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De Laurentiis: “Così rilancio il Napoli”
Conti in ordine, entro l’anno rimborsi alle banche, più risorse per prima squadra e vivaio

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03 Gennaio 2007 -- De Laurentiis vuole un'altra promozione. “Nella stagione 2006-2007 possiamo raggiungere l'equilibrio economico”, scrive il presidente nella relazione allegata al bilancio 2005-2006 della Società sportiva calcio Napoli. L'anno della promozione in B è stato chiuso in rosso: a 9.088.780 euro è ammontata la perdita di esercizio, due milioni in più rispetto al torneo 2004-2005.

Il bilancio segnala l'indebitamento verso il sistema bancario (Unicredit, il gruppo che ha finanziato nel 2004 l'acquisto del titolo sportivo della fallita Ssc Napoli) per 27.241.075 euro, cinque in meno rispetto al precedente esercizio. La partenza è stata sofferta sotto l'aspetto economico, com'era prevedibile perché De Laurentiis è partito da zero e da unico azionista ha dovuto tirare fuori molti assegni. Adesso il patron è fiducioso, a cominciare dall'esposizione verso l'istituto Unicredit. «Le previsioni attese di crescita di fatturato inducono a ritenere che la società sarà in grado di generare risorse finanziarie da destinare al rimborso di tale posizione.

Lo sbilancio economico-finanziario rientra nelle attese, ma contrariamente alle aspettative maturate nel precedente esercizio si ritiene di poter raggiungere l'equilibrio economico già dalla stagione 2006-2007, con un anno di anticipo rispetto a quanto inizialmente programmato», scrive il patron nella relazione di dieci pagine, sottoscritta anche dalla moglie Jacqueline Marie Baudit, vice presidente del Napoli, e dalla figlia Valentina, terza componente del consiglio d'amministrazione.

La promozione in B ha fatto aumentare le uscite (lievitati gli stipendi della squadra: ci sono giocatori come Bucchi con ingaggio annuo da 750.000 euro netti) e fortemente incrementato le entrate. Va bene il merchandising, grazie al lavoro di Massimo Carpino e Alessandro Formisano e alla rete commerciale dello sponsor tecnico Diadora. De Laurentiis punta a lanciare dvd legati al calcio e al Napoli. «Sono settori capaci di generare proventi e non adeguatamente sfruttati dalla società», puntualizza il presidente. Massima attenzione anche per il settore giovanile, ritenuto «strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale».

Per il vivaio, come per la prima squadra, si annunciano «investimenti in grado di dare frutti nel tempo». Dalle cifre del bilancio 2005-2006 emergono alcune curiosità. Nella stagione della promozione in B gli incassi al San Paolo sono stati inferiori rispetto al primo anno di C1, chiuso con la sconfitta nella finale play off ad Avellino: 4.108.247 euro contro 5.578.872. La spiegazione di De Laurentiis è legata «soprattutto alle complicazioni per l'accesso agli stadi introdotte dal decreto Pisanu».

Comunque, nella scorsa stagione i ricavi sono complessivamente cresciuti di due milioni di euro, con punte massime per il settore radiotelevisivo (+63 per cento) e per la pubblicità (+668 per cento). A differenza del torneo 2004-2005, questi ricavi hanno consentito di pagare integralmente gli stipendi e di coprire quasi del tutto le spese generali
F. De Luca
Fonte : Il Mattino