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Bologna-Napoli: comenti a caldo
Il dg azzurro Pier Paolo Marino, Aurelio De Laurentiis, Reja

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06 Aprile 2007 -- Pier Paolo Marino- Fare tre gol con una diretta concorrente in quaranta minuti di partita, non è una cosa semplice per nessuno. Magari ci sta pure che facendo tre gol fuori casa, è giusto pure che uno vinca in uno scontro diretto come questo. Sgombro subito il campo e dico subito che il Bologna non meritava di perdere, noi abbiamo meritato di vincere per il fatto che abbiamo fatto tre gol fuori casa in uno scontro che il Bologna avrebbe potuto avere più concentrazione e vincere, anche se ha giocato bene. Probabilmente aveva problemi con delle assenze, ma anche noi avevamo i nostri guai. Sottolineo che io non sono stato mai preoccupato, chi mi ha frequentato in questi giorni, mi ha visto sereno, naturalmente nell’arrabbiatura. Questo Napoli ha evidenziato problemi sempre con squadre di bassa classifica, con squadre di alta classifica tutti gli scontri diretti che si sono consumati siamo in vantaggio. A Piacenza abbiamo fatto un gol fuori casa, a Rimini abbiamo fatto quattro punti su sei, a Bologna sei su sei, non abbiamo perso con nessuno. Invece abbiamo perso qualche punto di troppo con le squadre di bassa classifica. E' questo che ci fa stare ancora a penare nella classifica corta, per quanto abbiamo subito solo tre sconfitte, che nessuna squadra oltre alla Juve ha fatto una cosa simile.

Nell’intervallo ero molto preoccupato, forse avrei avuto, sinceramente meno paura se il Napoli avesse avuto un vantaggio superiore perché queste partite, quando si vince per tre a zero, sul campo avverso nel primo tempo, poi sono difficili da interpretare. Magari si tenta di amministrare palla e magari dai coraggi all’avversario che deve recuperare il risultato, che per i primi venti minuti ci crede ancora. Non amministri palla e l’avversario lo vai magari ad innervosire, pensando che ne vuoi fare quattro o cinque, quindi diventa difficile da gestire. Non dimentichiamo che abbiamo un esempio di una finale Champions League del Milan, tre a zero e poi tre a tre. Questo ci fa sapere che c’è tutto nel calcio, quindi nell’intervallo non ero affatto sereno. Mi preoccupavo che la squadra entrasse con concentrazione. Se oggi se avessimo fatto il risultato tre a tre, sarebbe stato devastante e saremo andati a Torino con meno tranquillità, quindi sono contento così. Non credete che sia facile negli scontri diretti come questi, vincere tre a zero e poi fare una passeggiata quando mancano ancora cinquanta minuti di gioco, perché questa era quasi una finale di play-off. Ci sta che potevamo soffrire, certo abbiamo commesso qualche leggerezza, però questa è una squadra composta da uomini veri che gettano sempre il cuore oltre l’ostacolo. Oggi erano importanti i tre punti e abbiamo anche dimostrato che siamo in grado di fare anche tre gol fuori casa. Per quelle che andremo a giocare, gli avversari sono avvisati che non è tanto semplice sbilanciandoci farci gol e non prenderli.

Nella zona play- off stanno risalendo delle squadre, che poi sono le squadre che sono più in forma, quindi bisogna stare attenti alle sorprese. La Juve è un altro pianeta, anche se pareggia una partita ogni tanto è perché la serie B è difficile. Noi andiamo a Torino con grande entusiasma, con una grande concentrazione, sapendo che il pronostico ci vede sconfitti. Quindi con la mentalità che abbiamo tutto da guadagnare e niente da perdere.

De Laurentiis- Ho rinviato la partenza per Los Angeles per stare vicino alla squadra, per stare con loro e continuare questa azione di verifica che abbiamo iniziato nella prima riunione che c’è stata. Lo stesso giorno dell’elezione del presidente Abete, sono tornato a Napoli ed ho chiamato a raccolta la squadra. Ad un certo punto certi comportamenti non li tollero, però voglio capire cosa succede. Io non chiedo ai ragazzi di portarmi in serie A, chiedo ai ragazzi di giocarcela, di giocare come nel momento che sono stati scelti e contattati.

Un momento ‘no’ ci può stare, però che all’improvviso tutta la squadra si trovi nel momento ‘no’ non lo tollero, non lo capisco e non lo accetto. Quindi questo nostro confronto ha portato al risultato di oggi, un risultato corretto, un risultato sul piano agonistico. Se poi hanno giocato bene, potevano giocare meglio, dico che oggi abbiamo visto una partita dove sia il Bologna che il Napoli hanno giocato una partita sul piano agonistico importante e c’è stato un risultato importante a nostro vantaggio , tanto meglio. Sapete che io non voglio andare in A quest’anno, ma credo che bisogna giocarsela perché non stiamo qui per cambiare aria. Siamo qui per far crescere un gruppo che deve progredire, amalgamarsi, crescere e dare risultati nel tempo.

Sono contento del nostro allenatore nel quale ho riposto tutta la mia fiducia, ha saputo mettere in campo le persone giuste, abbiamo rimesso in campo la coppia che l’altro anno ci ha portato al successo fino alla fine. E’ stata innestata nella seconda parte del campionato, con una retroguardia più forte di quella che avevamo l’anno scorso, con un centrocampo con un rinnovato regista Gatti, che l’altro anno non avevamo. Quindi ho speranze che questo sia un gruppo in crescita ed è questo che a me premeva di ottenere. Per i risultati , uno può anche perdere, giocandosela però. Oggi abbiamo vinto, quindi sono doppiamente soddisfatto, soprattutto per loro e per me.

Eddy Reja- Nel primo tempo abbiamo fatto una buona prestazione, nella ripresa loro si sono buttati in avanti, hanno trovato il piglio giusto, hanno trovato coraggio, quindi siamo andati leggermente in affanno. Sul tre a due abbiamo retto soffrendo, Iezzo ha fatto delle belle parate, abbiamo perso qualche palla però si può anche capire Venire a Bologna dopo un periodo non particolarmente felice sul piano dei risultati, fare un colpo qui a Bologna che è una diretta concorrente, vuol dire tanto. Durante la settimana ci sono state delle critiche, ci possono anche stare, però vengono talmente esagerate che chi fa questo lavoro se non mantiene il proprio equilibrio non può fare questo tipo di lavoro. Io ho sempre creduto nella squadra e la squadra ha dimostrato di avere delle capacità. Non si fanno cinquantatré punti per fortuna o per situazioni favorevoli, si fanno perché ci sono sicuramente dei valori, questo va detto. Chissà quante volte cambierà la classifica da qui alla fine, in questo campionato non ci sono dei risultati scontati, non è detto che si può vincere sempre. Delle volte ti devi accontentare di un pari, ci sono certi momenti che ti gira male come è successo a noi, come è successo domenica contro il Bari. Anche se non si fanno prestazioni straordinarie, però bisogna sempre avere calma, equilibrio e dare sicurezza ai ragazzi.