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De Laurentiis in cattedra
Il patron azzurro alla Federico II di Napoli parla di ‘business sportivo’ e di calcio mercato

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26 Giugno 2007 -- Alla facoltà di economia dell’università di Napoli, oggi c’è stato un’inedito Aurelio De Laurentiis nelle vesti di docente per un giorno. Per circa due ore si è confrontato con gli studenti rispondendo a tutte le loro domande. Il patron azzurro pur parlando di calcio come intrattenimento sportivo, non ha nascosto di sentirsi diviso fra due passioni, il cinema ed il pallone, e di desiderare quest’ultimo sottoposto alle stesse leggi di mercato del cinema. “ Il cinema uguale mercato e cultura – ha sottolineato De Laurentiis - il calcio uguale sport e mercato. Sport e cultura sono la stessa cosa, perché anche lo sport è cultura. Per me il calcio non è una sfida, per me il calcio è un normale amore verso il mondo di Napoli che ho sempre amato perché fa parte della mia cultura da bambino, avendo avuto una famiglia di campani e quindi per me è un fatto naturale”.

“Voi sapete che io ho scelto Pier Paolo Marino come direttore generale- ha continuato De Laurentiis- l’altro anno ha fatto le cose di corsa, cioè l’anno scorso appena finito il campionato in dieci giorni ha piazzato gli acquisti perché era un campionato di serie B, dove lui sapeva perfettamente quello che gli serviva e quale era il compito di risalire. Adesso invece noi dobbiamo fare degli acquisti che si inseriscono in un contesto propedeutico di crescita per i prossimi anni. E’ chiaro che la sua meditazione forse deve essere più approfondita, più lunga. Quindi nel momento in cui Marino giustamente dice: “Dal 1° luglio nel momento che apre il calcio mercato e chiude alla fine di agosto, perché debbo fare delle acquisizioni per il gusto di qualcuno o per dire ho comprato!!!, ho comprato!!!?

“Io credo che Marino farà delle acquisizioni in base alla sua esperienza, alla sua cultura – ha aggiunto De Laurentiis - ma soprattutto a quella che è la filosofia del calcio Napoli, che è una filosofia di crescita costante nei prossimi anni. Noi abbiamo il comune intendo di portare il calcio in Europa e quindi di avere un gruppo di lavoro di ventidue giocatori, tutti dello stesso livello qualitativo, ma che possono implementarsi fra di loro nel corso degli anni. Per il budget – ha continuato De Laurentiis - si deve sempre considerare che è relazionabile a quello che è il mercato. Premesso che nella mia vita non ho mai avuto il problema di fare ‘cassa’, non ho mai avuto bisogno di andare in una banca per prestiti. Nel calcio non c’è la certezza che comprando un giocatore per 50 milioni vinci la Coppa Uefa, la Champions League e fai un fatturato di 250 milioni. Se poi si fa per darsi delle arie, per apparire l’uomo nuovo del Napoli, si mina solo la basa economica del club. Per cui quando servirà fare un affare, ci si accorge di aversi mangiato tutti i soldi. Allora non ci sono problemi di carattere economico, non ci sono problemi finanziari, Hamsik fa parte degli investimenti delle società che poi debbono fatturare sul mercato. Se la fatturabilità del Brescia non impoverisce troppo la tasca del Napoli, dal punto di vista ‘no assoluto’ , ma obbiettivo. Quindi se il Napoli verrà ad un accordo affinché Hamsik venga pagato quanto da Marino valutato, sarà comprato. Se non ci dovesse essere l’accordo stia tranquillo, perché giustamente il presidente del Brescia vuole massimizzare certe quote per il club e magari Marino ha delle alternative migliori “. Il presidente si è poi soffermato su Bianchi: “ E’ un’ottimo giocatore, ha fatto molto bene l’altro anno. E’ molto giovane, un giocatore di prospettiva, chiunque lo avrà con se avrà un valido alfiere. Come lui ce ne sono altri, sia sul mercato italiano che internazionale”.

“Io ho capito che i tifosi napoletani vogliono vincere – ha dichiarato il patron azzurro- poco interessa lo spettacolo, perché se non porta risultati lascia la bocca amara. Una vittoria è anche la rivincita della città, dei napoletani su tante cose che non funzionano. Adesso preoccupiamoci di vincere , poi se riusciamo a fare del buon spettacolo tanto meglio – e concludendo - Ma soprattutto ‘ vincere’ questo deve essere il nostro motto”.

Redazione CalcioNapoliNews.it