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Napoli in viaggio verso la A
Lontano dal San Paolo già 8 vittorie. Reja cerca la 9ª a Verona per evitare i play off

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21 Maggio 2007 -- Comprensibile la delusione per il bonus sprecato al San Paolo, altrettanto plau¬sibile l’ottimismo subentrato il giorno dopo nell’ambiente partenopeo. Questo Napoli che in casa stenta in maniera così evidente (9 pareggi in 20 gare), fuori fila come un treno, o quasi. Dopo la Juventus, è la squadra che vanta lo score esterno migliore: 8 vittorie, 6 pari, 5 sconfitte. Non solo: vanta anche una difesa a prova di bunker (16 reti al passivo, solo una in più dei bianconeri). Delle pretendenti alla promozione, il Napoli è la più corsara di tutte. Motivo? Facile da spiegare: per ragioni strutturali, l’organico affidato a Reja rende al meglio quando non è obbligato a fare la partita. Lo dimostrano i fatti, confortati poi dai numeri. Per caratteristiche tecniche, il Napoli non è capace di impostare una manovra offensiva spumeggiante quanto abile nel contenere e poi punire l’avversario alla prima occasione propizia. Squadra fisica, che poggia la sua forza su una difesa solida e che poi sa colpire con cinismo impressionante, così i partenopei si sono distinti lontano da Fuorigrotta mettendo in cassaforte ben 30 punti su 72. Paradossalmente, lontano dal pubblico amico, il Napoli è riuscito anche ad andare a bersaglio in scioltezza cancellando l’etichetta di squadra abbonata ai risultati striminziti: tre gol a Trieste, tre a Bologna, tre a Treviso, due a Frosinone.

Grande autostima - Non sarà lo scoramento dei tifosi, nè il rigore sciupato da Calaiò, a privare i calciatori del Napoli della necessaria autostima. Il gruppo a disposizione di Reja, che ieri ha affogato l’amarezza con la solita partita a golf, conosce bene i propri pregi e i propri limiti. Sa che lontano da casa può riprendersi i punti lasciati per strada tra le mura amiche. Ed anche con gli interessi. Tre colpacci su otto sono arrivati dopo pareggi casalinghi come quello con il Modena, con lo stesso risultato, uno a uno (Triestina-Juventus-Bari): a La Spezia, a Bari e a Bologna. Altre tre vittorie, invece, sono giunte dopo prestazioni discutibili al San Paolo (con il Bologna, con l’Arezzo, con il Pescara), riscattandosi immediatamente a Pescara, a Trieste ed a Treviso). Una, dopo il capitombolo di Mantova: a Brescia. Insomma, orgoglio e carattere non mancano a Cannavaro e soci anche se per la seconda trasferta di fila dovranno fare a meno dei propri sostenitori ( il Bentegodi chiuso agli ospiti come lo fu il Rigamonti per motivi di ordine pubblico). Per quello la coda del calendario preoccupa relativamente. Il Napoli è atteso da due trasferte su tre: Verona e Genova. Ma si esprime meglio fuori casa per cui andrà in campo senza tremori, anche se deve rinunciare a Montervino (squalificato) e non potesse contare su Iezzo e a Bogliacino. A Reja, non mancano i ricambi. Ed a Verona vedremo un Napoli di nuovo modificato negli uomini e nell’assetto.

Coraggio a Calaiò- Per non far pesare a Calaiò l’errore del rigore, è già scattata la corsa a chi lo incoraggia per primo e di più. A cominciare dalla moglie- tifosa, Federica Del Deo. Il gesto di Bucchi è stato da libro Cuore sabato sera. Anche i compagni, l’allenatore e il dg Marino hanno voluto confortare un attaccante che con i suoi gol ha portato il Napoli al primo posto a novembre e non si è mai risparmiato, accettando peraltro disciplinatamente sostituzioni a catena. C’è di più: dei dodici gol realizzati da Calaiò ben sette sono stati realizzati fuori casa, otto decisivi ai fini del risultato finale, e quattro trasformati con estrema naturalezza dal dischetto (al Bologna, al Pescara, al Genoa e al Rimini). Può capitare di sbagliare un penalty, specie se il direttore di gara consente azioni di disturbo non permesse dal regolamento e la frenesia di far gol ti toglie lucidità.
Rino Cesarano
Fonte: Corriere dello Sport