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Attacco al potere
“Prima o poi questi vecchi ce li leveremo di torno”, queste le dure accuse del patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis.

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08 Ottobre 2006 -- Come nel suo solito, teatrale e magistrale nei colpi a sorpresa, ma sempre preciso e pacato nei suoi discorsi il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis nell’immediato dopo gara fra Napoli e Rimini, ha lanciato dure frecciate al palazzo del calcio facendo passare in secondo piano la vittoria della sua squadra ed il dualismo fra De Zerbi e Bogliacino lungamente discusso in settimana. Il patron azzurro parlando delle ambizioni del Napoli, ha inizialmente lanciato alcune accuse velate, forse ad esponenti della Lega: “So che ci devo mettere due anni per andare in A – ha detto il produttore cinematografico - poi se ho il vantaggio di trovare qualcuno meno forte di me che mi consente, nonostante la Juve, sconti o non sconti, perché abbiamo fatto già dei calcoli secondo la media inglese, che anche senza le decurtazione dei punti di penalità la Juventus arriverebbe prima lo stesso, continuando ovviamente con questa media. Quindi è chiaro che è un campionato complesso e complicato, io non mi sono illuso, ho fatto un programma di 5 anni e cerco di far crescere la squadra nell’insieme, senza dover pretendere, visto che non mi danno niente se vinco il campionato, anzi questo non viene nemmeno considerato uno scudetto”.

De Laurentiis è andato poi giù duro criticando, a priori, una eventuale riduzione di punti di penalità alla squadra bianconera, ma più in generale un ‘sistema’ ormai vecchio e datato: “Sarebbe scandaloso se qualche giudice subisse pressioni psicologiche disattendendo un giudizio dato già a suo tempo e, soprattutto, dopo un certo numero di partite di campionato. Perchè se si fosse cambiato il giudizio quando era ancora aperto il mercato, probabilmente, squadre come il Napoli, Genoa, Bologna, Brescia ed altre, avrebbero potuto ulteriormente rafforzarsi se avessero desiderato competere per vincere il campionato. Quindi io credi che, sul piano della equità la mia affermazione, non per il Napoli, ma per tutti, sia un affermazione coerente con l’etica generale, se poi qualche giudice si lascia intimorire non so per quale motivo per cui bisogna essere buonisti a tutti i costi, fare per forza degli sconti…tanto ormai questo del calcio italiano è un mondo dove qualunque cosa può accadere, non mi meraviglierei di nulla ma io vado avanti per la mia strada sapendo che sono giovane nel calcio e che quindi tutti questi vecchi prima o poi ce li leveremo di torno e riusciremo forse a far quadrare il cerchio”.

Parlando poi della gara, ha commentato la vittoria della sua squadra: “Il gol di De Zerbi è stato una bella sorpresa e soprattutto la conferma che il suo acquisto è stato un acquisto di valore perché è un giocatore che fa la differenza, del resto avevamo già pensato che forse bisognava sperimentare questa convivenza con Bogliacino. Bisognerà qualche volta rivedere le punte e giocare con una punta in meno, perché levando Dalla Bona abbiamo sofferto. La squadra è ancora pasticciona, che non ha schemi di gioco come quelli del Rimini che sono collaudati da 4 anni, quindi è ovvio che uno fa fatica, perché questi sono tutti giocatori generosi, di valore che però devono trovare una loro linea di gioco più coesa e meno individualista e quindi cercare di sprecare il meno possibile e giocare come un ‘unicus corpum’ . Il Rimini è una formazione molto forte, forse è la squadra più difficile del campionato insieme alla Juve. Noi veniamo fuori da una buona prova a La Spezia, ma è ancora troppo poco per poter pensare di affrontare con sicurezza una squadra così forte, brava e coesa come il Rimini. Io credo che Bogliacino può segnare, De Zerbi può segnare, e quindi bisogna studiare di volta in volta in base all’avversario una novità anche per non dare riferimenti, però questi sono problemi dell’allenatore e sono affari suoi”.

“Ero perfettamente consapevole che oggi avremmo sofferto e così è stato, però come spesso accade quando si rimane in dieci fa scattare la molla dell’orgoglio ed i nostri sono andati a mille anche sprecando parecchio sul piano delle energie. Quindi, secondo me, è stato un risultato positivo che aumenta l’entusiasmo della squadra e la fiducia in se stessi che contribuisce a far crescere quel progetto di valorizzazione del club. So riconoscere la capacità dei ragazzi che credono nel progetto e lo stanno dimostrando certo è che devono trovare ancora una amalgama di gioco ed in questo Reja, lavorando come sa lavorare, è la persona che farà sicuramente bene. La mia esperienza mi ha fatto capire che anche in serie B dobbiamo essere più opportunisti e vedere meno bel gioco – ha concluso De Laurentiis - però quando dico che la quadratura del cerchio la vedremo più di quanto non la vediamo adesso, parlo della seconda parte del campionato. Ci dobbiamo mettere a punto, siamo una macchina scarburata”.

A cura di Felice Angelillo