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Napoli-Pescara: commenti a caldo
Le dichiarazioni di mister Reja, del direttore generale Marino e del tecnico del Pescara De Rosa

14 Aprile 2007 -- Eddy Reja- " Nel primo tempo ero contento perché abbiamo fatto molto bene, quello che abbiamo sbagliato, se si può dire, non abbiamo concretizzato nel primo tempo, dovevamo andare in vantaggio sul due a zero, abbiamo avuto delle possibilità ma non le abbiamo chiuse. Nel secondo tempo sull’uno a zero i ragazzi negli ultimi venti minuti di birra non ne avevano più. Quando affronti una gara come il Bologna, dopo la Juventus, dopo tre giorni questa, è chiaro che sotto l’aspetto nervoso e non solo fisico, non sei più brillante, ti scotta la palla tra i piedi e sei costretto a buttarla avanti magari favorendo gli avversari. Io volevo fare qualche cambio, ma poi ho pensato che abbiamo un’altra partita martedì, la squadra mi dava l’impressione che reagiva bene dopo due giorni di allenamento. Quindi ho fatto delle sostituzioni naturali con Trotta e Amòdio. Purtroppo non siamo riusciti a tenere palla a venti minuti dalla fine. Ho provato a fare qualche cambio per dare un po’ di freschezza prima con Bucchi poi con Garics. Direi che abbiamo retto abbastanza bene dietro, da metà campo in avanti un po’ di fatica sicuramente l’abbiamo fatta. Finché ha retto il Pampa, abbiamo retto anche noi. Capisco, contro il Pescara, penultima in classifica tutti ci aspettavamo qualcosa in più. Comunque questa vittoria è merito dei ragazzi, hanno stretti i denti , hanno sofferto anche non giocando bene, ma però bravi loro perché hanno portato un risultato molto importante in questo momento del campionato".

"Siamo a due punti dal Genoa, siamo ancora in corso per il secondo posto, ma in modo particolare dai play-off perché ci siamo allontanati da quelli che hanno cinquanta punti e questo è una garanzia, sotto il punto di vista del punteggio ci siamo. Secondo me questa è una squadra che sta facendo molto bene per quanto riguarda i risultati, penso che più di così non possa fare. Noi nel campionato abbiamo fatto delle buone prestazioni, ma qui in casa non siamo mai stati capaci di essere particolarmente brillanti. Possiamo tornare un po’ indietro, quando dicevo che questa squadra non entusiasmerà mai la gente perché abbiamo una costituzione fisica, non ha grandi velocità, non ha delle grandi ripartenze. Questa squadra è stata costruita per avere con il lungo andare una buona resistenza, sul piano della brillantezza, questa squadra non l’ha mai avuta. Quando ha intensità, quando sta bene sul piano fisico, fa delle buone prestazioni e dimostra di essere abbastanza solida. Anche a me farebbe piacere vedere il calcio ad un certo livello, giocare bene per novanta minuti con intensità, con velocità , per fare in modo che la gente che viene allo stadio si possa anche divertire e ci accompagnasse non con i fischi, ma con gli applausi".


Pier Paolo Marino - "Non credo che l’argomento del giorno sia la contestazione del pubblico, ma credo che il fatto che il Napoli mantiene il fiato sul collo al Genoa con cui speriamo di giocarcela. Il Napoli in tre quarti di campionato, dopo la Juve, è stata la squadra che è stata di più nei primi due posti. Noi abbiamo avuto un piccolo appannamento che si è concretizzato in quella sciagurata giornata di Crotone, dove ci sono stati diciotto minuti di follia. Veniamo da una vittoria fuori casa da Bologna e da una partita dignitosa con la Juve. Oggi abbiamo faticato contro una squadra che lotta ancora per non retrocedere e probabilmente oggi si giocava una parte delle chance residue. Io conosco bene il campionato di B, perché questo è il decimo che faccio, quindi so che nel finale di campionato i testa-coda, le squadre di testa che affrontano quelle di coda, la differenza tecnica non si vede più, perché esiste solo il fatto motivazionale. Poi quando si gioca in tre giorni, non dimentichiamo che il Napoli generosamente ha speso tanto nel secondo tempo con la Juve, credendo in un sognato recupero fino all’ultimo. Chiaramente oggi dopo aver fatto un discreto primo tempo è crollato nel secondo tempo fisicamente. Ma nonostante questo penso che abbiamo prodotto nei primi quarantacinque minuti di gioco delle palle importanti".

"A questo punto del campionato con la posizione che il Napoli ha, con il campionato che sta facendo, fatto di una continuità di risultati, infatti dopo la Juve è la squadra che ha perso di meno e questo non è un numero a caso. Quindi ce la dobbiamo giocare fino in fondo per la migliore posizione a questo punto. Il fatto di essere a due punti dal Genoa, anche se forse il Genoa in questo momento ha una maggiore brillantezza rispetto a noi e forse un po'’ gli avevamo tramortito noi il Bologna facendogli un favore, perché una botta in casa contro il Napoli non è facile da recuperare. Io credo che il segnale della giornata sia quello di un Napoli con un virtuale +4 sul Rimini, quarto, perché abbiamo gli scontri diretti in vantaggio e quindi è come se avessimo un punto in più, e poi siamo a due punti dal Genoa. Due punti, si sa, noi siamo stati pure a cinque punti sulla terza, due punti sono nulla, sono il tempo di una partita, basta sovvertire un risultato ed i due punti si recuperano. Quindi, fin quando saremo lì ce la giocheremo, perché sappiamo dentro di noi che abbiamo le quadrature per dare fastidio a tutti. Diciamocela fino in fondo, ora, i due punti in classifica non contano, il Napoli ed il Genoa sono lì, sono due squadre che stanno facendo un ottimo campionato, attraverso equilibri diversi, perché il Genoa è arrivato lì attraverso un equilibrio fatto di più vittorie e più sconfitte rispetto al Napoli, mentre noi ci siamo arrivati attraverso una continuità di risultati, con una squadra più solida nel reparto difensivo e meno pungente davanti. Probabilmente è sempre la solita storia della coperta: se la tiri da una parte si accorcia dall’altra. Questo, però, non vuol dire che una sia superiore o inferiore all’altra, io credo che siano due squadre ben strutturate".

"Il Genoa ha fatto qualcosa a gennaio per strutturare la rosa, perché una intelaiatura di base importante già ce la aveva ed il Napoli, invece, era primo in classifica ed ha semplicemente mantenuto quella inquadratura che comunque lo porta ad essere in vantaggio negli scontri diretti con quelle squadre con le quali li abbiamo ultimati, naturalmente esclusa la Juve che fa campionato a se, così come vado dicendo dalla prima giornata. Io credo che sia una lotta destinata a durare anche se poi il ritornello sarà sempre quello, cioè di un Genoa brillante e di un Napoli più quadrato. Sotto questo punto di vista, sono contento che oggi sia tornato il Napoli degli uno a zero, che mi mancava da un po' di tempo, perché quando non si vinceva uno a zero si pareggiava, anche quando abbiamo fatto due gol abbiamo pareggiato, quindi molto meglio vincere anche se per un solo gol. Se rifarei le stesse scelte di mercato a gennaio? Si, perché il problema è questo: il Napoli aveva costruito una rosa numericamente adeguata già in estate e con calciatori adeguati ed al mercato di gennaio era primo in classifica. Io sono soddisfatto dei giocatori che ho, perchè il mio cruccio è vedere tanti buonissimi giocatori della mia squadra che devono andare in panchina e qualcuno addirittura in tribuna. Io non so chi, in serie B, può permettersi di avere in panchina gente come Bucchi, Pià, De Zerbi o Sosa e sinceramente non so che cosa si poteva fare per aggiungere qualcosa in più a questa squadra. Il Genoa probabilmente aveva delle falle che ha tappato, perché ha preso dei giocatori lì davanti dove magari c’era stata la squalifica di Sculli e poi qualcosa, forse, non aveva funzionato. Hanno preso dei rinforzi anche perché stavano più indietro in classifica, però noi, sinceramente, non so cosa si poteva fare di più, perché io sono soddisfatto del rendimento dei miei giocatori".

"Non dimentichiamo poi che noi venivamo con una brevissima storia alle spalle! Noi da zero, oggi, dopo due anni e mezzo siamo qui a lottare quasi alla pari con la Juventus per la promozione in serie A e lotteremo fino in fondo per tentare di raggiungere la promozione. Noi abbiamo una storia diversa da tutte le altre squadre di B, perché questi giocatori, compreso Bogliacino che si sta imponendo a grandi livelli di rendimento e di gol, considerato che è un centrocampista, io credo che vengono da una costruzione che è stata fatta da zero. Non so quante squadre possono vantare di poter lottare per la A ed aver costruito in soli due anni e mezzo, partendo dalla C e da zero dopo aver costruito una rosa che viene avanti dalla C. Oggi in campo eravamo per 9/11 la stessa squadra che ha vinto il campionato di serie C, questi sono aspetti che io devo salvaguardare".

De Rosa , allenatore del Pescara:
“Nel primo tempo potevamo fare anche di più perché in fase difensiva abbiamo recuperato un sacco di palloni ma abbiamo lasciato troppo spazio al Napoli e sbagliato qualche passaggio che ci avrebbe invece permesso di arrivare alla porta avversaria. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato meno, soprattutto in fase difensiva, ma è venuta a mancare la ripartenza. Il Napoli poi ha fatto gol su una palla sporca ma sapevamo che avrebbe giocato su queste palle lunghe e sull'elevato spessore individuale. Su quella rete hanno poi costruito la loro partita, forse anche con un po’ di fortuna".

"Nella squadra abbiamo poi fatto un po’ di turnover perché si è giocato venerdì ma anche chi è entrato nel secondo tempo ha fatto molto bene, al gruppo non si può dire niente. Il presidente ? Ci sta vicino e vuole raggiungere, così come noi, questa salvezza che è il nostro obiettivo. Puntiamo sulle cinque partite che abbiamo a Pescara ed a rubare qualche punto fuori casa. Forse con un po’ di fortuna in più, anche oggi potevamo aver rosicchiato qualche cosa".