enne, sale su una copertura in plexiglas e cade. Morirà qualche giorno dopo. Colti dalla rabbia i tifosi azzurri invasero il terreno di gioco del Partenio colpendo e inseguendo molti agenti. Il San Paolo riceve 5 giornate di squalifica, con l’obbligo per il Napoli di giocare in campo neutro, a Campobasso, e a porte chiuse.

Il salto, a questo punto, di qualche anno. Si arriva direttamente alla scorsa stagione, quando durante Napoli-Frosinone, Orsato di Schio sospese più volte la partita per il continuo lancio di petardi prima dalla curva A e poi dai Distinti. Finì 1-1, col Napoli in dieci. La successiva gara col Mantova si giocò a Perugia e a porte chiuse. Zero a zero il risultato finale.

Non è finita qui, ma stavolta i tifosi non c’entrano nulla. Si giocò a porte chiuse anche con Piacenza e Arezzo, ma per i ritardi nell’adeguamento alle norme del decreto Amato. Per la prima volta, quindi, il Napoli giocherà a porte chiuse nel suo impianto per intemperanze dei propri tifosi. E pensare che gli azzurri devono ancora scontare la squalifica in coppa Uefa ricevuta 13 anni fa per il lancio di oggetti dopo Napoli-EintrachtFrancoforte.

Fonte:TMW