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Il megaprocesso su Moggiopoli
Il Procuratore federale dovrà dimostrare che gli illeciti si siano davvero consumati.

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24 Giugno 2006 -- Il maxiprocesso alla Caf prenderà il via giovedì 29 a Roma presso la palazzina della Curva Nord dello stadio Olimpico alla presenza di tutti i deferiti (o loro rappresentanti legali) che sono stati convocati per le ore 9.30. Nello stesso giorno verrà stabilito anche calendario delle udienze per giungere poi alla sentenza prevista entro il 9 luglio.

In particolare sembrerebbe che il processo si svilupperà su due direttrici, quella del ‘sistema’, e quella delle ‘singole partite’. Palazzi ha costruito il suo impianto accusatorio dopo aver ricevuto le 190 pagine della relazione di Borrelli, il capo ufficio indagini della Federcalcio:

Il ‘sistema’
Luciano Moggi e Antonio Giraudo - si legge nei deferimenti - appaiono sempre come i referenti principali e i protagonisti di quasi tutte le vicende. Nella relazione Palazzi sottolinea come la Fiorentina fosse tenuta sotto schiaffo dal ‘sistema Moggi’ e che l’operazione di salvataggio della Fiorentina ci sia stata grazie al benestare di Moggi e Giraudo. Per il Milan, nel rapporto si evidenzia come abbia ‘sviluppato le proprie e autonome vie per ottenere determinati favori arbitrali’. In questa attività risulta coinvolto il presidente della Lega e vice presidente del Milan, Galliani, che a detta di Mazzini, sarebbe stato informato ‘dell’operazione a favore della squadra toscana’.
Si legge pure che Meani, con le mansioni di addetto agli arbitri, attivava ‘il proprio giro di conoscenze, derivante dalla sua precedente attività quale arbitro, con il fine non solo di compensare i favoritisimi voluti dalla squadra bianconera, ma di fatto tentando di ottenerne favori ed a vantaggio del Milan.’

singole partite
In merito a presunti risultati di gare falsate il procuratore federale dovrà dimostrare:
il vincolo del direttore generale e dell’amministratore delegato della Juventus con i designatori arbitrali allo scopo di influenzare le designazioni, di arbitri ed assistenti, in diverse partite incriminate tra le quali spiccano:
Juventus-Lazio del 5 dicembre del 2004, (Moggi avrebbe scelto la terna arbitrale).
Juventus-Udinese del 13 febbraio del 2005, (Moggi avrebbe scelto la terna arbitrale).
Non viene citata invece nel deferimento un’altra partita che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi, vale a dire Roma-Juventus, vinta dai bianconeri per 2-1. È la partita per la quale la ex segretaria della Can, Maria Grazia Fazi, avrebbe telefonato alla moglie dell’arbitro Marco Gabriele, all’epoca «quarto uomo», pregandola di invitare il marito a portare in campo il telefonino cellulare, per eventuali avvertimenti. Ma non mancano commenti sulla condotta di Carraro, proprio a proposito del match dell’Olimpico: «La partita del 5 marzo 2005 vede l’intervento del presidente Carraro nei confronti del designatore Bergamo, che dimostra in modo incontrovertibile la conoscenza da parte dei vertici federali del sistema di condizionamento messo in atto da Moggi e Giraudo».

A prova del tentativo di condizionare la partita Lazio-Fiorentina, ci sarebbe invece, secondo la stessa documentazione, ‘la conversazione tra Mazzini e Bergamo (...) anche alla luce delle contraddittorie, omissive e comunque non chiarificatrici dichiarazioni rese in sede di audizioni da Mencucci, Bergamo, Della Valle’.

Resta quindi ancora da attendere qualche settimana per avere dei dati certi sul futuro del calcio italiano.