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Disastro Reja
Il Napoli crolla sotto i colpi di Giampaolo e Sedivec, ma mantiene il secondo posto. Brutto gesto di Cannavaro

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17 Marzo 2007 -- Dopo quasi cinque mesi il Napoli torna alla sconfitta interrompendo così la lunga serie di risultati positivi, iniziata proprio dopo la sconfitta in quel di Albinoleffe (1-0) il 28 di ottobre del 2006. Gli azzurri hanno sofferto per tutta la gara la maggiore rapidità dei padroni di casa e se la qualità dei giocatori del Crotone fosse stata più alta, il passivo degli azzurri sarebbe stato sicuramente più pesante. Certo ci si è messo di mezzo anche un po' di sfortuna con legni colpiti da Giubilato quando si era sull'1 a 0 e poi con l'incredibile doppio palo di Calaiò nel secondo tempo quando si era sul 2 a 1, che poi è stato anche il risultato finale, ma il Crotone ha meritato la vittoria perché ha fatto la sua onesta gara. La squadra di Reja (espulso dall'arbitro Messina) nonostante abbia attaccato per tutta la gara, lo ha fatto a testa bassa senza mai ragionare e questo l'ha portata ad impattare contro il muro eretto dal Crotone. Sulla sconfitta però, a nostro avviso pesano come un macigno le decisioni del tecnico azzurro, oggi in giornata no e forse ingannato dalla buona prova di qualche suo uomo nella gara col Vicenza, in particolare di Giubilato.

Andiamo quindi alla ricostruzione della gara. Reja, scioglie i dubbi in attacco schierando il duo De Zerbi-Bucchi e spedendo Calaiò inizialmente in panchina, in difesa, a sorpresa, conferma Giubilato al fianco di Cannavaro e Maldonado, mentre Domizzi viene piazzato a centrocampo, preferito ad Amòdio, Rullo sostituisce lo squalificato Savini. Sul fronte avversario, Carboni, si affida alla rapidità di Baù e di Sedivec ed alla classe ed all'esperienza del 'giovanotto' Giampaolo, per lui appena 37 primavere!. La gara comincia con un ritmo blando, ma dopo 7' di gioco i padroni di casa sono già in vantaggio: Giampaolo serve un pallone in velocità per il taglio di Sedivec, Giubilato in anticipo sul giocatore, inciampa rovinando a terra, così Sedivec ha tutto il tempo di entrare in area da solo, dribblare Iezzo e piazzare la palla nell'angolo. Gli azzurri non ci stanno e si riversano subito in attacco e così al 9' rischia l'autorete Baù per anticipare Bucchi, con la palla che termina di poco fuori e va in angolo sulla destra. Sulla battuta del corner, sempre al 9', Giubilato stacca di testa ma spedisce sul palo, poi l'azione prosegue ed il successivo colpo di testa di Maldonado su cross di Grava, termina di poco fuori.

Al 13' Sedivec taglia la metà campo azzurra e dal limite dell'area fa partire una sorta di tiro-cross che si spegna fra le braccia di Iezzo. Al 17' Maietta si fa tutto il campo indisturbato poi serve Giampaolo che scatta sul filo del fuorigioco, entra da solo in area dribbla Iezzo e mette in rete per il 2 a 0. A questo Reja tenta di porre riparo al suo errore iniziale ed inserisce Trotta per Cannavaro, il quale uscendo dal rettangolo di gioco, viene pescato dalle telecamere di Sky mentre dice "che figlio di puttana che sei!" Il cambio, però non sortisce grossi effetti e sono sempre i padroni di casa ad essere pericolosi in particolare con Sedivec (giocatore in prestito dalla Juve) che al 24' semina il panico nella difesa del Napoli poi serve all'indietro per Piocelle, il cui tiro viene bloccato a terra da Iezzo. Il Napoli risponde con un tiro dalla distanza di Dalla Bona, al 25', che termina di poco a lato.

Al 28' Cariello va via sulla sinistra, serve al centro per Sedivec (sempre lui!), che in area spara un diagonale, deviato in maniera fortunosa da Maldonado. Al 33' cross dalla destra di Grava, Bucchi viene anticipato da Rossi, De Zerbi spara un diagonale violentissimo che Fusco respinge col corpo in scivolata. Al 40' il Napoli accorcia le distanza con un autogol di Zamboni su cross dalla trequarti di De Zerbi: e così si va al riposo sul 2 a 1. Ad inizio ripresa, il Napoli riparte a testa bassa, mentre il Crotone si rintana nella propria metà campo per tentare di ripartire in contropiede. Al 5' ci prova dalla distanza Dalla Bona, ma il suo tiro è lento e centrale e Pagotto blocca a terra senza problemi, mentre si arrabbia Bogliacino che sulla sinistra era tutto solo in buona posizione. Reja inserisce Calaiò per Dalla Bona, passando ad una sorta di 4-3-3 con Trotta spostato a sinistra e De Zerbi a destra.

Al 9' Giampaolo mette in rete su passaggio di Baù, ma era in netta posizione di fuorigioco e quindi non si può nemmeno parlare di gol annullato poichè il direttore di gara già aveva assegnato la punizione per il Napoli. Al 10' Piocelle regala un angolo sulla destra al Napoli: sul cross di De Zerbi, Calaiò, a pochi passi dalla linea di porta per ben due volte, prima di testa e poi di esterno sinistro, vede la palla impattare contro il palo alla sua sinistra! Al 12' si concretizza la giornata no di Reja, quando l'arbitro Messina lo invita ad abbandonare il campo per aver oltrepassato diverse volte e dopo diversi richiami, la linea dell'area tecnica, che ad onor di cronaca, a Crotone è davvero piccola ed a ridosso della linea di fondo. Al 18' crossa dalla trequarti Rullo, in area dove Pagotto non trattiene la palla che arriva a Calaiò il quale tenta il tiro al volo, ma la posizione è angolata e la palla termina sul fondo. Al 19' contropiede del Crotone con Sedivec che supera Giubilato sulla destra, entra in area e vede il suo diagonale respinto dal palo!

Al 24' miracolo di Iezzo che a tu per tu con Sedivec riesce a salvare la sua porta deviando in angolo sulla destra. Carboni, a questo punto inserisce Dante Lopez per l'infortunato Baù e Palmieri per Giampaolo ormai sfinito. Viviani, il vice di Reja, risistema Trotta a destra, spostando De Zerbi a sinistra. Al 32' c'è un'ottima triangolazione sulla destra fra Trotta e Grava con il cross di quest'ultimo che serve in area Calaiò il quale rimette prontamente al centro per Bucchi che, staccando da fermo, manda di poco a lato. Il Napoli continua ad attaccare a testa bassa, ma la squadra azzurra comincia a calare di intensità con la stanchezza che comincia a prevalere, così Viviani, tenta l'ultima disperata mossa inserendo Capparella per Bogliacino, piazzandolo a destra e spostando Calaiò largo a sinistra, Bucchi centrale e De Zerbi sulla linea dei centrocampisti con Trotta interno destro. Purtroppo anche questa mossa non sortisce effetti ed, anzi, sono i padroni di casa a sfiorare ancora il gol in contropiede: al 39' con Sedivec che dal limite calcia alto sulla traversa; al 43' con Cariello, che servito da Dante Lopez, viene anticipato da un'uscita sui piedi di Iezzo; al 47' con Petrilli che entrato entra in area dalla destra, vede il suo tiro prima deviato da Iezzo e poi spazzato da Rullo ed ancora al 47', sempre con Petrilli che entra in area, salta Rullo e Giubilato e poi grazia Iezzo mandando di poco sul fondo.

Diverse volte, in questo campionato, le scelte del tecnico e le sue decisioni a volte impopolari, erano risultate decisive, stavolta però non gli è andata bene. Reja, infatti, a nostro avviso non ha azzeccato un cambio, d'altra parte, quando un tecnico cambia un suo giocatore dopo appena 20', significa che evidentemente la scelta iniziale non è stata appropriata. Ed in effetti così è stato, il tecnico, ingannato dall'ottima prova offerta da Giubilato contro il Vicenza, aveva puntato sulla riconferma del giocatore che purtroppo in questa gara è venuto meno, e questo può capitare e di sicuro non è colpa del tecnico. L'errore di Reja è, a nostro avviso, non solo l'aver rinunciato ad un interdittore come Amòdio, ma soprattutto l'aver puntato, al momento del cambio sul togliere Cannavaro, a sua detta perchè già ammonito, ma il discorso non regge, poichè anche col Rimini era ammonito e non è stato sostituito, tra l'altro Cannavaro risulta essere l'unico difensore centrale ad aver fin qui segnato e quindi poteva ritornare sempre utile sui tanti calci piazzati (mal sfruttati). Riteniamo piuttosto che il tecnico non abbia voluto umiliare Giubilato, lasciandolo in campo al posto di Cannavaro, ma gli errori sono continuati nella ripresa quando, a nostro avviso, doveva da subito inserire Calaiò, ma non per Dalla Bona, l'unico in grado di provare qualche tiro dalla distanza (importanti quando la squadra avversaria si difende in 10), bensì proprio per Giubilato, restituendo Domizzi alla difesa, a centrocampo sarebbero restati Trotta, Bogliacino, Dalla Bona e De Zerbi dietro le due punte Bucchi e Calaiò, invece ha finito con lo spostare Trotta sulla sinistra dove non è in grado di rendere come sulla destra ed infatti finché è stato su quella zona di campo non si è visto. A questo punto la pausa arriva come una manna dal cielo, visto il periodo di appannamento della squadra che si è fatta imbeccare in velocità da giocatori che avevano disputato la gara mercoledì sera e che quindi, si presumeva essere più stanchi degli azzurri. Nella squadra è apparso anche un certo nervosismo ed un certa insofferenza nei confronti di Reja, espressa da quella frase di Cannavaro al momento della sostituzione e certo è che, gestire questi 15 giorni di pausa, in una piazza come Napoli, non sarà certamente facile. Unica nota positiva, il fatto che, nonostante la sconfitta gli azzurri restano al secondo posto, anche se le avversarie si fanno sempre più vicine ed il loro fiato comincia a sentirsi.

A cura di Michele Spampanato