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Lavezzi:”Io come Diego Napoli, il sogno”
E intanto la società cerca il colpo Bottinelli del San Lorenzo, per il quale c’è un quinquennale da duecentomila euro

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07 Luglio 2007 -- Il tragitto è quello di sempre: si parte da Buenos Aires, si arriva a Capodichino e si approda nelle favole. «Sono orgoglioso di poter indossare la maglia di Diego Armando Maradona » . Ma sì, chi se non Diego, l’Inavvicinabile? E perché non pensare a lui, al suo settennato napoletano, ai suo ori, gli allori. Si decolla da Buenos Aires, si atterra sul pibe de oro: e se hai ventidue anni, e ti chiami Ezequeil Lavezzi, e ti hanno pagato sei milioni di euro, e ti hanno preso al volo, puoi crederci che un giorno il sogno si avveri. «Non vedo l’ora, credetemi. Non vedo l’ora di essere lì, di entrare nel San Paolo, di sfruttare questa grandissima occasione che ho. E’ la chanche della vita » . Un altro, un altro ancora, a costruire e ricostruire un cordone calcistico ombelicale che unisce e divide, entusiasma e corrode, esalta e deprime: un altro, stavolta Ezequeil Lavezzi, ventidue anni di finte, dribbling, di narcisismo elevato all’ennesima potenza, perché altrimenti che calcio sarebbe? «Napoli mi dà un’opportunità strepitosa: quella di potermi affermare nel calcio europeo. E io non chiedevo altro. Sono incantato da questa possibilità » .

E, dal 16 luglio, gli toccherà incantare Napoli, sorpresa dal suo avvento, stupita da un’operazione condotta in gran segreto sino a lunedì scorso, affascinata dal magico fluido argentino: «Sono emozionato, molto emozionato. Spero di far bene in una società che sta crescendo, che sta facendo grandissime cose » . Crescere, crescere, crescere in fretta in un Napoli in salsa sudamericana, deciso a non fermarsi a Ezequeiel Lavezzi ma tentato ora da un’ipotesi altrettanto fascinosa, Jonathan Bottinelli, difensore ventitrenne del San Lorenzo, amico fraterno dell’attaccante e ultimo obiettivo di Pierpaolo Marino, spuntato all’ombra del Genoa e deciso ad aspettarne rispettosamente le decisioni. Bottinelli dopo Lavezzi, per allungare una striscia, per infarcire ulteriormente di suggestioni un club impregnato di Baires e per nulla disposto a rinunciarvi, essendo ripartito all’indomani del fallimento da Sosa, ed essendo riapprodato lì.Jonathan Bottinelli, annunciato rossoblù, ha inaspettatamente trovato chiuse le vie per Marassi e scoperto dell’interessamento del Napoli, per niente intenzionato a entrare in conflitto con il Genoa ma neppure disposto a spendere altri tre milioni di euro: trattativa avviata su basi più contenute due milioni e cinquecentomila euro il tetto stabilito per il difensore, per il quale c’è un quinquennale da duecentomila euro pronto e soprattutto fondata sull’attesa ad oltranza.

Il Napoli del futuro, un cocktail di nazionalità, sta per essere definito ancor prima di andare ritiro, luogo deputato alle scremature e alle definitive valutazione: e dopo Hamsik, Lavezzi, Gargano e l’ipotesi Bottinelli, spunterà dal cilindro un centrocampista con in piedi buoni e la necessaria dose di giovinezza, sufficientemente geometrico e quindi anche razionale, illuminante ed inevitabilmente autorevole, l’identikit tutt’altro che approssimativo di Antonio Nocerino, indigeno di Santa Lucia, tentazione della prima ora di Reja, innamoramento dell’ultima ora di Aurelio De Laurentiis, annunciato per tre volte in collegamento telefonico con il ventitrenne regista juventino. Ma prima, molto prima che ciò accada, Napoli si rimetterà idealmente in volo, per sapere da Edoardo Rossetto se dopo Lavezzi c’era pure un posto per Bottinelli. Baires, te quiero.
Antonio Giordano
Fonte: Corriere dello Sport