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Riunione Osservatorio
Verrà stilato l'elenco di tutti gli stadi a norma e di quelli non a norma, scontenti i presidenti dei club

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08 Febbraio 2007 -- Presso il ministero dell’interno è iniziata la riunione dell`Osservatorio sulla violenza nelle manifestazioni sportive. A capo del vertice c’è il vicecapo vicario della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli( vedi foto) che sull'interpretazione del nuovo decreto varato dal consiglio dei ministri, dovrà stilare l’elenco degli stadi nei quali si dovrà giocare a porte chiuse.

Alla riunione, in rappresentanza del mondo del calcio, sono arrivati anche il capo dell`Ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli e il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese.

Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni in serie A solo cinque partite: Cagliari-Siena; Palermo-Empoli; Roma-Parma; Sampdoria-Ascoli e Torino-Reggina si disputerebbero domenica aperte al pubblico. In serie B tanti stadi resteranno chiusi, tra questi sicuramente il S. Paolo di Napoli.

A seguito del responso dell’Osservatorio, oggi i presidenti di A e B si ritroveranno a Fiumicino per l’assemblea di lega. Si dicono tutti molto contenti e pronti a dare battaglia. E’ forte la polemica, i presidenti dei club minacciano proteste e serrate contro i nuovi provvedimenti. In particolare sarebbero proprio le porte chiuse non per tutti gli stadi a far stare sul piede di guerra il mondo del pallone. Ma l’appello del commissario Pancalli e le aperture progressive previste dal decreto legge, che lasciano spazi per l’ingresso almeno degli abbonati, potrebbero far rientrare le minacce di scioperi dei presidenti.

E’ ampio il consenso nel mondo della politica sulla linea della fermezza adottata dal governo contro la violenza nel calcio. Ma rimangono dubbi sulla decisione di giocare a porte chiuse negli stadi non a norma. Tra le altre misure c’è il divieto di vendere i blocchi dei biglietti per la società ospitata e la separazione netta tra società e tifoseria.

L'Associazione Italiana calciatori, sul suo sito, commenta le norme anti-violenza emanate dal governo, approvandone ‘assolutamente il rigore e le finalità’. “Nello stesso tempo-fa presente l'Aic nella nota- auspica il seguito di ulteriori disposizioni che assicurino la parità di trattamento per le società e le squadre, e quindi la regolarità dei campionati e che salvaguardino i diritti acquisiti degli abbonati”.