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Sfatato il tabù porte chiuse
Il primo gol in campionato di Sosa regala i tre punti e la testa della classifica. Bucchi e Calaiò vittime di un 'giallo'.

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10 Febbraio 2007 -- Nel vuoto desolante del San Paolo costretto a fare a meno del pubblico per il suo mancato adeguamento alle norme previste dalla legge Pisanu, il Napoli ritrova i gol di Sosa e la vittoria, l'ottava per 1 a 0, conquistando così la testa della classifica con il 13esimo risultato utile in campionato, frutto di 6 vittorie e 7 pareggi. Gli azzurri hanno sfatato anche il tabù che non li vedeva mai vincenti in gare giocate a porte chiuse. La partita è stata giocata a ritmi abbastanza elevati con rapidi capovolgimenti di fronte ed il Piacenza non ha certo sfigurato, ma l'episodio che ha segnato la gara è stato indubbiamente il 'giallo' sul mancato ingresso di Bucchi, di cui parleremo più avanti. Andiamo adesso con ordine nella ricostruzione del match.

La formazione azzurra è quella annunciata alla vigilia con Savini preferito a Rullo e con De Zerbi preferito a Bucchi al fianco di Calaiò, anche perchè il capocannoniere della seri B della scorsa stagione aveva riportato, ieri pomeriggio, un colpo al ginocchio sinistro e non si sapeva se era al 100%. Nel Piacenza, Iachini preferisce schierare Simon al posto di Cacìa, Nef al posto di Olivi e Stamila al posto di Padalino. E' proprio quest'ultimo che si rende spesso pericoloso sul lato di Savini, guadagnando al 1' un angolo sulla destra, sulla cui battuta, Iezzo, ostacolato, esce e riesce a smanacciare, seppure in malo modo e poi Maldonado spazza allontanando il pericolo.
Il Piacenza è molto aggressivo ed effettua un pressing a tutto campo, ma soprattutto, tenendo la difesa quasi sulla linea del centrocampo manda sempre in fuorigioco gli attaccanti azzurri, anche se spesso, l'assistente dell'arbitro si lascia ingannare segnalando off-side che rivisti al replay non sembrano esserci come al 3' quando De Zerbi, servito da una spizzicata di testa di Calaiò, viene fermato dal fischio dell'arbitro Marelli su segnalazione per l'appunto del suo assistente.

Al 7' Rantier, con un rimpallo favorevole, entra in area dalla sinistra prova a servire al centro per Simon, ma Maldonado devia in angolo. Al 10' un colpo di testa di Nef termina di poco a lato. Il Napoli soffre e non riesce a ripartire nonostante Reja inviti costantemente i suoi uomini a giocare palla a terra e per vie laterali, ma come già detto il Piacenza è molto corto ed aggressivo e costringe gli azzurri a continui lanci lunghi che si perdono sul fondo. Al 16' Iorio, servito a centro area, colpisce male e, fortunatamente per il Napoli, manda a lato. Al 27' un tiro dal limite di Stamilla viene deviato in angolo sulla destra da Maldonado. Al 37' il colpo di testa di Riccio termina tra le braccia del portiere azzurro. Dopo aver sofferto a lungo, il Napoli sembra finalmente trovare la giusta quadratura e comincia a rendersi sempre più pericoloso. Al 38' Calaiò dalla sinistra calcia di poco alto sulla traversa, poi protesta chiedendo una deviazione in angolo che l'arbitro non concede. Al 42' cross dalla sinistra di Savini in area per Calaiò che calcia non perfettamente a pochi passi dalla porta e vede il suo tiro deviato in angolo sulla destra. Sul cross lungo di De Zerbi, al 43', Calaiò di testa manda di poco alto sulla traversa. Al 45' pt Domizzi esce dalla propria area si fa tutto il campo, si accorge che i suoi compagni sono in fuorigioco e così effettua un triangolo stretto con Calaiò il cui passaggio di ritorno è però un po' troppo lungo e così Coppola intuisce ed uscendo dai pali riesce ad anticipare il difensore azzurro.

Così il primo tempo si chiude col risultato di 0 a 0. Nell'intervallo Bucchi si scalda a lungo e si preannuncia il suo ingresso al posto di Gatti, al rientro in campo delle squadre smette la tuta, ma improvvisamente viene comunicato che entrerà Sosa. Bucchi, sconsolato, rimette la tuta e si riaccomoda in panchina confortato da Montervino e dallo stesso Sosa che va vicino e lo abbraccia, sembra essere scoppiato un caso ma poco dopo viene svelato il 'giallo': il calciatore non risultava inserito nella lista ufficiale consegnata al direttore di gara, bensì al suo posto risultava inserito Amòdio! Poco dopo, per Bucchi, oltre al danno arriverà anche la beffa, quando il quarto uomo gli comunicherà che non essendo presente nella distinta, non può trovarsi nemmeno sul rettangolo di gioco ed è quindi costretto ad uscire dal terreno (seguirà la gara dall'ingresso degli spogliatoi in compagni di Capparella).

Ritornando alla gara, con l'ingresso di Sosa, Reja schiera il Napoli con un 4-3-1-2, con la linea difensiva costituita da Grava, Cannavaro, Maldonado e Savini, centrocampo con Dalla Bona, Bogliacino e Domizzi e poi De Zerbi dietro a Sosa e Calaiò. Il tridente azzurro si rende subito pericoloso al 4' con Calaiò che servito dal duo DeZerbi-Sosa, di destro da ottima posizione e tutto solo, calcia centralmente e Coppola si salva con la punta del piede. Al 15' cross dalla sinistra di Rantier in area per Riccio che di testa colpisce malamente mandando di poco a lato. Al 16' tiro dalla distanza di De Zerbi che termina sul fondo. Al 17' rischia l'autorete Cannavaro per anticipare Rantier. Al 19' Sosa servito in area da De Zerbi non trova il tempo per controllare la palla e consente a Coppola di recuperare sventando il pericolo.

Iachini a questo punto inserisce Cacia per Simon. Al 25' pericolo per il Napoli con Nocerino che tenta il pallonetto anticipando Cannavaro, ma Iezzo blocca. Al 26' Calaiò viene atterrato in area ma l'arbitro Marelli dice che è tutto regolare. Reja inserisce Trotta per Dalla Bona, mentre Iachini manda in campo Lazzari al posto di Rantier. Al 35' arriva il gol partita di Sosa che, su cross dalla destra di Grava, insacca prepotentemente di testa, realizzando il suo primo gol stagionale. Iachini tenta il tutto per tutto inserendo Degano al posto di Stamilla, mentre Reja si tutela inserendo Montervino per Calaiò. Al 42' arriva il 'giallo' legato a Calaiò: De Zerbi colpito da un pugno allo stomaco da Campagnaro a gioco lontano resta a terra, l'arbitro Marelli non se ne accorge a nulla servono le proteste azzurre, si ricomincia a giocare e sempre Campagnaro va a fare un fallo in gioco pericoloso ai danni di un calciatore azzurro e così dalla panchina del Napoli qualcuno dice una parolaccia e così l'arbitro se la prende con Calaiò e lo espelle! L'attaccante azzurro incredulo afferma: "Non sono stato io, non ho detto niente!" Ma l'arbitro Marelli ha ormai deciso e così, Calaiò sarà costretto a saltare la prossima gara interna con l'Arezzo. Al 46' c'è il contropiede del Napoli con De Zerbi che vede il suo traversone in area allontanato, poi arriva Trotta che calcia al volo, ma un difensore del Piacenza riesce a rinviare. La gara si chiude al 49' sul calcio di punizione dalla destra guadagnato dal Piacenza che si spegne direttamente sul fondo.

In conclusione, riprendendo quanto già detto in precedenza, il Piacenza, seppur sconfitto esce dallo stadio a testa alta, ma la vittoria del Napoli è stata comunque meritata per le diverse occasioni da gol sprecate da Calaiò nel primo e nel secondo tempo e comunque gli azzurri hanno giocato molto meglio nella ripresa che nella prima frazione di gioco. Ancora una volta la squadra di Reja ha fatto dell'equilibrio difensivo la sua dote migliore consolidando così anche l'equilibrio in classifica che si concretizza in questo fase del campionato col primo posto condiviso con la Juve. I tre punti guadagnati oggi sono ancora più importanti perchè comunque guadagnati nei confronti di una pretendente ai play-off. Giocare senza pubblico si è rivelato ancora una volta non facile in particolare per la squadra di casa, ma adesso gli azzurri dovranno subito concentrarsi sulla prossima gara per cercare di sfruttare al massimo il doppio impegno casalingo sperando che quanto prima lo stadio torni a norma di legge.

A cura di Michele Spampanato