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Piacenza-Napoli: commenti a caldo
Le dichiarazioni di Nocerino, Iachini, Calaiò, Domizzi, Reja e Marino.

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16 Settembre 2006 -- Nocerino: "Quest'anno per me è un'annata importante, sono venuto a Piacenza per sfondare, sono giovane e sono ambizioso e sono contento di aver iniziato un campionato così col Piacenza. Sul gol Montervino è andato fuori tempo, sono riuscito a mettere la palla a terra e mi è andata bene, ho cercato di prendere il palo lungo ed è andata bene. A Brescia abbiamo fatto 20' non brillanti, però abbiamo giocato e con due episodi sfortunati abbiamo perso. Oggi ci è andata bene, adesso il Napoli è passato pensiamo a martedì ci aspetta il Bologna. Il Napoli è una squadra fortissima, non lo scopro io, è solo una sconfitta e non bisogna drammatizzare, non dimentichiamoci che la Juve sta facendo fatica, dunque il Napoli può permettersi anche questo. Comunque un po' di merito va anche a noi, potevamo anche fare qualche gol in più, è stato bravo Iezzo, ma va bene così."

Iachini: "Siamo una squadra giovane, oggi abbiamo fatto una partita con grande intensità, grande
Spirito, tenendo il Napoli il più lontano possibile dalla nostra area, tenendo la difesa molto alta. Poi, nel secondo tempo, ho cambiato le punte per non abbassare l'intensità ed il ritmo e di gioco e questo ci ha dato l'opportunità di trovare il gol vittoria. Abbiamo sfruttato gli spazi lasciati da Bogliacino che doveva chiudere su Patrascu mentre chiedevo alle punte di tagliare dentro le linee della difesa azzurra ed allargarsi per trovare questi spazi. Il Piacenza vincendo non ha assolutamente rubato niente. Cacia? E' un ragazzo che si è allenato a fasi alterne in questo ultimo periodo e ci sono state voci di mercato che hanno infastidito e disturbato l’ambiente. Ha avuto qualche problemino fisico ed è solo per questo motivo che non è ancora in squadra, speriamo di recuperalo già per martedì. Tra Brescia e Napoli? Sono due ottime squadre, ottimi organici con giocatori importanti. Sicuramente possono essere protagoniste, indubbiamente, alla lunga, penso che il Napoli possa essere la squadra che arriverà più in alto in classifica. Adesso abbiamo il Bologna, poi andremo a Genoa e poi affronteremo la Juve, per noi si tratta di un avvio molto difficile".

Reja: "A metà campo avevamo la parità numerica, solo per la conquista della palla arrivavamo sempre dopo, anche sull'azione del secondo gol, Patrascu si è fatto 20 metri senza che nessuno dei nostri lo contrastasse, credo che il pareggio ci poteva stare. Noi siamo abituati a giocare la palla, cosa che oggi non abbiamo fatto. Bucchi manteneva i due centrali, per puntare poi su De Zerbi e Calaiò sugli esterni, come poi è stato in occasione del primo gol. Non credo che ci sia un problema nel reparto difensivo (in due gare il Napoli ha preso 4 gol, ndr), perché altre gare abbiamo fatto bene, dobbiamo migliorare il filtro nella zona centrale del campo. In casa siamo abbastanza bravi anche perchè vengono a difendersi, invece, fuori casa dobbiamo correggerci. Dispiace perchè la gara dava l'impressione di incanalarsi sul pareggio. Dobbiamo migliorare quando non abbiamo il possesso di palla e dal punto di vista del recupero della sfera, è li dove doveci manca ancora qualcosa”.

Calaiò: "Cerco di fare la mia parte, e guadagnarmi il posto, perchè nessuno ha il posto da titolare, la
mia sostituzione è stata un scelta giusta del mister perchè martedì si gioca e sabato si rigioca. Noi
sappiamo le qualità che abbiamo in casa e dobbiamo mettere a frutto anche le qualità in trasferta mantenendo un po’ di più di concentrazione e di cattiveria. Se è vero che con questo modulo concediamo degli spazi, è anche vero che creiamo tante occasioni gol, purtroppo ogni modulo ha i suoi pro ed i suoi contro. Negli ultimi 20' noi siamo andati avanti, loro pure e a centrocampo c'era un buco, poi alla fine hanno vinto loro".

Domizzi: "La sconfitta è frutto di una nostra prestazione sotto tono, sia dal punto di vista tecnico-tattico che fisico. Per fortuna non c'è il tempo di riflettere, perchè martedì giochiamo di nuovo. Dopo una sconfitta così, che da fastidio per come è arrivata la cosa migliore è tornare subito a giocare e non pensarci. Il modulo non è un problema, perchè sapevamo a priori che giocando in un certo modo dobbiamo spesso prenderci delle responsabilità e giocare più uno contro uno. Oggi i problemi li ha creati una manovra poco fluida perchè dal momento che loro ci attaccavano non riuscivamo ad uscire dal loro pressing ed eravamo costretti a buttare la palla lunga, sbagliando perchè noi abbiamo caratteristiche di giocatori che preferiscono giocare palla a terra".

Marino: "In serie B si può perdere ovunque, perchè è un campionato equilibrato e le gare sono decise da dettagli. La sconfitta è salutare e se doveva venire è meglio che sia arrivata adesso, perché credo che la squadra deve trovare la mentalità della categoria, perchè un Napoli che ha provato a giocare così come gioca in casa in una partita esterna e, clamorosamente, non siamo mancati nelle geometrie o nella costruzione di gioco, siamo mancati nella protezione della nostra difesa che non è che ha fatto tanto male, probabilmente non abbiamo ancora trovato gli equilibri difensivi che cominciano dopo diverse giornate di affiatamento. Non a caso, loro hanno segnato con due centrocampisti, per cui non faccio un dramma anche se è una sconfitta che brucia. Sapevo che prima o poi sarebbe venuta e credo che la dobbiamo interpretare come una sconfitta da cui trarre insegnamento. Abbiamo degli ottimi giocatori, abbiamo una squadra che può giocarsela ai play-off e non alla promozione diretta , perchè so come è l’ambiente di Napoli facile all’euforia e alle depressioni e dunque non voglio caricare la squadra con dei pesi che la schiaccerebbero, dunque il mio è un atteggiamento responsabile. Però so che questa è una squadra con dei margini di miglioramento enormi perchè con l'assetto difensivo che abbiamo, nel momento in cui avremo assunto una mentalità più operaia fuori casa, penso che potremo subire meno gol e dei gol davanti li faremo lo stesso, perché il potenziale per farli l’abbiamo. Adesso c'è la partita con l'Arezzo, va ricordato che la serie B è di 42 gare e poi fuori casa, io ritengo, su due partite, perderne una e vincere l'altra, anziché fare due pareggi, il bilancio lo faremo al termine di questa doppia trasferta. Spero che la squadra raggiunga gli equilibri entro 7, 8 gare, ma potrebbe essere anche più avanti. L’Atlanta che l’anno scorso ha vinto abbastanza agevolmente con 81 punti, ha subito 9 sconfitte. Qui non contano i pareggi, non guardo al punto che abbiamo perso, perché la gara poteva tranquillamente finire in parità, ma guardo all’insegnamento che dobbiamo trarre per recuperare i due punti che oggi potevamo prendere più del pareggio. Bisogna metabolizzare che per andare nei play-off ci vogliono 18, 19 vittorie, quindi cercare soprattutto le vittorie a volte un punto serve a ben poco, se poi con un punto arrivano le sconfitte perché magari non arrivano gli insegnamenti giusti”.