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Calciosconquasso: giorno 57 d.C.
All’Olimpico di Roma il via alla terza udienza del maxiprocesso, la requisitoria di Stefano Palazzi

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04 Luglio 2006 -- ore16.30- Si è chiusa la terza udienza del processo, si riprenderà domani mattina.

ore 10.00 Inizia la requisitoria -Il procuratore federale Stefano Palazzi ha chiesto che l'istanza presentata da Scalise sia rigettata, perché le dimissioni di Bergamo, assente in aula, non risultano accettate dalla Federcalcio. Ruperto si è riservato di decidere sulla questione alla prima sospensione dell'udienza. La parola è poi andata a Palazzi per la prevista relazione dell'accusa. In un passaggio della sua requisitoria il procuratore federale Stefano Palazzi sottolinea che: “L’obiettivo, raggiunto, delle società coinvolte nello scandalo del calcio era quello di ottenere favori arbitrali. La vera finalità – aggiunge Palazzi - era determinare arbitraggi favorevoli alle società, che di volta di in volta hanno beneficiato di questi favori”. Il procuratore punta poi dritto al punto della questione che ha scatenato lo scandalo del calcio, i rapporti tra i club e i direttori di gara. "La sofisticazione di questo sistema – continua il procuratore - si desume dall’intervento favorevole degli arbitri soprattutto nei casi dubbi – aggiungendo - ci sono prove inconfutabili dell’intervento sulle griglie per il sorteggio degli arbitri”.

”Il dossier che si cercò di raccogliere sul presidente onorario della Fiorentina – ha continuato il procuratore federale nella sua relazione d'accusa - per il quale ci fu un incontro a Torino, la cena che si svolse a casa di Bergamo nella quale si cercò di delineare il futuro del mondo arbitrale, sono tutte prove. In quella cena, naturalmente, si cercò di orientare il futuro nella direzione voluta dal sistema. La società Juventus, poi, in tutti gli atti dei suoi tesserati, ha esplicitato una serie di comportamenti molto precisi, alcuni dei quali mirati a un vero illecito. Il sistema Moggi, inoltre, non era mirato tanto a ottenere vantaggi con decisioni clamorose a favore dei club interessati, ma anzi doveva servire in tutti quei casi dubbi nei quali a maggior ragione il sistema interveniva. Il giudice Ferri ai giudici di Napoli, l’arbitro Paparesta, l’assistente Babini, Manfredi Martino, tutti hanno confermato i particolari di questo sistema che entrava in funzione già prima della designazione”.

“Per il presidente federale Franco Carraro - ha aggiunto il procuratore federale - non c'è dubbio che egli intervenne sui designatori arbitrali, come nella telefonata del 3 febbraio 2005 con Bergamo dove chiese un aiuto in favore della Lazio. Bergamo, inoltre, ha riferito di aver ascoltato in viva voce una telefonata di Lotito a Carraro su questo argomento”.

Nella requisitoria il procuratore federale parla anche del club rossonero, annullandone la linea difensiva. Il club rossonero, che ha sempre parlato di Meani come di un collaboratore esterno. “

ore 9.45 Paolo Bergamo- Il suo difensore Gaetano Scalise, ha comunicato che stamattina l’ex disegnatore arbitrale si è dimesso restituendo la tessera. Il legale ha chiesto che Bergamo sia quindi estromesso dal processo.