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Esordio amaro
Il Cagliari col minimo sforzo espugna il San Paolo, ma la squadra esce tra gli applausi.

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26 Agosto 2007 -- E' cominciata in malo modo l'avventura che segna il ritorno in A del Napoli dopo 7 stagioni, infatti gli azzurri hanno perso per 2 a 0 contro il Cagliari di Giampaolo, perdendo così anche l'imbattibilità interna che durava dal 31 ottobre del 2004, allor quando la squadra di De Laurentiis perse per 2 a 1 contro il Chieti. Diciamo subito che la sconfitta, a nostro avviso, è stata immeritata e che il Napoli avrebbe meritato almeno il pareggio per quanto fatto vedere in campo. Reja si affida al 3-5-2, assenti Domizzi, Cannavaro e Gatti per squalifica, il tecnico friulano schiera in difesa Cupi, Maldonado e Contini, a centrocampo ci sono Garics, Hamsik, Gargano, Savini e Blasi, con quest'ultimo preferito a Bogliacino, in attacco Calaiò e Lavezzi. Sul fronte avversario il tecnico del Cagliari si affida ad una sorta di 4-5-1 con Matri unica punta, supportato da Foggia a destra e Fini a sinistra.

La gara è subito piacevole e vivace ma il gran caldo ed il forte tasso di umidità spengono le velleità delle due formazioni e così di azioni degne di nota nella prima frazione di gioco non ve ne sono molte. Al 2' ci prova Garics con un tiro dal vertice destro dell'area di rigore del Cagliari che termina abbondantemente a lato. Al 27' bella triangolazione sulla sinistra tra Savini ed Hamsik con il tiro di quest'ultimo centrale e facile preda di Fortin. Il Napoli non gioca male e a differenza dello scorso campionato non si rifugia in lanci lunghi, ma palla a terra cerca di andare sulle fasce e di verticalizzare. Arretra troppo Calaiò per non dare riferimenti alla difesa del Cagliari, ma così finisce per non dare riferimenti nemmeno all'attacco azzurro, mentre Lavezzi gioca molto defilato sulla sinistra ed a volte si estranea dal gioco. Il Cagliari si rende pericoloso esclusivamente con Foggia che sulla destra mette diverse volte in difficoltà Savini. Al 36' una conclusione di Fini su lunghissimo rilancio del portiere Fortin, termina altissima sulla traversa. Al 47' tenta il tiro dalla distanza Lavezzi su sponda di Calaiò, ma colpisce male e la palla finisce abbondantemente a lato. Il Primo tempo si chiude così col risultato di 0 a 0

Ad inizio ripresa Reja manda subito in campo Zalayeta per Calaiò. L'ingresso in campo dell'attaccante in comproprietà con la Juve sembra dare maggiore peso all'attacco e così, al 1' della ripresa, proprio Zalayeta apre sulla sinistra per Hamsik che entra in area e crossa al centro dove però Lavezzi è in ritardo e non riesce ad arrivare in tempo sulla palla per deviarla in rete. Al 02' tenta il tiro dal limite Blasi, servito da Zalayeta, la palla termina a lato del primo palo della porta difesa da Fortin. Passano due minuti ed arriva la doccia fredda che gela il San Paolo, infatti al 4' al primo vero tiro in porta, il Cagliari passa in vantaggio con Matri: su cross dalla trequarti di Foggia, Fini col petto smarca in area per Matri che di interno destro insacca sul secondo palo alle spalle di Iezzo incolpevole. Il Cagliari continua a difendersi in dieci nella propria metà campo e gli azzurri non trovano spazio, così, sotto di una rete, Reja decide di mandare in campo De Zerbi per Contini, passando ad un 4-3-3 con Zalayeta centrale, Lavezzi a sinistra e De Zerbi a destra, Giampaolo risponde passando dal 4-5-1 ad un 4-4-2 con Foggia che va a fare la seconda punta al fianco di Matri.

La mossa si rivela vincente per il tecnico dei Sardi, infatti al 13' Foggia va via sulla destra e proprio sulla linea dell'area di rigore Savini lo atterra, l'arbitro su segnalazione del suo assistente decreta il rigore per gli ospiti fra le protese dei giocatori del Napoli. Ad andare sul dischetto è lo stesso Foggia che con un tiro angolato realizza il 2 a 0 insaccando alla sinistra di Iezzo che aveva intuito la traiettoria ma senza poter raggiungere la sfera. Al 16' il colpo di testa di Hamsik su traversone dalla destra di Blasi si stampa sul palo. Al 19' il tiro dal limite di Foggia termina alto sulla traversa, poi il giocatore lascia il campo per dare spazio ad Acquafresca. Al 22' Hamsik entra in area dalla sinistra e calcia rasoterra ma centrale e così Fortin riesce a respingere. Giampaolo decide di ritornare al 4-5-1 e così toglie Matri ed inserisce D'Agostino, mentre Reja effettua il suo ultimo cambio inserendo Bogliacino al posto di Blasi.

Il Napoli arriva facilmente sulla trequarti di campo avversaria, ma poi non riesce a finalizzare poichè il Cagliari si difende molto bene. Al 32' Lavezzi viene fermato in area di rigore, il pubblico protesta chiedendo il rigore, ma l'arbitro non è dello stesso avviso. Gli azzurri provano in tutti i modi ad accorciare le distanze, ma diversi uomini appaiono stanchi e privi di energia, così gli ospiti riescono a rendersi ancora pericolosi, come al 35' quando il tiro di Biondini su calcio di punizione viene deviato in angolo sulla destra da Iezzo. L'ultimo sussulto azzurro arriva al 48' su cross dalla sinistra di Bogliacino in area per l'intervento in scivolata di Hamsik, ma Fortin anche con un po' fortuna, riesce a negare la gioia del gol al centrocampista azzurro.

Dunque, è stato un esordio amaro per il Napoli ed i suoi tifosi che sicuramente si aspettavano qualcosa in più da questa gara che da molti era già considerata uno scontro salvezza. Forse la voglia di fare bene ha portato la squadra a strafare e a spendere più energie rispetto al Cagliari che è stato decisamente più guardingo e cinico, come ha confermato lo stesso Foggia al termine della gara dichiarando di aver ottenuto 2 gol con soli 3 tiri in porta. Il risultato è sicuramente non veritiero perchè la squadra ha espresso delle buone trame di gioco, ma questa è la serie A, una categoria dove al minimo errore ti castigano e forse se il Napoli avesse fatto una gara più guardinga avrebbe potuto ottenere almeno un pareggio. Adesso c'è delusione, ma bisogna metterla subito alle spalle perchè di segnali incoraggianti ne sono arrivati diversi a cominciare dall'ottima prestazione di Hamsik e soprattutto perchè il campionato è appena cominciato e per il momento l'unico obiettivo azzurro deve essere quello della salvezza.

A cura di Michele Spampanato
Redazione CalcioNapoliNews.it