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Che sofferenza!
Il Napoli, con una super difesa, porta a casa i tre punti espugnando il Rigamonti e salendo a +10 sulla quarta.

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15 Maggio 2007 -- Con la vittoria del Napoli nella trasferta di Brescia si chiude la 38esima giornata di campionato di serie B. Gli azzurri hanno ottenuto la loro 19esima vittoria in assoluto in campionato, l'ottava in trasferta. La gara rappresentava un crocevia sia per i padroni di casa chiamati a riagganciarsi alla zona play-off, sia per il Napoli che doveva vincere sia per rimanere attaccato al Genoa, secondo, sia per tentare di distaccare la quarta di almeno 10 punti. Su di un terreno di gioco in buone condizioni e con poche persone presenti sugli spalti, le due formazioni sono scese in campo con Reja che ha schierato il tridente formato da Pià, Calaiò e De Zerbi e con Cosmi che si è affidato in attacco alla coppia Possanzini-Serafini.

Proprio quest'ultimo è stato il protagonista, insieme a Iezzo, della prima azione della gara degna di nota, giunta al 17' : il portiere del Napoli ha salvato la propria porta uscendo tempestivamente sui piedi di Serafini servito, tutto solo, in area, da Possanzini, poi Cannavaro ha allontanato di testa. A fare la gara per tutta la partita è sempre stato il Brescia, andando sovente in pressing sui portatori di palla azzurri ed inducendoli così all'errore. Al 21' su di una lunghissima rimessa con le mani di Stankevicius, Iezzo esce coi pugni, Possanzini lo anticipa di testa mandando però a lato. Un minuto più tardi, al 22', Possanzini supera in velocità Cannavaro e calcia in diagonale mandando fuori, seppur di poco. Gli azzurri soffrono, gli esterni non riescono ad essere incisivi, la squadra appare priva di idee ed è sempre il Brescia ad avere il pallino del gioco, così Reja decide, finalmente, di liberare De Zerbi dalla fascia destra spostandolo al centro dietro le due punte. Con questa mossa, il fantasista azzurro diventa maggiormente partecipe della manovra e così anche il Napoli comincia ad affacciarsi in avanti.

Al 34' su cross dalla destra di De Zerbi, Viviano, il portiere del Brescia, si lascia sfuggire la palla dalle mani, ma Calaiò appostato dietro di lui non riesce ad approfittarne. Al 36' c'è un ottimo contropiede del Napoli con Savini che serve al centro per De Zerbi, il quale allarga a sinistra per Pià che entra in area prova a servire al centro l'accorrente Calaiò, ma viene anticipato da Santacroce. Al 39' il Napoli passa in vantaggio: su cross dalla destra di Garics, in area, Calaiò colpisce di testa la palla rimbalza a terra poco prima della porta del Brescia, proprio mentre Pià d'interno sinistro, sembra deviare leggermente, così il Napoli è in vantaggio e sia Calaiò che Pià gioiscono rivendicando la paternità della rete azzurra. Il Brescia prova a reagire, ma il Napoli si difende bene. Poi al 44' è ancora Iezzo protagonista, quando, su mischia in area, salva la sua porta per la seconda volta sul tiro ravvicinato di Possanzini e così si va al riposo.

Ad inizio ripresa, il Napoli lascia ben sperare, rendendosi pericoloso già al 1' quando De Zerbi, con un lob, serve al limite dell'area Calaiò che calcia al volo di sinistro mandando però a lato, ma si tratta solo di un fuoco di paglia. Infatti, il Brescia prontamente riprende le redini del gioco in mano. Al 5' Stankevicius crossa dalla destra in area azzurra per il colpo di testa di Serafini che viene deviato da Garics con la nuca in angolo sulla sinistra. Sul cross dalla bandierina, sempre al 5', il tiro di Possanzini quando questi era già in posizione di fuorigioco, termina comunque a lato. Il Napoli è costantemente sotto pressione, in particolare dalle corsie esterne il Brescia si rende molto pericoloso con continui traversoni in area, così Reja decide di inserire Sosa per Pià in modo da poter contare, su questi continui cross, sull'apporto difensivo del centravanti azzurro. Al 16' si rivede il Napoli con uno scambio Sosa-De Zerbi, con quest'ultimo che poi serve per Calaiò, il cui tiro viene rimpallato da Lima.

Per non perdere, il peso offensivo fornito in attacco da Sosa, che in certi momenti della gara è costretto addirittura a giocare da difensore centrale aggiunto, Reja toglie Grava ed inserisce Giubilato che si sistema al centro della difesa a tre, con Cannavaro che si sposta a destra. Al 21' su cross di De Zerbi, è proprio il nuovo entrato Giubilato a colpire di testa e a vedere la palla deviata dalla schiena di un avversario. Cosmi inserisce Cerci per Cortellini. Il Brescia è padrone del campo e del gioco ed il Napoli è tutto rintanato nella propria metà campo per difendere il vantaggio striminzito. Al 24', su angolo dalla destra guadagnato da Stankevicius, calcia al volo di sinistro Possanzini, ma colpisce male e manda alto sulla traversa. Al 31' Cannavaro perde palla ingenuamente regalandola a Possanzini che dalla sinistra si invola verso la porta di Iezzo, calcia in diagonale sul secondo palo, ma la sfera termina di poco fuori. Cosmi tenta l'assalto finale inserendo Cerci, un attaccante, per un centrocampista, Zambrella. Reja risponde rinforzando il centrocampo, inserendo Gatti al posto di Calaiò, lasciando in avanti solo Sosa, con De Zerbi, che ormai, anche lui, fa il centrocampista puro correndo in lungo ed in largo andando a chiudere ed a pressare sull'avversario di turno.

Al 35' Cerci ci prova con un tiro al volo che, da ottima posizione, termina alto sulla traversa. Al 37' Possanzini, vera spina nel fianco della difesa azzurra, crossa dalla destra in area per Cerci che viene anticipato da Cannavaro, la palla termina al limite per Hamsik che tira dalla distanza calciando alto. Al 40' su calcio di punizione dalla sinistra di Hamsik, Santacroce, in area, finisce a terra reclamando il rigore, ma Rosetti lascia proseguire. Al 42' il Napoli avrebbe l'opportunità di chiudere la gara quando scatta in contropiede con De Zerbi che serve Sosa, il quale, sotto porta si allunga troppo la palla consentendo a Viviano di recuperare. Cosmi effettua l'ultimo cambio inserendo un altro attaccante, Alberti al posto di un difensore, Dallamano. Al 44' un colpo di testa di Hamsik viene bloccato da Iezzo senza problemi. Al 48' è ancora attento Iezzo e pronto a bloccare un colpo di testa di Stankevicius. E' questa l'ultima azione della gara che vede così il Napoli tornare alla vittoria al Rigamonti dopo 12 anni, ovvero dal 14 maggio del 1995, quando la squadra, allora allenata da Boskov, si impose per 2 a 1 con reti di Imbriani ed Agostini. In particolare, per Eddy Reja, si tratta della prima vittoria ottenuta a Brescia, dove nei precedenti 7 incontri, aveva ottenuto solo due pareggi e poi cinque sconfitte.

La partita, come già detto, è stata una continua sofferenza per la tifoseria azzurra, cosa che in realtà accade spesso, ma per l'importanza della gara, non è possibile esprimere un giudizio sulle prestazioni offerte dal Napoli. Certo, il Brescia, per la mole di gioco espressa avrebbe meritato il pareggio, ma d'altra parte, la squadra di Cosmi, che a fine gara ha recriminato per l'arbitraggio di Rosetti, se è arrivata tante volte sotto rete e non è riuscita a concretizzare, non può far altro che recriminare con se stessa. Degli azzurri, comunque vogliamo elogiare la grossa prestazione offerta in fase difensiva, in particolare con Domizzi (che fortuna averlo recuperato) e con Garics che sono stati davvero encomiabili, ma bene anche Cannavaro (tranne una piccola sbavatura che poteva costare cara), Grava, Montervino e Giubilato(un plauso alla sua professionalità), quando è entrato nel finale. Encomiabile anche la prestazione offerta da De Zerbi nella prestazione, quando il fantasista azzurro, si è sacrificato correndo in lungo ed in largo per dar man forte ai suoi compagni e comunque, ha dimostrato di poter rendere di più quando è 'libero' da schemi anziché quando è bloccato ad agire sul out di destra. Poi, come sempre, sulla vittoria c'è il marchio di Iezzo, ma questo, però, non fa più notizia. Dunque, come ha detto lo stesso Reja, diciamo bravi tutti, avanti così ma, calma e sangue freddo, poichè il campionato ancora non è finito ed ancora nulla è matematicamente conquistato...sabato c'è il Modena da battere....


A cura di Michele Spampanato