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"Il San Paolo è la nostra casa"
De Laurentiis boccia la costruzione del nuovo stadio a Scampia. Bacchettate e multa per Calaiò.

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12 Dicembre 2006 -- Oggi pomeriggio, alla presentazione del suo nuovo film di Natale, il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis non ha potuto esimersi dal rispondere alle domande calcistiche, in particolare, hanno lasciato alquanto perplessi le dichiarazioni sulla costruzione paventata del nuovo stadio nel quartiere di Scampia, dato che l’assessore allo sport, solo poche ore prima aveva confermato che il progetto proseguiva in sinergia con il presidente del Napoli, oltre che con le istituzioni cittadine e nazionali: “Sono stato coinvolto dall'assessore Ponticelli in questo progetto – ha detto De Laurentiis - ma non so se conviene buttare tanti milioni di euro per un calcio che tra qualche anno sarà molto diverso. Fra sei anni, con l’ulteriore sviluppo delle nuove tecnologie come internet, il digitale terrestre, i videofonini porteranno ad una diminuzione degli spettatori allo stadio, quindi a mio avviso, si vanno a sottrarre 150 milioni di euro alla città quando ci sarebbero da fare delle opere civilmente più importanti. Lo stadio a Scampia resterebbe un monumento nel deserto. Poi il San Paolo è lo stadio dei Napoletani e noi abbiamo intenzione di restare li.”

Il produttore cinematografico ha poi parlato della squalifica di due giornate inflitta a Calaiò: “La squadra è composta da giovani promettenti, ma chi è che da giovane non ha commesso errori? Sono molto arrabbiato con Calaiò, la società lo multerà poiché nessuno deve permettersi di ostacolare la crescita della squadra. Sono preoccupato per l'assenza di Calaiò, probabilmente per le prossime due partite, ma possiamo contare su Bucchi che è un attaccante straordinario. Amodio? Sta dimostrando tutta la sua forza, ho fatto subito i complimenti a Marino . Mi sono molto compiaciuto per la prestazione del Napoli a Cesena – ha concluso De Laurentiis - La squadra sta crescendo, bisogna avere pazienza, poiché il campionato non è una corsa per la vetta ma è una palestra dove i nostri gioielli devono crescere ed amalgamarsi. Il Napoli deve diventare un corpus unicum che ci darà grandi soddisfazioni.”