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Campioni d’inverno
Patto tra i giocatori del Napoli. Tre vittorie per chiudere al comando il girone d’andata

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10 Gennaio 2007 -- “Il San Paolo dovrà essere la nostra miniera. Nel nostro stadio possiamo contare sul calore della nostra gente, di tifosi unici. Lì dovremo fare tanti punti”. È stata e resta una delle massime di Eddy Reja, soprattutto guardando il calendario che in questa fase sembra voler agevolare il compito del Napoli. Nelle prossime sei partite gli azzurri giocheranno a Fuorigrotta ben quattro volte: contro Verona, Genoa, Piacenza e Arezzo. Tante ghiottissime occasioni per trasformare in realtà il desiderio di Reja, vicino a brindare ai due anni alla guida del Napoli, e per cercare di allungare sulle dirette avversarie.

Due delle quattro gare coincideranno con il finale del girone d’andata, un finale che dovrà assegnare il titolo di campione d’inverno. Capitan Iezzo e compagni faranno di tutto per aggiudicarselo: ne hanno parlato i calciatori nello spogliatoio, ben consapevoli delle insidie da affrontare. Sarà anche onorifico il titolo, ma sarebbe bello girare da primi della classe. Come detto, non sarà facile, considerando che Rimini e Piacenza hanno un punto di vantaggio, che il Bologna e il Genoa sono avversari di valore, che il Mantova si è rinforzato con l’ingaggio di Godeas e, soprattutto, che la Juventus dovrà recuperare l’incontro all’Olimpico contro il Cesena. Tante ragioni in più per provarci, per dare una soddisfazione ai tifosi e ad Aurelio De Laurentiis.

Al presidente, campione d’incassi al cinema, la squadra vuole regalare anche il titolo di campione d’inverno nel calcio. Lavorando in silenzio, il Napoli medita sulle possibilità che ha di centrare il traguardo. Per tentare di riuscirci bisognerà battere Verona e Genoa al San Paolo e prendere i tre punti al Lecce, orfano di Zeman, ora sotto la guida di Papadopulo. Oggi pomeriggio, a Marano, Reja testa la squadra che dovrà giocare contro il Verona, un Verona terzultimo in classifica, che verrà a Fuorigrotta con la forza di chi ha poco o nulla da perdere.

Enorme il divario tecnico tra le due formazioni, un divario reso evidente dalla classifica. Sulla panchina degli scaligeri ci sarà Giampiero Ventura, il tecnico esonerato a Cagliari e a Napoli. Entrambe le volte è stato Reja a subentragli. Una sfida nella sfida, dunque. Una sfida nella quale sarà Reja ad avere tutto da perdere. Il test, a porte aperte a Marano, verrà effettuato contro l’Acerrana che partecipa al campionato di Promozione, girone B. Sarà l’occasione per vedere chi Reja impiegherà al posto degli squalificati Grava e Cannavaro e per osservare le condizioni di Cupi, il difensore che è alla prima vera partita dopo l’intervento chirurgico resosi necessario per guarire dalla pubalgia. Su Cupi fa molto affidamento il dg Marino. Se il provino darà esiti positivi il giocatore potrebbe andare in panchina contro il Verona.

Reja sembra intenzionato a utilizzare Giubilato tra Maldonado e Domizzi in difesa e Trotta sulla fascia destra per dare più spinta alla fase offensiva. L’interrogativo riguarda solo il centrocampo. Tre calciatori, Amòdio, Gatti e Dalla Bona per due maglie. Il Napoli potrebbe schierarsi con questi uomini: Iezzo; Maldonado, Giubilato, Domizzi; Trotta, Amòdio, Dalla Bona, Bogliacino, Savini; Bucchi, Calaiò. Con De Zerbi pronto ad entrare e a fare la differenza.

V. Raio
Fonte: Il Mattino