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La serie A in quindici mosse
Ecco tutti gli scontri diretti. Gli esperti: saranno decisivi, ma azzurri e bianconeri sono già in fuga

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08 Marzo 2007 -- Incroci pericolosi. Appuntamenti dal valore doppio. Match che decideranno la stagione. Sono gli scontri diretti. Sette squadre per quindi confronti che saranno il clou di questa lunga volata per la promozione. Ma saranno davvero decisivi? Quanto peso avranno nella stesura della classifica finale? «Avranno valore. Certo che avranno valore»: così Gino De Canio mette in chiaro quel che pensa. «Ma - aggiunge -, avranno valore soprattutto per chi insegue. Per chi sta indietro, infatti, vincere uno scontro diretto vuol dire evitare fughe, limitare o annullare lo svantaggio, caricarsi, riprendere a sperare. Però - dice De Canio - che nessuno s’aspetti scontri spettacolari. Di solito queste sono partite in cui l’importanza del risultato condiziona tutto. Pure il gioco». Fa niente. Del resto neppure sino ad ora di spettacolare c’è stato molto da vedere. E, comunque, non si illuda il Rimini che i suoi quattro scontri diretti li avrà tutti in casa, a cominciare da quello ormai imminente con gli azzurri. «No, non credo proprio che il fattore campo avrà gran peso. Conteranno, come capita sempre, la forza, la struttura delle squadre. Rimini-Napoli l’esempio.

All’andata - spiega De Canio - il Rimini fu bravo perché giocare fuori casa gli è più congeniale. Cosicché paradossalmente, sabato il fattore campo per il Rimini potrebbe non contare nulla». Almeno si può dire che chi avrà meno scontri diretti sarà un poco avvantaggiato? No. Per De Canio neppure questo è vero. «Almeno - afferma - non credo sia così per la Juve e per il Napoli. Sui bianconeri siamo d’accordo tutti, ma per me anche il Napoli è squadra al di sopra della media. Non a caso è in fuga. Avere cinque punti di vantaggio su chi è terzo, infatti, vuol dire aver preso il largo».

E così la pensa pure Fausto Pari, che da poco ha piantato il Bari e se n’è andato. «Cinque punti - dice - sono due partite di vantaggio. Sì, anch’io penso che l’accelerazione della Juve e del Napoli abbia quasi deciso del tutto l’assegnazione dei primi due posti, quelli della promozione diretta. Cosicché - aggiunge — gli scontri diretti finiranno per determinare soprattutto la griglia dei play off. Dal Genoa al Rimini si daranno battaglia per assicurarsi i posti migliori, quelli che danno il vantaggio di giocare la seconda in casa e di poter contare anche sui pareggi per passare».

Capito: gli scontri diretti hanno, sì, valore, ma la classifica finale sarà scritta anche da altre cose. Due su tutti per Pari. «La condizione mentale e quella fisica. E in genere la mente sgombera, la tranquillità sono vantaggi che ha chi sta davanti. Chi è costretto ad inseguire, invece, ha sempre l’ansia addosso. Poi, di qui in avanti per le squadre sarà importante anche non soffrire squalifiche e infortuni. Visto la Juve? Appena ha recuperato tutti s’è lasciata alle spalle ogni affanno. Ogni piccolo affanno».
F. Marolda
Fonte: Il Mattino.