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Napoli, 5 gare per volare
In diciotto giorni Cannavaro e compagni possono ipotecare la promozione

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12 Aprile 2007 -- Si comincia col Pescara si finisce con l’Albinoleffe. Tre partite al San Paolo e trasferte abbordabili Si può tentare l’en plein Se arriverà il sospirato colpo di spalla saranno meno cariche di patemi le successive sfide con le concorrenti dirette

« E ora inizia il nostro vero campionato, non possiamo più sbagliare una mossa...». L’avvertimento del presidente De Laurentiis, più che altro è stato un comandamento partito martedì da Torino per direttissima. Un nuovo campionato, quello vero che porta alla serie A. Un mini-torneo, le cinque giornate del Napoli. Durerà 18 giorni, da sabato 14 aprile a martedì 1 maggio, sono iscritti alla contesa il Pescara, il Treviso, il Frosinone, il Cesena e l’Albinoleffe, come da calendario. Una cinquina di sfide da tombola attende gli azzurri che vogliono ( e possono) fare l’en plein per tentare di scavalcare il Genoa che ha scollinato al secondo posto. Sulla carta sono impegni abbordabili, sempre in teoria il sorpasso va effettuato in quest’arco di tempo pure perché i Gasperini-boys domani riceveranno il Bologna e tra poco più di una settimana saranno ospitati non troppo... gentilmente dalla Juve.

La divisione - Napoli-Pescara sabato prossimo darà inizio alle danze, sarà il primo match del carosello: sarà seguito martedì 17 dalla trasferta di Treviso, ancora dal blitz di Frosinone (21 aprile) e dal doppio impegno casalingo che verrà disputato rispettivamente contro il Cesena (il 28) e l’Albinoleffe (l’1 maggio). Reja non sa a che santo votarsi, o forse sì, al S.Paolo visto che tre gare su cinque le giocherà di fronte al pubblico amico e solo due volte dovrà mettere piede in terra nemica (non è un dettaglio da tralasciare in mezzo ai contorni statistici). Cinque partite, quindici punti a disposizione, un bel bottino. Quando il presidente De Laurentiis ha detto in quel modo ( «Non possiamo sbagliare una mossa... » ) cosa voleva intendere secondo voi? Puntava alla vittoria multipla in questa sequenza di partite. Vincere e stravincere significherebbe incamerare punti invidiabili e arrivare alla seconda fase delle sfide fratricide con qualche certezza in più da spendere sul tavolo della battaglia globale.

Il finale - Il Napoli s’è fatto i conti giusti, possono tornargli tutti utili. Dopo le cinque giornate famose gli azzurri dovranno infatti ricominciare a guardare in faccia le altre concorrenti dirette e affrontare formazioni non troppo morbide. Faranno visita a Mantova e Brescia, e contro i Di Carlo- boys, stando ancora così le cose, si giocheranno la prima fetta di futuro. In più, la sfida con il Mantova ( sabato 5 maggio) arriverà a distanza di soli quattro giorni da quella fissata con l’Albinoleffe di Mondonico, un’altra corrida. Le restanti 4 partite della stagione regolare invece vedranno gli azzurri opposti al Modena (in casa), al Verona (fuori), al Lecce (al S.Paolo) e al Genoa (il 10 giugno) a “Marassi”, lì dove Reja vuole arrivare già sicuro dei suoi fatti.

All’andata... - Ma oggi come ieri, cosa accadde? Difficile fare un raffronto perché delle cinque partite che il Napoli si appresta ad affrontare due (quelle con Treviso e Albinoleffe) sono recuperi e sono state incastonate in corso d’opera. Il resconto dei risultati ottenuti dalla squadra nel girone d’andata può comunque servire per capire dove i partenopei faranno meglio a stare attenti. Indietro nel tempo...: dalla sfida di Pescara a quella di Cesena i Reja-boys conquistarono cinque punti in tre partite (Pescara- Napoli 0-1, Napoli-Frosinone 1-1, Cesena- Napoli 1-1). Il match contro il Treviso riporta alla mente dolci ricordi vissuti nella gara d’esordio vinta 4-2 al S.Paolo; quello con l’Albinoleffe ricollega drasticamente alla prima sconfitta rimediata dal Napoli in questa B (a Bergamo, era il 28 ottobre 2006, finì 1-0).

La morale - Cinque giornate, cinque partite, diciotto giorni, due settimane e passa da vivere, giocare e raccontare. Azzurri, raccogliete le forze e pure un bel gruzzoletto di punti ben sapendo che questo qui sarà un mini-torneo e che arrivati alla fine non ci sarà che l’inizio...
D. Rindone
Fonte: Corriere dello Sport