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Altra occasione persa
Azzurri in vantaggio con un gol di Calaiò, in dieci per l’espulsione di Savini si fanno agguantare a due minuti dalla fine.

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14 Ottobre 2006 -- Il Napoli non riesce a sfatare il tabù del Menti dove non vince da trentasei anni, salendo con la gara di oggi, a quota trentasette. L’impresa, dopo diverse parate di Iezzo ed a soli due minuti dal termine dei 90’ regolamentari sembrava finalmente possibile, ma stavolta non c’è stato il "fattore C" e l’espulsione di Savini è stata in un certo qual modo determinante. Peccato per l’ingenuità del difensore che fino ad allora si era comportato discretamente bene, fornendo anche l’assist per il momentaneo vantaggio di Calaiò. E così, dopo la gara pareggiata in casa col Treviso a 5’ dalla fine, gli azzurri fanno i conti con altri 2 punti sprecati nei minuti finali della gara, punti preziosi che potevano regalare il primato solitario in classifica, primato ora condiviso col Genoa a 12 punti, ma con il resto delle gare della settima giornata ancora da disputarsi.

La squadra di Reja, ha inizialmente stentato a trovare le giuste misure al Vicenza che si è presentato sul terreno di gioco abbastanza baldanzoso ed aggressivo già dal 1' con un tiro cross di Schwoch, da posizione angolata, tutto spostato sulla sinistra che Iezzo ha bloccato a terra. L’ex attaccante azzurro è stato una spina nel fianco della difesa del Napoli per tutta la gara, anche se come vedremo le occasioni da gol che ha avuto sono state principalmente frutto di ingenuità dei difensori azzurri. Comunque, la gara scorre via senza sussulti fino al 24' , quando su angolo dalla sinistra guadagnato da Rigoni, Raimondi serve in area Pesoli che, lasciato tutto solo, colpisce di testa con Iezzo che blocca senza problemi. Il Napoli risponde al 25' con un grandissimo sinistro di Calaiò dalla distanza che Zancopè smanaccia in angolo con un colpo di reni. Al 33' De Zerbi dopo aver superato due uomini tenta il tiro dalla distanza calciando a lato della porta difesa da Zancopè. La gara sembra avviarsi stancamente verso la fine del primo tempo senza azioni di rilievo, quando al 42', su calcio di punizione, Raimondi impegna Iezzo costringendolo a deviare in angolo il tiro dalla distanza. Il tempo di far ripartire l’azione azzurra che Calaiò, su lancio da metà campo di Savini, si inserisce in area in velocità supera il suo marcatore, salta Zancopè in uscita col destro e, col sinistro, deposita in rete. Si va così al riposo col Napoli in vantaggio per uno a zero.

Ad inizio ripresa i padroni di casa cominciano a spingere con maggiore determinazione per agguantare almeno il pareggio, mentre il Napoli sembra limitarsi a controllare per poi tentare di ripartire in contropiede. Al 5' Cannavaro sbaglia il passaggio per il suo compagno, Schwoch ruba palla e calcia a botta sicura in porta, Iezzo respinge coi piedi, la palla ritorna a Schowch che torna a tirare ma ancora una volta Iezzo respinge coi piedi, poi la difesa spazza in angolo. Sul corner (05’) dalla sinistra il pallone arriva in area, tentennano Iezzo e Grava, Fissore si inserisce e manda di poco a lato. Il Napoli torna a farsi vedere al 7' con un colpo di testa di Bucchi che serve all'indietro per De Zerbi, il quale, dal limite, stoppa di petto e calcia di sinistro al volo, ma la palla è centrale e Zancopè blocca senza problemi. Al 14' De Zerbi tutto solo in area, imbeccato da Bogliacino, perde il tempo per tirare al volo, e consente al portiere di piazzarsi e deviare il tiro finale in angolo sulla destra. Intanto, le incursioni di Padoin e Schwoch sulla sinistra (la destra del Napoli) si fanno sempre più insistenti e pericolose e Gregucci prova ad aumentare la pressione togliendo Helguera per inserire il gioiellino Pavonessa, ricevuto in prestito dal Bologna.

Pavonessa, al 19’, appena entrato, supera in velocità Grava e Cannavaro che lo mette a terra poco prima di entrare in area di rigore e si becca anche l'ammonizione. Il tiro dello stesso Paonessa da calcio piazzato si infrange sulla barriera e poi viene spazzato. Al 26' Reja è costretto al primo cambio per l’infortunio al capitano Montervino (forte contusione al collo del piede) e così inserisce Trotta. Al 32' ancora una volta Iezzo dice di no a Schowch che ci prova con un tiro dal limite, ma il portiere del Napoli si stende alla sua destra e salva deviando in angolo.

Reja prova ad arginare le discese vicentine sulle fasce e così al 34' inserisce Giubilato per Calaiò, passando così ad un 4-4-2 con Bucchi e De Zerbi attaccanti, centrocampo a quattro con Trotta, Gatti, Domizzi e Bogliacino, e difesa schierata con Grava, Giubilato, Cannavaro e Savini. La contromossa di Gregucci è quella di inserire un altro attaccante al posto di un difensore e così manda in campo Pietribiasi al posto di Nastos. Al 42' viene prima ammonito e poi espulso Savini: Cavalli con una pallonata involontaria aveva colpito Grava nelle parti intime, poi i giocatori del Vicenza avevano continuato a giocare, scatenando le ire dei giocatori del Napoli che chiedevano di fermare l’azione per consentire i soccorsi al loro compagno. Quando, finalmente, i vicentini si decidevano a mettere la palla in fallo laterale, diversi azzurri con Savini in primis si scagliavano contro diversi giocatori del Vicenza e così il difensore del Napoli veniva prima ammonito insieme a Zancopè e poi su segnalazione del guardalinee veniva espulso direttamente. Si riprende a giocare col Napoli in dieci, e così al 44' il arriva al pareggio con Cavalli: il calciatore tutto solo in area sulla destra, lasciato in gioco da Domizzi, con un gran tiro trafigge l’incolpevole Iezzo. Reja manda in campo Maldonado al posto di De Zerbi per evitare ulteriori rischie e così dopo 5 minuti di recupero la gara si chiude col risultato di uno a uno.

Anche oggi il Napoli ha fatto troppo poco per meritare la vittoria ed il bellissimo gol di Calaiò, al suo secondo centro stagionale, non è servito a portare a casa i tre punti. Determinante, forse, è stata l'espulsione di Savini, ma c’è da dire in tutta onestà che il Vicenza ha trovato un giusto pareggio, seppur a 2’ dalla fine, dopo aver avuto a lungo il pallino del gioco in mano e dopo aver creato diverse occasioni da gol con tiri dal limite o su calci piazzati. Il Napoli le sue tre, quattro occasioni da gol le ha avute, con Calaiò e con De Zerbi ma è ancora poco per una squadra che aspira alla promozione. Gli azzurri sono mancati nel fraseggio palla a terra, lasciandosi andare a lanci lunghi che sono sempre stati prevedibili e non incisivi, sono mancati, inoltre diversi uomini chiave come De Zerbi e Bogliacino. Bene il ritorno in campo di Gatti dal primo minuto anche se solo in fase di interdizione: infatti il centrocampista azzurro ha recuperato una gran quantità di palloni, ma tutte le volte che ha cercato di impostare le ripartente ha sempre finito col regalare palla agli avversari. Le perplessità sul modulo continuano ad esserci e sebbene Reja dia la colpa del pareggio all’espulsione di Savini e al fatto che Grava fosse fuori dal campo (cosa non vera perché, come si vede dalle numerose riprese televisive, il giocatore era lì imbambolato con il resto della difesa, ndr) il rammarico per i due punti persi è tanto. Resta solo la 'consolazione' dell'attuale primo posto in condominio con il Genoa in attesa delle gare di domani e dei recuperi, e del fatto che se la squadra, pur non esprimendosi al meglio, riesce a stare ai vertici della classifica, quando troverà un assetto tattico più adeguato alle proprie caratteristiche potrà sicuramente puntare alla vittoria del campionato. L'interrogativo è però d'obbligo: riuscirà Reja a trovare la giusta quadratura?

A cura di Michele Spampanato