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"Maradona ha minacciato suicidio"
Il medico personale di Maradona, Alfredo Cahe smentisce tutto:"è epatite da alcoolismo"

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03 Aprile 2007 -- Il ricovero in ospedale di Maradona ha sconvolto un'intera nazione e sul suo conto si sono levate moltissime voci da parte della stampa. C'è chi ha parlato di "epatite acuta tossica", chi ha svelato che Diego avrebbe tentato di fuggire, chi infine che avrebbe minacciato il suicidio. Ma la voce ufficiale è quella di Alfredo Cahe, medico personale del Pibe de Oro: "Ha una epatite acuta che si verifica nei casi di alcoolismo".

Tante le voci sul conto del Pibe de Oro, vero fenomeno mediatico nonché eroe di una nazione intera. E come tutti i miti, sulla sua salute fisica dopo il ricovero in ospedale sono circolate miriadi di voci. La stampa argentina si è sbizzarrita in mille elucubrazioni, gettando sulle prime pagine dei giornali la vita privata dell'ex Re di Napoli e alcuni retroscena, al momento nel campo soltanto delle voci, ma che rendono bene l'idea del pathos con cui l'Argentina vive la situazione fisica e psicologica del suo eroe nazionale.

Alcuni media argentini non hanno infatti esitato a lanciarsi sul puro campo del gossip: il settimanale "Perfil" ha scritto che Maradona è stato ricoverato per ''una epatite acuta tossica'' dopo aver bevuto ''almeno dieci bottiglie di champagne e di altre bibite energetizzanti, mangiato a iosa e fumato sigari'' e che, giovedì scorso, ''ha tentato di fuggire da una finestra della clinica''. A sua volta, il giornalista Ernesto Cherqui Bialo che, già mercoledì aveva assicurato che Maradona ''non ha mai smesso di ricorrere alla cocaina'', ora, in un'intervista al canale America Tv, ha sostenuto che, sabato scorso, quando lo hanno visitato i genitori, ''Diego ha minacciato di suicidarsi''.

In questa ridda di illazioni, la parola ufficiale spetta a Alfredo Cahe, medico personale di Maradona che lo segue da trent'anni in tutte le sue disavventure fisiche. "Solamente domenica ho potuto constatare un miglioramento clinico delle condizioni di Diego. Non ha una pancreatite come poteva sembrare in un primo momento, ma bensì una epatite acuta che si verifica nei casi di alcoolismo''. Un quadro non incoraggiante, sia chiaro, che Cahe vuole monitorare per bene: "Per questo - ha precisato il medico in'intervista concessa a Radio Mitre di Buenos Aires - Maradona dovrà restare ricoverato almeno per altri 15 giorni, perché dobbiamo realizzare altri esami clinici che non pensavamo di dover fare''. Il peggio sembra passato, ma bisogna sempre vigilare, soprattuttto per evitare il rincorrersi di mille voci senza fondamento.

Il suo medico personale non esclude l`ipotesi di un ricovero in Europa. Dopo l`intossicazione alcolica, Maradona sta meglio. Ora potrebbero portarlo in Svizzera per curarlo. ‘Siamo sulla buona strada’. Con queste parole il dottor Hector Pezzella, direttore della clinica Guemes, ha definito le condizioni di Diego Armando Maradona, ricoverato da qualche giorno a Buenos Aires a causa di un’intossicazione alcolica acuta.

Il passo e` importante perche` stavolta il Pibe de Oro ha rischiato molto, come riconosciuto lunedi` anche da Alfredo Cahe, suo medico personale. Lo stesso Maradona ‘e` piu` partecipativo e convinto di cosa sia meglio ora per la sua salute’ ha puntualizzato nella conferenza stampa Pezzella. Che ha aggiunto: ‘E’ un paziente speciale, ma ha accettato quello che e` successo. Del resto, forse un altro paziente con caratteristiche simili non avrebbe sopportato tutto quello che sopporta lui. Anche perche` il suo stato generale e` quello di un progressivo deterioramento’. Quando le sue condizioni saranno migliorate, Maradona potrebbe essere portato in Svizzera per proseguire la terapia. Cosi` ha ipotizzato Cahe, Pezzella e` possibilista: ‘L’importante e` non portarlo via con la forza’.

Fonte:Tgcom