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Ultima chiamata per De Zerbi
Il trequartista ha deluso, Reja lo utilizzerà ancora. Per il suo futuro decisive le ultime gare

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25 Maggio 2007 -- Per Roberto De Zerbi questo finale di campionato avrà un significato particolare, un valore importante. Oltre ad avere la possibilità di centrare la seconda promozione in A consecutiva, dopo quella conquistata a giugno scorso con il Catania, dovrà cercare di dare una svolta in positivo alla sua stagione per cercare di ottenere la riconferma nel Napoli. Sinora, non ha convinto, certamente le sue giocate sono state al di sotto di quanto tutti si aspettavano. Più di una volta le sue prestazioni sono state considerate deludenti, più di una volta è rimasto a guardare le partite dalla panchina. Non bastasse tutto questo, Reja l’ha lasciato anche al di fuori della lista dei convocati in occasione di Mantova-Napoli. Il trequartista fu mandato a casa.

Ha deluso De Zerbi in talune partite, ma per la verità non bisogna dimenticare che spesso le sue caratteristiche non sono state esaltate dal gioco della squadra. A cosa serve tenere in campo un fantasista quando prevalentemente si fa il lancio lungo per la testa della prima punta? De Zerbi, ad esempio contro il Modena, spesso ha visto il pallone passare al di sopra della sua testa. C’è anche chi ha osservato che sarebbe toccato a lui muoversi di più, farsi vedere dai compagni per ricevere il pallone ed evitare il consueto lancio lungo della difesa.

Contro il Verona De Zerbi potrebbe giocare. Due le opzioni per Reja. Attacco a due punte (Sosa-Calaiò) oppure solo Calaiò in avanti e De Zerbi e Pià alle sue spalle. Ieri, durante l’allenamento fatto svolgere alle 17,30 per il gran caldo, il tecnico ha provato da una parte Sosa e Calaiò e dall’altra De Zerbi e Pià a formare il tridente con Bucchi, autore di due reti. Dipenderà da alcuni aspetti, tutti da non trascurare, l’utilizzazione o meno di De Zerbi. Innanzitutto, la sua condizione fisica dopo la leggera contusione alla caviglia subita durante la seduta a Peschiera sul Garda (stessa sorte è toccata a Giubilato). Se il trequartista dovesse recuperare, Reja potrebbe impiegarlo in linea con Pià a supporto di Calaiò unica punta.

Tutto verrà deciso oggi pomeriggio dopo la rifinitura, cercando anche di conoscere quale sarà lo schieramento del Verona. Ventura non lo dice, ma farebbe carte false per vincere: per la salvezza della sua squadra e per togliersi qualche sassolino dalle scarpe, sassolini che gli danno ancora... fastidio. De Zerbi, naturalmente, spera di giocare. A Brescia, dove è nato, si è sentito dare del traditore quando l’hanno visto con la maglia del Napoli. Lui si augura di regalare al Napoli qualche assist vincente e, magari, altri gol da tre punti, come contro il Rimini. Gol per la serie A, gol che verrebbero celebrati sul sito che prende nota delle sue partite, delle sue giocate, dei suoi numeri.

«Classe cristallina e dribbling ubriacante», si legge collegandosi a dezerbi.blogspot.com. «Non sono triste, a Napoli vivo bene e nel Napoli ci sto benissimo», ha detto lui ultimamente ad alcuni tifosi. Purtroppo, non può parlarne apertamente in quanto il silenzio stampa del Napoli va avanti da tempo. Lunedì, saranno sette mesi. Il Napoli certamente non può vantarsi di questo record.
V. Raio
Fonte: Il Mattino