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Naldi tranquillizza tutti
In un'intervista rilasciata a Il Mattino il presidente del Napoli mostra grande sicurezza sul fronte sportivo, societario e del mercato

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28 Ottobre 2002 -- Non è vero che il Napoli non punta alla serie A, non è vero che la società è senza una lira, non è vero che Corbelli può riprendersi il Napoli quando vuole, non è vero che il Napoli non sta pensando a rinforzare la squadra al mercato di gennaio.

Ad assicurarlo è Salvatore Naldi in persona in un'intervista rilasciata a Il Mattino.

"Noi quando facciamo una promessa vogliamo mantenerla. E la prima promessa è quella di costruire una società solida, che arriverà in serie A per rimanerci, anche a costo di aspettare un pò".

Così il presidente del Napoli ribadisce che il suo progetto è quello di risanare la società e riportarla nella massima serie per rimanerci da protagonista, anche se - ammette - che ci vorrà del tempo.

Ai tifosi Naldi dice: "Il Napoli non li tradirà, ma sarebbe stupido illudere la gente dicendogli che la promozione è sicura. C’è da soffrire, ci sarà da soffrire: chi vuol venire allo stadio e tifare Napoli deve saperlo. E non importa se saranno in pochi. Non c’interessa la gente che viene solo quando si vince".

Nell'intervista Naldi smentisce su tutta la linea le notizie allarmanti sul fronte societario: "Sono montature, roba che serve a riempire i giornali. Come quando si dice che ci sono soci dietro l’angolo: non è vero che sono in crisi economica, non è vero che Corbelli può riprendersi il Napoli, non è vero che ci sono soci dietro l’angolo. Mi sembra di aver chiarito tutto".

Sulla vertenza con Corbelli, Nadldi ribadisce: "Ho un contratto che mi consente di pagare secondo i miei tempi. Io i contratti li rispetto. Ma se permettete pagherò quando dico io, non quando dice Corbelli".
Quanto ai guai di Corbelli Naldi ricorda che fu una sua decisione quella di dare Telemarket in garanzia a una banca per ottenere i soldi e comprare mezzo Napoli da Ferlaino. "È lui la causa dei suoi mali, deve pensare lui a restituire i soldi che si è fatto prestare. L’affare con me è una cosa diversa".

L'imprenditore posillipino all'ex socio bresciano ricorda "i due regali" fatti in passato: "Il primo quando ho risolto i problemi che lui aveva con Ferlaino, il secondo quando ho salvato il Napoli dal fallimento. Potevo restare alla finestra e vederlo affogare nei debiti. Invece sono intervenuto per salvare la società, l’ho fatto per i tifosi".

"Per adesso - ribadisce - è un regalo alla città. Molto costoso, a essere sincero. Ma è solo un regalo alla gente. Naturalmente c’è anche un grande progetto di rilancio, faremo del Napoli una società vincente, all’avanguardia", a partire dalla valorizzazione dei giovani, come con Floro Flores, ma anche avendo la cura di evitare di bruciarli.

Sulla gara di Vicenza, Naldi ha una convinzione: gli azzurri torneranno con i tre punti dal veneto: "A Vicenza sarà colpaccio. Non lo dico solo perché ho fiducia nel gruppo ma anche perché ho avuto una premonizione, ho fatto un sogno".