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In vista di Napoli-Bologna
Difficile il recupero di De Zerbi, pronto il rientro di Bucchi. Bellucci: “Felice di tornare a Napoli”.

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16 Novembre 2006 -- Il Napoli continua la preparazione a Castelvolturno in vista del difficile impegno casalingo di sabato contro il Bologna degli ex. Mentre mister Ulivieri, Daino e Terzi (questi ultimi due non saranno presenti, uno per infortunio e l’altro per squalifica), non hanno lasciato grandi ricordi del loro passaggio in azzurro, chi è ancora oggi rimpianto ed ancora nel cuore dei tifosi, è sicuramente Claudio Bellucci. Arrivato a Napoli a 23 anni, Bellucci fu membro della squadra di Novellino che conquistò l’ultima promozione in A del Napoli, ormai nel lontano campionato ‘99/2000. Quell’anno Bellucci, all’epoca 25enne (oggi ha 31 anni) realizzò ‘solamente’ 6 reti a causa di un infortunio che lo tenne lontano dai campi di gioco per un po', ma in quattro anni di Napoli realizzò la bellezza di 28 gol in 92 presenze, ben 10 nel maledetto campionato 1997/98, quello della retrocessione con tutti i record negativi (ultimo posto con soli 14 punti).
Bellucci è poi definitivamente ‘esploso’ a Bologna, dove da anni è ormai un punto fondamentale, ed a pochi giorni della gara che è stata già definita come uno scontro per la promozione, non nasconde la sua emozione: “Per me sarà una partita particolare – ha dichiarato - è la prima volta, da quando sono andato via, che gioco contro il Napoli e che torno al San Paolo. Solo chi ha giocato lì può capire cosa significa il calcio a Napoli, cosa significa per i tifosi del Napoli. Entrare in campo con la pressione di 50-60mila persone è una sensazione bellissima, ma se non hai il carattere, rischia di travolgerti: alcuni giocatori in quell’ambiente non riuscivano neanche a correre.; infatti, secondo me, per giocare a Napoli occorre molta personalità. La maggior parte di noi ha già giocato a Napoli, da avversari; poi ci siamo io, Daino e Terzi che abbiamo giocato proprio nel Napoli: siamo abbastanza abituati. Per me sicuramente è una partita molto particolare: da quando sono andato via da là. Per me sarà sicuramente emozionante tornare sabato nel campo in cui ho giocato per quattro anni”.

“Ci confrontiamo con squadre con le nostre stesse ambizioni – ha poi aggiunto Bellucci - Napoli, Bologna e Genoa vogliono tornare in A già da quest’anno. Prima o poi dovevamo incontrarle, adesso siamo in un buon momento e ce la giocheremo a viso aperto, come abbiamo sempre fatto. Al San Paolo troveremo grande entusiasmo perché loro vengono dalla vittoria di Bari, il Napoli sta giocado a tre in difesa, ha difensori molto forti fisicamente, sulle fasce rischiano pochissimo, giocando con Savini (che è un centrale) e Grava, sono stretti e quindi prendono pochi gol, poi in attacco hanno dei giocatori forti come Calaiò, Sosa, Pià e poi c’è Bucchi che, anche se non sta facendo bene è sempre il capocannoniere della B, uno che l’anno scorso ha fatto 30 gol, quindi dovremo fare molta attenzione, anche se a mio avviso fra Napoli, Genoa e Bologna, noi siamo più forti”.

Ritornando in casa Napoli, mentre le bocche restano cucite continuando il silenzio stampa, anche oggi, il fantasista Roberto De Zerbi non si è allenato a causa della febbre ed a questo punto, visto che siamo a meno di due giorni dalla gara ed avendo saltato gli allenamenti fin qui, è probabile che il calciatore non venga impiegato dall’inizio. Ad ulteriore rafforzamento di tale ipotesi vi è il fatto che oggi pomeriggio Reja ha schierato in attacco un tridente composto da Pià, Bucchi e Calaiò ed è quindi più che probabile che il tecnico friulano decida di scendere in campo contro il Bologna con questi attaccanti, ancora incerto il rientro di Montervino che ha scontato il turno di squalifica, fra le varie ipotesi fatte, vi è anche quella che Montervino possa giocare come quarto di centrocampo a sinistra al posto di Savini, ma tale ipotesi ci appare, francamente, poco probabile.

A cura di Michele Spampanato