07 Settembre 2007 -- “Maradona era un’altra cosa, non esageriamo, lui ha vinto un mondiale è e resterà unico per sempre, io, invece, sono solo uno che ha tanta voglia di fare bene e che cerca di dare felicità e gioia prima ai miei compagni e poi alla gente di Napoli”. Queste le dichiarazioni del ‘pocho’ Lavezzi a chi in sala stampa accostava il suo nome a quello di Diego, dunque, non solo bravo e veloce questo Lavezzi, ma anche umile, modesto e generoso: “Non mi interessa segnare tanti gol, la prima cosa è che il Napoli vinca. Ad Udine abbiamo fatto una bella gara, però adesso non dobbiamo montarci la testa, siamo solo alla seconda giornata di campionato. Ora dobbiamo dare continuità al nostro lavoro, la squadra è in crescita ed anche io sto meglio e sento che posso dare ancora di più”.

“Sosa mi ha detto che tutti i giornali hanno parlato bene di me (il giocatore sta imparando or ora a parlare ed a leggere l’italiano, ndr) ed i miei parenti in Argentina mi hanno detto che anche lì i quotidiani hanno dedicato ampio spazio alla mia partita. Di questo sono molto felice, ringrazio tutti ed in particolare i tifosi, ma ripeto, non ho fatto niente. Con i miei nuovi compagni mi trovo molto bene – ha concluso l’attaccante azzurro - in particolare con Sosa che mi sta aiutando tantissimo dentro e fuori dal campo facendomi comprendere la lingua, il campionato italiano, tutto ciò che appartiene alla mentalità napoletana. Anche se non ho avuto ancora modo di visitare molto Napoli adoro questa gente e questa allegria. Dopo la gara vinta con l’Udinese sono stato ospite a Torino a casa di Zalayeta. Questa squadra è forte e c’è un bel gruppo dove tutti lavorano in armonia. Non so dove può arrivare il Napoli, speriamo il più in alto possibile, ma non esaltiamoci troppo”.

A cura di CalcioNapoliNews.it