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Gianello come Iezzo!
Il Napoli espugna il ‘Bentegodi’ grazie ai gol di Domizzi, Calaiò e Dalla Bona, il portiere azzurro salva la porta con strepitose parate.

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26 Maggio 2007 -- Record di vittorie in trasferta per la squadra di Eddy Reja che ha battuto il Verona per 3 a 1 distaccando così la quarta, il Piacenza, di 11 punti e facendo un importante passo in avanti in vista della fine del campionato (mancano solo altre due gare). Per il Napoli si è trattata della ventesima vittoria in questo campionato con Calaiò che, alla sua 200esima presenza tra i professionisti, ha realizzato il suo 13esimo gol stagionale, riscattandosi dall'errore del dischetto in casa col Modena. Di Domizzi la rete dell'uno a zero e di Dalla Bona la rete al 93' del definitivo 3 a 1, per il Verona aveva accorciato Pulzetti al suo primo centro in campionato. Andiamo come sempre nella ricostruzione della gara.

Reja, dopo una lunga pretattica nel corso della settimana decide di affidarsi in attacco alla coppia Sosa-Calaiò. Il tecnico friulano è costretto a fare a meno di Iezzo, Bogliacino e Maldonado infortunati e di Montervino squalificato, così in difesa arretra Grava sulla linea dei tre difensori ed inserisce Garics sulla destra, a centrocampo Amòdio sostituisce Montervino affiancandosi a Dalla Bona, Gatti e Savini. Sul fronte casalingo, Ventura si affida al tridente formato da Ferrante, William Da Silva e Iunco. I padroni di casa partano subito forte ed al 4' è molto bravo Domizzi a recuperare in scivolata su Da Silva fermandolo in angolo sulla destra, poi dal corner Ferrante cade a terra chiedendo il rigore, ma l'arbitro Morganti lascia proseguire fra le proteste del pubblico. Al 12' su di un angolo dalla destra per il Verona, battuto corto, Ferrarese entra in area e crossa al centro dove, fortunatamente per il Napoli, nessuno riesce a deviare, poi la difesa azzurra spazza.

Il Napoli si fa vedere per la prima volta al 14' quando su cross dalla sinistra di Domizzi, Sosa in area, colpisce di testa mandando però alto sulla traversa. Al 16' Gianello fa lo 'Iezzo' e salva la sua porta con una miracolosa parata su colpo di testa ravvicinato di Sibilano. Gli azzurri soffrono molto la spinta di Ferrarese sulla sinsitra, che però col tempo, grazie a Savini e grazie anche al gran caldo, si esaurisce. Dopo un avvio sofferto, piano piano, il Napoli riesce così a prender le giuste misure agli avversari, con Amòdio che comincia a recuperare qualche pallone e con Garics che comincia a spingere sulla destra. Al 21' Sosa in area fa da sponda di testa per Dalla Bona, il quale con tutto lo specchio della porta a disposizione, colpisce malamente di testa, girando troppo la palla che finisce di poco a lato e sprecando così una grossa opportunità per portare la sua squadra in vantaggio. Al 25' su una punizione dalla destra, c'è lo schema del Verona con Ferrante che smarca Ferrarese tutto solo davanti a Gianello, ma Sosa interviene allontanando il pericolo. Al 33' Sosa cade in area, per l'arbitro Morganti è simulazione e così il Pampa viene ammonito. La prima frazione di gioco si chiude così sul risultato di 0 a 0.

Domizzi esulta dopo il gol dell'uno a zeroAd inizio ripresa, il Napoli parte subito forte e va vicino al gol ancora con Dalla Bona, che al 01', su cross dalla destra di Calaiò, cicca clamorosamente il tiro al volo, poi recupera la palla, ma perde nuovamente il tempo per calciare e così il Verona si rifugia in angolo sulla sinistra. Ed è proprio da questo corner, al 02' che il Napoli passa in vantaggio: sul traversine dalla bandierina di Dalla Bona, infatti, Domizzi svetta di testa e manda la palla nell'angolino alla sinistra del portiere Pegolo. Il Verona si riversa subito in attacco, ma la difesa del Napoli regge bene. La squadra di Ventura sembra avere un momento di scoramento e così il Napoli è padrone del gioco. Al 6' su cross basso dalla trequarti di sinsitra di Dalla Bona, Calaiò gira al volo in area senza però trovare lo specchio della porta. L'appuntamento col gol, per il bomber napoletano è però solo rimandato. Infatti al 10' è ancora Dalla Bona a servire al limite Calaiò, il quale tenta il tiro a giro sul secondo palo, di sinsitro, il portiere del Verona, Pegolo è sulla traiettoria, ma si lascia sfuggire la palla che si insacca alle sue spalle per il due a zero degli azzurri.

Sotto di due reti ed ormai senza avere più nulla da perdere, il Verona si riversa in attacco con un forcing forsennato. Ventura inserisce Babù e Nieto al posto di Ferrante e Da Silva e poi sposta Ferrarese sulla destra, visto che sulla sinistra non riusciva più a rendersi pericoloso nei confronti di Savini. Al 14' su cross dalla destra di Ferrarese, Garics per deviare in angolo, colpisce la propria traversa sfiorando la clamorosa autorete, ma non passa neanche un minuto che il Verona accorcia le distanze (14') con Pulzetti che, dal limite dell'area, trova il suo primo gol in campionato insaccando sul secondo palo alle spalle dell'incolpevole Gianello che poi resta a terra per problemi muscolari. In tribuna stampa, intanto, una troupe televisiva campana viene aggredita da lanci di bottigliette da parte dei 'tifosi' del Verona e la polizia è costretta ad entrare in assetto da antisommossa per sedare gli animi e proteggere i giornalisti che erano lì per lavorare (a loro la nostra piena solidarietà per quanto accaduto da parte della redazione di CalcioNapoliNews.it).

Matteo Gianello con la fascia da capitano dopo l'uscita di SosaReja corre subito ai ripari inserendo Giubilato al posto di Savini, spostando Grava a sinistra e chiedendo a Garics di mantenere la posizione per evitare le incursioni di Ferrarese, passando così dal 3-5-2 al 5-3-2. Al 20' Iunco viene fermato in posizione millimetrica di fuorigioco. Il Verona è padrone del campo ed il Napoli si difende con grande affanno e sofferenza. Al 24' Sibilano da buona posizione, di testa, manda di la sfera a lato. Il Napoli si rivede solo al 24' in una azione di contropiede con la quale potrebbe chiudere la gara, ma Sosa, solo in area, da ottima posizione, spreca calciando alto sulla traversa. Il tecnico azzurro, che vede la sua squadra in affanno, inserisce De Zerbi al posto di Sosa, puntando sulle sue doti tecniche nel tenere palla e nel saltare l'avversario nell'uno contro uno. Gianello diviene il capitano della squadra. Ventura risponde inserendo Cutolo, un attaccante (napoletano) per Magliocchetti, un difensori, rischiando così il tutto per tutto. Al 33' Domizzi anticipa su Nieto che si stava presentato a tu per tu con Gianello.

Al 34' ancora una grande parata di Gianello che respinge il tiro ravvicinato di Babù, poi sulla ribattuta dello stesso Babù devia ancora Gianello in angolo sulla sinistra. Reja effettua l'ultimo cambio togliendo Calaiò ed inserendo Bucchi (il bomber azzurro non la prende bene ed uscendo dal manda, a nostro avviso ingiustamente, a 'quel paese' Reja). Al 39' Gianello mette il suo definitivo sigillo sulla gara respingendo su Biasi, seppur in maniera non perfetta. Al 44' il tecnico del Napoli viene espulso dall'arbitro per proteste ed è costretto a seguire i minuti finali della gara dall'ingresso degli spogliatoi. Al 48', nel terzo dei cinque minuti di recupero concessi dall'arbitro Morganti, il Napoli trova la rete del definitivo 3 a 1 con Dalla Bona che servito da Bucchi che se ne era andato in contropiede sulla sinistra piazza la palla nell'angolino basso alla sinistra del portiere. La gara finisce così coi giocatori azzurri che fanno grande festa in campo e con Gianello che viene portato in trionfo.

I giocatori del Napoli festeggiano coi pochi tifosi azzurri presenti sugli spaltiQuello di oggi è un importantissimo successo poiché porta il Napoli a +11 sulla quarta, che adesso è il Piacenza. Ripensando ai punti persi in casa cresce il rammarico, poiché già da oggi si poteva pensare seriamente al passaggio nella massima serie, ma adesso è inutile recriminare, c’è da affrontare il Lecce e chissà che ‘la cosa’ non possa accadere già dalla prossima settimana. Ritornando alla gara, abbiamo poco da dire poiché è stato il ‘solito’ Napoli di sempre, brutto, ma ancora una volta vincente. Vogliamo sottolineare, però, l’ottima prova di Gianello che non ha fatto rimpiangere l’assenza di Iezzo ed anche la bella prova di Garics (anche se stava rischiano una clamorosa autorete). In crescita rispetto alle ultime apparizioni, Amòdio e lo stesso Dalla Bona (anche se ha sprecato una clamorosa palla gol), Calaiò bene nella ripresa, bene poi tutto il reparto difensivo dove solo Savini ha sofferto, ma solo nella prima mezz’ora di gioco, in ombra il Pampa Sosa, ma comunque per lui, come sempre, grande cuore e carattere.

A cura di Michele Spampanato