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Il Napoli frena ancora
Bogliacino salva l'imbattibilità del San Paolo, ma gli azzurri non vincono da un mese, nel finale espulso Grava.

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31 Marzo 2007 -- Non riprende la corsa del Napoli che, sebbene abbia conservato l'imbattibilità interna, perde terreno nella corsa alla serie A con il 14esimo pareggio stagionale, l'ottavo in casa. Ormai è un mese che il Napoli non vince, in casa e ancor più in trasferta. Infatti, l'ultima vittoria stagionale degli azzurri risale al 3 marzo quando si imposero sullo Spezia per 3 a 1. Se si considerà che il Napoli tornerà a giocare al San Paolo il 14 di aprile contro il Pescara, il calcolo è già bello e fatto. Il Bari difendendosi in 10 uomini fino al momento dello straordinario ed incredibile gol del giovane Eramo (17 anni, alla terza presenza in B, al suo primo gol nella categoria) e poi, difendendosi, in undici fino alla fine della gara è riuscito nel suo intento, cioè quello di strappare almeno un punticino, continuando, così la sua serie positiva in trasferta, fatta di 4 vittorie e 5 pareggi.

Reja a dispetto di quanto annunciato alla vigilia, decide di mandare in panchina Dalla Bona, schierando così a centrocampo Amòdio e Bogliacino, in difesa c'è Maldonado rientrato solo ieri dagli impegni con la propria Nazionale, con Giubilato che finisce addirittura in tribuna (si parla di decisioni imposte dalla società per questioni di rinnovo contrattuale e secondo indiscrezioni ci sarebbe stato in mattinata un litigio fra il difensore ed il tecnico azzurro). Ritornano in panchina anche Sosa e Pià che hanno smaltito gli infortuni. Gli azzurri sono da subito padroni del campo e del gioco, col Bari che bada solo a difendersi tentando di ripartire in contropiede. Il Napoli giostra con calma ed il ritmo è blando, così si arriva al 9', quando su cross di De Zerbi, Maldonado colpisce di sinistro, al volo, ma in maniera imperfetta.

Gli ospiti rispondono al 12' con un tiro dalla distanza di Rajcic con la palla che sembra andare alta sulla traversa, ma poi si abbassa all'improvviso e fortunatamente termina fuori. Al 13' su cross basso dalla sinistra di Savini, Calaiò ben piazzato in area, resta immobile senza riuscire a coordinarsi e di piatto destro non inquadra lo specchio della porta, poi sulla rimessa al centro di Bucchi, ancora una volta Calaiò non riesce ad intervenire e l'azione sfuma. Al 14' Grava viene ammonito per un fallo a metà campo, il difensore del Napoli era diffidato e dovrà saltare la gara col Bologna.

Al 18' ci prova De Zerbi su calcio di punizione dalla distanza, con la palla che termina a lato. Al 20' è ancora De Zerbi a provarci con un tiro dalla distanza, ma la palla, colpita col destro che non è il suo piede naturale, finisce un paio di metri a lato della porta difesa da Gillet. Il Bari si preoccupa solo di contenere il Napoli che, lento e macchinoso non riesce a superare la diga eretta da Materazzi, così si arriva al 36' quando il tiro a giro di Bucchi, su calcio di punizione dal limite guadagnato da una serpentina di De Zerbi, termina di un soffio a lato, con Gillet che resta immobile a guardare. Due minuti più tardi, al 38', inaspettato, come un fulmine a ciel sereno arriva il gol del vantaggio degli ospiti con Eramo: spettacolare la rete del giovane 17enne, che dalla destra, appena al limite dell'area azzurra, trova un incredibile diagonale che si insacca a fil di palo nel sette alla destra di Iezzo che, vola, ma non riesce a deviare la rete.

Subito dopo Eramo viene sostituito da Carozza. Come confiderà, poi, l'allenatore del Bari, Materazzi aveva già intenzione di cambiare il giovane prelevato dalla primavera, ma solo a causa di un ritardo del suo segretario nella sostituzione, non è uscito prima (infatti poco prima del gol, la palla era finita in fallo laterale). Il Napoli accusa il colpo, è frastornato e non riesce a riprendere le redini del gioco, dagli spalti comincia a piovere qualche fischio, in particolare dai distinti e dalla tribuna, mentre le due curve incitano la squadra gridando "Forza ragazzi". Si va così al riposo con gli azzurri sotto di una rete e con lo spettro di Crotone che si riaffaccia. Ad inizio ripresa, Reja inserisce subito Dalla Bona per Savini, passando ad un 4-3-3, con Bogliacino che opera dietro al tridente De Zerbi, Bucchi, Calaiò e con Domizzi spostato a fare il terzino di sinistra. La spinta del Napoli è però ancora troppo poco incisiva ed il Bari continua a difendersi in 10 puntando poi di ripartire in contropiede con Sgrigna. Si arriva così senza alcuna emozione all'08' quando Trotta entra al posto di De Zerbi, posizionandosi sulla corsia destra e Bogliacino ritorna a sinistra. All'11' scatta il contropiede del Bari con Rajcic che in area perde il tempo per calciare e Maldonado riesce a recuperare.

Rischia la capitolazione definitiva la squadra di Reja al 16' quando Vignaroli, scattato in contropiede sul filo del fuorigioco, entra in area, salta Iezzo e calcia a porta vuota, ma fortunatamente Cannavaro in scivolata, riesce a deviare la sfera in angolo quando ormai era prossima alla linea di porta. De Laurentiis sugli spalti è furibondo ed abbandona lo tribuna, Reja effettua l'ultimo cambio togliendo Bucchi, subissato dai fischi, ed inserendo al suo posto Sosa, Materazzi risponde inserendo Gervasoni che ha la stessa stazza fisica di Sosa. Al 24' Calaiò cade in area contrastato proprio da Gervasoni, il direttore di gara, omonimo del giocatore, lascia proseguire. Al 25' un inesauribile Bogliacino crossa dalla sinsitra, la palla viene deviata prima da Grava e poi da Calaiò, ma nessuno riesce ad indirizzarla nello specchio della porta ed in fine la difesa del Bari devia in angolo. Al 26' sulla battuta del corner Domizzi, a pochi passi dalla porta, non riesce a girarsi subito per calciare in rete, ne ha la prontezza di tentare il colpo di tacco ed il Bari recupera. Materazzi inserisce l'ex Di Vicino al posto di Sgrigna.

Al 30' Grava prova ad imitare il giovane Eramo con un gran tiro dalla distanza, ma Gillet vola alla sua destra e devia in angolo, con la palla che esce di un soffio. Finalmente, al 32' , dopo un lungo assedio azzurro arriva il gol del pareggio: su cross dalla destra di Trotta, la spizzata di testa di Calaiò diventa un assist per Bogliacino che, lasciato solo, di sinsitro al volo insacca alle spalle di Gillet. Nemmeno il tempo di festeggiare che gli azzurri si ritrovano in 10, infatti Grava, subito dopo il gol del suo compagno, va nella porta avversaria a prendere la palla e l'arbitro lo ammonisce per la seconda volta espellendolo, così per doppia ammonizione, fra le proteste dei giocatori azzurri. A tal proposito, sebbene il giocatore azzurro abbia commesso una grossa ingenuità, ricordiamo infatti che da quest'anno è in vigore questa norma che prevede il giallo se un giocatore va a raccogliere la palla fra le mani di un avversario, c'è da dire che inizialmente non vi era nessuno del Bari vicino alla palla e solo dopo, in maniera 'furbesca' si è avvicinato un giocatore commettendo anche fallo su Grava, ma inducendo l'arbitro a cadere nell'errore.

Il Napoli, nonostante l'inferiorità numerica, sospinto dal pubblico continua ad attaccare ed è incredibile la palla gol sciupata da Amòdio al 37' quando, servito da Domizzi all'altezza del dischetto del rigore, tutto solo, calcia alto sulla traversa. Al 42' Calaiò viene fermato in posizione di fuorigioco che come mostreranno le immagini al replay, risulterà inesistente. Al 43' torna a farsi vivo il Bari con un cross dalla destra di Vignaroli, che Iezzo non trattiene, per fortuna Rajcic non riesce ad intervenire e poi Trotta recupera . L'ultima azione degna di nota è ancora del Napoli, al 47', nel secondo dei sei minuti di recupero concessi dal direttore di gara, quando Dalla Bona servito in area sulla sinistra, tutto solo, perde il tempo per calciare consentendo alla difesa degli ospiti di recuperare, così la gara finisce col risultato di 1 a 1.

Così come il Bari ha trovato il gol inaspettato con il giovane Eramo che inizialmente non doveva giocare e che stava per essere sostituito, anche il Napoli ha trovato il pareggio, grazie ad un Bogliacino, che definire super è davvero poco, e che alla vigilia si era detto inizialmente in panchina che perchè un po' sotto tono dal punto di vista fisico. In realtà tutto il resto della squadra è parsa sotto tono e non certo Bogliacino che ha corso in lungo ed in largo per 90' creando, suggerendo, recuperando, crossando e sopratutto segnando! Lento e macchinoso, il Napoli non è mai riuscito ad impensierire gli avversari se non su calci piazzati e con qualche tiro dal limite. Un fantasma Bucchi che si è visto solo su di un calcio di punizione dal limite terminato di poco a lato, apatico ed assente De Zerbi, che si è visto solo nella prima mezz'ora di gioco, partito bene Calaiò si è poi spento nella gabbia di difensori pugliesi. Ripensando al fatto che dopo il pareggio e dopo l'espulsione di Grava, il Napoli, nonostante abbia giocato con un uomo in meno, ha continuato a spingersi in attacco cercando la vittoria e sciupando due clamorose palle gol con Amòdio e Dalla Bona, ma pensando anche al fatto che il Bari in contropiede ha sfiorato il secondo gol e la prima volta è stato bravo Cannavaro a salvare sulla linea di porta, la seconda volta è stato bravo Trotta a rimediare al pasticcio di Iezzo, mi sento di dire che il pareggio è il risultato giusto, anche se tutti si aspettavano, ovviamente una vittoria del Napoli. Però è normale che una squadra come il Bari che lotta per non retrocedere, venga al San Paolo ad effettuare il classico catenaccio per strappare il punticino. Quello che non è normale è, invece, la grinta praticamente assente fino al gol di Bogliacino, di una squadra che punta alla promozione. Fortunatamente i risultati sono stati favorevoli agli azzurri che con una partita in meno, sono al terzo posto a pari punti con Rimini, Piacenza e Bologna ed a soli due punti dal Genoa, ma se si vuole puntare veramente alla promozione, bisognerà cambiare registro, subito e non a chiacchiere, ma coi fatti, a cominciare da venerdì prossimo in quel di Bologna.

A cura di Michele Spampanato